Giampaolo Pierigé
di Federica Nardi
Volto travisato, pistola in pugno: rapina al bar Roma, meglio conosciuto come “Ninetto”, di via Roma a Macerata. Poco prima delle 21 due uomini con il volto coperto da passamontagna sono entrati con una scacciacani, e hanno minacciato il barista. «Quando sono entrati ho avuto paura, sono sbiancato – racconta Giampaolo Pierigé – Non sono abituato a queste cose. Uno di loro ha tolto un bossolo come per caricare un colpo e mi ha puntato la pistola dicendomi: “testa bassa o faccio un casino”. Erano italiani, non avevano accenti particolari».
Due minuti al massimo, il tempo di ripulire la cassa e scappare. Il bottino si aggirerebbe sui 1.000 euro. Nel retro del locale c’erano dei clienti, ma non si sarebbero accorti di nulla. «Ho pensato fosse una scacciacani ma non potevo sapere se la pistola era vera o no – racconta Pierigé –. Io mi sono messo in fondo al bancone del bar, con la testa bassa. Mentre uno mi puntava contro la pistola, l’altro è venuto dietro al bancone e ha svuotato la cassa e ha aperto i cassetti, dove ha trovato anche un borsello con i soldi». Non appena i due sono usciti Pierigé ha subito telefonato al titolare, Dante Pettorossi, per avvisarlo di quanto accaduto. È stato Pettorossi a chiamare i carabinieri che sono intervenuti sul posto per raccogliere la testimonianza del barista e avviare le indagini. A riprendere la scena anche le telecamere interne del bar. Le immagini sono al vaglio dei militari.
(Servizio aggiornato alle 23,25)
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comprensibilissima la reazione del commesso ma se ci fosse una legge che con un arma a portata di mano dasse la possibilita di rispondere alle minacce in modo appropriato senza temere alcuna conseguenza non sarebbe meglio? Non dico di comprare armi al supermercato come in america ma la difesa deve essere sempre le comunque legittima