Un cambio necessario perché serviva una inversione di rotta in questura. Al di là delle versioni ufficiali del ministero che parla di un normale trasferimento, ci sarebbe la volontà, trapela dalla questura di Macerata, di dare un segnale dopo gli ultimi casi di cronaca. La gestione della cattura di Luca Traini, della manifestazione di Forza Nuova con alcuni manifestanti che hanno raggiunto piazza di Libertà dove ci sono state cariche sarebbero alcune delle componenti che avrebbero inciso nella scelta di cambiare il vertice della questura. Non solo ma il nuovo questore, Antonio Pignataro, è un esperto nel contrasto allo spaccio di droga fenomeno troppo diffuso in città. Vuono comunque sin dal suo insediamento aveva deciso di potenziare i servizi di controllo. Evidentemente però qualcosa non è andato come voleva il ministero.
Il questore Vuono si era insediato a Macerata lo scorso 20 novembre, ora rientrerà al Dipartimento di pubblica sicurezza con l’incarico di studio, ricerca e analisi. Antonio Pignataro arriverà nel capoluogo lasciando l’incarico di direttore del servizio II della Direzione centrale servizio antidroga.
«Siamo stupiti di fronte ad un avvicendamento così improvviso, senza che siano stati chiariti i motivi. La gente vuole sapere i motivi. Si sono susseguiti molti fatti a Macerata negli ultimi giorni e sarebbe molto interessante capire cos’è che non è andato, se qualcosa non è andato» dice il segretario provinciale del Coisp, Nicola Lalla.
Il sindaco di Cingoli ed ex segretario generale del Sindacato autonomo di polizia (Sap), Filippo Saltamartini, commenta così l’improvviso trasferimento del questore di Macerata:«Il trasferimento del questore Vuono è una rimozione ingiustificata perché non ci sono stati neanche feriti durante la grande manifestazione di sabato. Le forze dell’ordine sono il capro espiatorio, non è credibile il fatto che sia stato un trasferimento già previsto. Si è creato un pericoloso precedente». Secondo Saltamartini, è stata fatta dal ministero «una valutazione politica». Il trasferimento sarebbe conseguenza di «un problema nato all’interno del Partito democratico. Il sindaco Carancini si è voluto sostituire alle autorità preposte, cercando di impedire l’uso del suolo pubblico ai cittadini intenzionati a manifestare. Esprimo quindi piena solidarietà al questore Vuono e spero che il Parlamento, una volta formato, possa chiedere spiegazioni al ministero dell’Interno».
Sul trasferimento del questore Vuono, interviene il portavoce regionale di Fratelli d’Italia: «il questore non ha responsabilità». Secondo Carlo Ciccioli, «Venti – trentamila persone calano da tutta Italia a Macerata, per denunciare il pericolo razzista nella città dove tre nigeriani hanno ucciso e fatto a pezzi una giovane di diciotto anni, vittima delle sostanze stupefacenti e nessuno tra loro denuncia che c’è il pericolo droga e criminalità legata all’immigrazione selvaggia. Credo che ciò rappresenti con la massima evidenza che c’è un settore intero della politica, a cominciare dall’attuale Governo Gentiloni, che è completamente fuori della realtà. Questo fa molto bene elettoralmente alla destra, ma fa molto male a tutti gli italiani. Il colmo – continua Ciccioli – si raggiunge oggi, trasferendo e così punendo, un questore, Vincenzo Vuono, appena arrivato da fuori e quindi assolutamente non responsabile del caso Macerata, mentre si lascia continuare a distruggere la convivenza civile di Macerata da parte di una prefetta, Roberta Preziotti, che già da tempo andava allontanata».
(redazione cm)
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Ciccioli, perfettamente d’accordo. A Macerata, questa è la terza volta che lo dico, bisogna andare in Piazza della Libertà, mettersi al centro e girarsi attorno. Ce n’è per tutti.
………….
16. Il personale di polizia di ogni livello deve essere personalmente responsabile e rispondere delle proprie azioni, omissioni o degli ordini impartiti ai subordinati.
17. L’organizzazione della polizia deve avere al suo interno una chiara catena del comando. Deve sempre essere possibile determinare quale superiore sia in ultima analisi responsabile degli atti o delle omissioni del personale di polizia.
(Dal Codice europeo di etica per la polizia)
Solidarietà al Questore Vuono, di cui al momento non si conoscono le colpe.
Nicola Lalla – Segretario Provinciale Co.I.S.P. Macerata
c’è un detto saggio che recita che un fiore non fa primavera. Le responsabilità del degrado di mc sono molto più in alto come giustamente lascia intendere P. Castellucci nell’altro commento. A titolo personale mi sembra un’ingiustizia stridente mortificare la professionalità di una persona, ormai anziana e sicuramente ricca di esperienza che si trova a mc solo da circa 3 mesi
Nicola Lalla, visto che la parata dei rivoluzionari della Domenica, compresa quella scorsa, non era tanto ben vista dall’alto ( il 4 marzo deve ancora arrivare e qui tutto è ancora immobile, statico e con il rischio che quella mezza tacca del Conte rimanga ancora qualche mese e forse più ) presumo che magari ci si aspettava che la polizia avesse caricato i dimostranti che in fondo stavano facendo in realtà una manifestazione non autorizzata. Il potere, può essersi sentito paradossalmente offeso anche se quelli che manifestavano li rappresentava, ma però lo avevano comunque sfidato, messo in imbarazzo, ridicolizzato e quasi schernito. Ecco che questa potrebbe essere una rimozione che neanche nella prima Repubblica dove la DC era comunque piena di cervelloni, più fantasiosa, più cauta, più agganciata a tutti i poteri: forti, deboli, in legge e fuorilegge, deviati, dritti storti e ” gobbi “, sarebbe intervenuta con tanta sollecitudine e pubblicità. ( Il virgolettato è del tutto casuale ed ogni riferimento a fatti e persone sono solo fantasie, fantasie che corrono libere, fantasie che a volte fan ridere. cit. V. Rossi) Di sicuro c’è che il Carnevale rimandato venga autorizzato e che il documento venga firmato a più mani. Insomma il classico giro a 360° gradi fatto trovandosi al centro di Piazza della Libertà. Sì, pure la firma del prete a dimostrazione che pur riconoscendo che il Carnevale sia una festa dalle origine pagane è comunque tollerata. Brano Tratto da: “ Le Profezie di Santo Maro “.
Se la vicenda avesse riguardato la benemerita i fatti avrebbero forse preso un’altra piega.
Quello che sostiene Aldo Iacobini è sacrosanto e lo conferma un ex addetto.