di Gianluca Ginella
Cocaina per festeggiare un compleanno o la vittoria della squadra, e un impegno sempre maggiore di contrasto allo spaccio che porterà alla necessità di avere più personale in tribunale e spazi più adeguati. Il procuratore Giovanni Giorgio ha fatto il punto della situazione della droga in provincia partendo dall’arresto, oggi, di tre pakistani all’Hotel House di Porto Recanati (leggi l’articolo).
Il sequestro di droga da parte dei carabinieri della Compagnia di Civitanova, al centro il maggiore Enzo Marinelli
«E’ l’ultima di una serie di operazioni che vede le forze dell’ordine impegnate nel contrasto di quello che si può definire un mini esercito di spacciatori multirazziale che agisce sul territorio. Un fenomeno che ritengo non sia recente ma risalente nel tempo. Personalmente è da tempo che evidenzio l’allarmante presenza di spacciatori e il fatto che se ci sono spacciatori è perché c’è chi acquista, e sono tanti e in prevalenza italianissimi» ha detto il procuratore.
Un fenomeno, quello dello spaccio, che non si può slegare a quello di chi la droga la cerca e la compra. Su questo il procuratore ha rivelato un retroscena, «che mi ha riferito un operatore di polizia che lavora sul territorio. Mi ha parlato di controlli fatti in discoteca con test antidroga, che hanno avuto esito positivo per quanto riguarda la cocaina. L’operatore ha chiesto a chi è risultato positivo perché l’avesse consumata.
Un giovane ha risposto che un suo amico aveva festeggiato il compleanno e aveva portato cocaina per tutti. Un altro ha riferito che faceva parte di una società di calcio dilettantistica e ha detto che dopo aver vinto una partita importante hanno ritenuto di festeggiare consumando cocaina». Esempi che il procuratore ha fatto per spiegare che «Non si tratta di giovani oppressi da cinici spacciatori. Ma giovani che fanno scelte di vita che ritengo molto discutibili». Uno dei punti chiave dello spaccio in provincia è l’Hotel House. «Quando sono venuto a Macerata era tra problemi di cui non si voleva parlare. Ora abbiamo superato la fase della rimozione del problema – ha detto il procuratore –. All’Hotel House ci sono stato e ho potuto constatare che ci vivono tante persone e famiglie che lavorano e nulla hanno a che fare con chi spaccia droga o vende abiti contraffatti. La nostra capacità deve essere di perseguire chi spaccia tenendolo distinto da chi ci abita e chi ci lavora».
Altro aspetto è quello relativo all’aumento dell’attività di polizia giudiziaria, «che si è moltiplicata – continua il procuratore –. Presumo ci sarà un incremento dei procedimenti penali. Ciò implica una serie di questioni di cui deve prendere atto chi rappresenta le Marche in parlamento. Il personale degli uffici giudiziari dovrà essere rinforzato». In procura ci sono 7 sostituti, mentre ne sono previsti 8 dopo che c’è stata la riduzione di un posto in organico. «Io dissi che la scelta della riduzione non mi sembrava pertinente perché l’ufficio era impegnato al contrasto della vendita di stupefacenti. Auspicherei venisse assegnato quanto prima un nuovo sostituto al mio ufficio» ha detto il procuratore sottolineando però come Macerata non sia una meta ambita, da un lato per la mancanza di collegamenti, dall’altra per via del terremoto che c’è stato nel 2016. Altro aspetto il tribunale: «Al momento non abbiamo spazi adeguati. Dopo il 20 marzo faremo una riunione con il sindaco di Macerata e il presidente della provincia per discutere degli spazi giudiziari, nel breve e lungo periodo. Nel breve periodo ci servirebbe la sede della scuola Pannaggi. Sul lungo periodo una eventuale nuova sede per il tribunale» ha detto il procuratore.
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Bisogna convincere le forze dell’ordine ad usare i droni*, i quali potrebbero costituire un validissimo ausilio nel controllo del territorio.
