Il bar Roma (Ninetto)
Era atteso dal giudice in tribunale per l’udienza di convalida dell’arresto ma non si è presentato uno dei due uomini finiti in manette all’indomani della rapina messa a segno domenica nel bar Roma (Ninetto) di Macerata. Riccardo Pastore, 64 anni, si trovava agli arresti domiciliari in un Bed & breakfast di Macerata. E’ lui uno dei primi due arrestati (il terzo presunto complice è finito in manette oggi) per il colpo messo a segno domenica quando due uomini sono entrati al bar e hanno minacciato il barista mostrando una pistola, poi risultata essere una scacciacani. La polizia, dopo la rapina, è andata nel B&B dove si trovava Pastore, già ai domiciliari, e lì ha trovato la pistola scacciacani, parte della refurtiva, e un cappuccio (questo nell’auto dell’uomo). Pastore ha collaborato con le indagini. Gli inquirenti hanno poi arrestato una seconda persona, Angelo Paolucci, 46 anni, residente a Macerata. L’uomo ieri è comparso davanti al giudice Maria Annunziata Nocera che ha convalidato l’arresto. Paolucci, assistito dall’avvocato Maria Antonella Mercuriali, si è avvalso della facoltà di non rispondere. L’uomo resta in cella. Pastore è assistito dall’avvocato Domenico Biasco.
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Ma che non ci sono celle a disposizione a MC e zone limitrofe? Domiciliari in un B&B è da matti!