* anche se, come dicono alcuni, costano parecchio
E’ ovvio che l’ italianissimo consumatore di droga non è innocente, è responsabile della sua debolezza, della sua misteriosa pulsione di morte, del suo desiderio di paradisi artificiali così egoistico e vizioso, però il drogato, pur così schifosamente italiano, rischia di persona, paga di persona, fa del male solo a se stesso o soprattutto a se stesso. Non ci può essere proporzione tra la colpevolezza del pusher e quella del drogato: il pusher, benché ammirevolmente extracomunitario,
è oggettivamente un potenziale serial Killer, uno stragista, un venditore di morte, una carog.na vigliacca che fa del male agli altri per mestiere, professionalmente. E’ agghiacciante e allucinante sentir dire da un magistrato che gli spacciatori non sono cinici ma hegelianamente vittime dell’assillante e cogente richiesta dei consumatori.
…e sopratutto un carcere e non costruirlo dove non esiste un tribunale. Si eviterebbero tanti “scorrazzamenti” in giro per le marche.
@ Aldo Iacopini
https://store.dji.com/product/inspire-1-v2?site=brandsite.
Questo è il drone in dotazione ai Vigili del Fuoco e Protezione Civile in Italia, usato anche in Valnerina per ispezionare la frana dopo il terremoto. Superiore a quanto “linkato” c’è il modello Matrice per il quale ci vogliono 1.000 € in più per averlo. A tutto ciò va aggiunto come Lei afferma in un precedente articolo la telecamera ad infrarossi che da sola, probabilmente, costerà altri 1.000 € ca. A questo punto sig. Iacopini faccia Lei i conti. A mio modo di vedere due sono le possibilità: 1) cambiare la legge sullo spaccio in modo radicale e più severo; 2) presidiare il territorio con qualsivoglia Autorità costituita, compresi i Vigili Urbani, carabinieri/forestali passsando per GdF, Carabinieri e Polizia.
Dimenticavo sig. Iacopini, quando vuole Le posso far vedere, in un giorno “favorevole” la dimostrazione di volo di un drone professionale tipo MAVIC PO sempre della DJI.
Errata corrige: MAVIC PO = MAVIC PRO
test antidoping in parlamento
Se non cambiamo la testa e la cultura dei ragazzi nei confronti delll’uso di droghe, tutto gli sforzi sono inutili. Gli spacciatori ci saranno sempre perchè non fanno altro che soddisfare un’esigenza del mercato…
quando l’Italia sarà un paese mussulmano e lo diventerà continuando così,avremo risolto il problema della droga,ma a caro prezzo.
Gatti. Una corretta soluzione potrebbe essere quella proposta dal Vangelo: “Chi scandalizzerà uno solo di questi piccoli gli conviene che gli venga appesa al collo una macina da mulino e sia gettato nel profondo del mare”. Il Vangelo non colpevolizza gli scandalizzati.
La scuola che diventi “scuola” o che torni a essere scuola
La cultura e l’uso sfrenato di devices non vanno d’accordo…
Le carceri che siano luoghi di penitenza ed espiazione…. non luoghi di svago
Le istituzioni presenti e le leggi a tutela dei cittadini e non dei delinquenti ..
Per Luzi. Non ‘quando’, ma ‘se’. Secondo me, sociologo da marciapiede, l’Italia sarà ancora un Paese praticamente indifferente alla religione (si pensi ai democristiani) e attratto dagli sghei. Sbagliano le statistiche che dicono che l’90% degli Italiani è cattolico. Le statistiche infatti si basano sulla conta dei battezzati (i dati sono presi dai registri delle parrocchie): il numero dei cattolici non è noto.
Per Fabbrizio. Grazie per le informazioni così preziose. Io penso che la vita umana non ha prezzo, e le vite umane a rischio morte per droga sono tante, quindi non bisognerebbe porsi limiti di spesa. E mi domando: colui che è nelle istituzioni è veramente intenzionato a combattere la droga? Si pensi alle sigarette, che lo Stato dice di combattere ma vende e ne trae utili. E al gioco d’azzardo, che lo Stato dice di combattere ma gestisce e ne trae utili.
Spiego meglio il concetto espresso sopra.L’Italia è a crescita zero,non si fanno più figli.Gli immigrati in maggioranza mussulmani fanno 3-4 o più figli a coppia.Di questo passo non ci vorrà molto a far diventare l’Italia un paese mussulmano.Speriamo che il passo cambi
3, 4 o più figli di media a coppia? Ma come si mantengono? Non parliamo poi della realtà della poligamia, la quale, al di là del divieto, pochissimi possono permettersi. Penso che la media, tra gli stranieri che sono in Italia, stia attorno ai 2 figli a coppia.
Gira gira gira e rigira, il problema torna sempre alla sorgente ( da dove scorga ) per arrivare al fiume (di droga ) e infine alla fonte ( dove recarsi ad abbeverarsi ). Stamattina non sto scrivendo un commento , ma una delicata parafrasi che partendo dalla natura, arriva dritta dritta all’imbecillità dei nostri giovani, scusate.. dei vostri, io non ne ho e manco per regalo! Sapere che per il momento fanno uso di cocaina prima di massacrarsi il cervello per poi cercare la pace nell’eroina ultima stazione, per modo di dire, spesso conclusione di una storia, di un viaggio fatto rimanendo assolutamente fermi, che non sempre, ma che partendo dall’innocuo “ spinello “ attualmente gonfiato con Thc o Tch, che se fosse erba per conigli sballerebbe lo stesso per finire poi in quella spirale labirintica che porta all’ago al centro del disegno esoterico o all’isolamento che se fosse una scelta in cui la droga non c’entra niente, potrebbe avere anche il suo fascino, poi alla prostituzione mentale e fisica, troppo poco valutata ma non è così, anzi più sei dentro e più sei portata a degradarti e con i venditori che fanno lo scambio e con clienti occasionali, al furtarello in casa fino a che non si viene scoperti e forse solo raramente “ sgronocchiati “, per poi magari farsi furbi e diventare pusher per unire: utile, dilettevole , furbizia ma solo suggerita dal proprio IO che comincia a quel punto non sapere se non è già diventato TU, NOI , VOI, ELLA, ESSA ( le varie personalità a cui si viene presentati dalla schizofrenia oramai uscita allo scoperto e che guida il giovane a sentirsi forte, un capo, un boss e che se a quel punto finisse in galera sarebbe solo fortunato ma è più probabile che oltre ai tribunali, per via della droga, si dovranno trovare spazi per enormi reparti neurologici. Ho notato e non da adesso che i Sert non so con i giovani utenti, ma con quelli più rodati ed anziani non ha un buon rapporto, non perché non si salutano ma spesso perché questi ospiti non più giovani vedono il Sert solo ed esclusivamente come fonte di metadone ( il riferimento fatto sopra non è del tutto casuale ) dove sei già bello che degradato tu e loro che ti ci fanno sentire. Si è vero che ogni tanto gli anziani preferiscono andare in comunità in sostituzione della galera e non per un preciso intento di cambiare la propria vita e una volta usciti, chiedetemi un elenco di quelli che sono rientrati nel giro o che sono partiti per altri mondi a cercare quella serenità che qui non trovavano e di là non sappiamo nemmeno se esiste qualcosa e quindi chiudiamo qui il discorso prima che qualche prete ci dica la sua. Ascoltare le risposte che i giovani davano al ispettore di polizia, danno uno spaccato veramente penoso di quello che c’è in quelle teste. Festeggiare con la cocaina, per sentirsi più spigliati, per chiedere o fare cose che senza ti passerebbero per il cervello ma lì rimarrebbero, per renderti più pimpante quando gridi Goal tra un branco di sballati come te.
Per Fabbrizio. La ringrazio per l’opportunità che mi concede. Quanto prima (con la bella stagione) le chiederò di approfittare di questa bellissima occasione.
nel maceratese lo sapevano da decenni che la cocaina veniva acquistata solo dagli italiani del territorio ma hanno fatto finta di non sapere negando ogni cosa ed ora la pentola maceratese è rimasta senza coperchio, questo è il risultato di decenni di negazionismo maceratese anche verso le sostanze stupefacenti.