Spaccio, raid razzista e scontri in piazza
Cambio di rotta in questura:
«Ma Vuono è un capro espiatorio»

MACERATA - Sono diverse le ragioni che hanno portato alla scelta, tra questi la manifestazione di Forza Nuova (VIDEO). Il sindaco Saltamartini e il portavoce regionale di Fratelli D'Italia difendono l'opera del questore

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I manifestanti di Forza Nuova portati in questura (video di Andrea Petinari (Cronache Maceratesi)

 

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Anche il questore è sceso durante la guerriglia

 

Un cambio necessario perché serviva una inversione di rotta in questura. Al di là delle versioni ufficiali del ministero che parla di un normale trasferimento, ci sarebbe la volontà, trapela dalla questura di Macerata, di dare un segnale dopo gli ultimi casi di cronaca. La gestione della cattura di Luca Traini, della manifestazione di Forza Nuova con alcuni manifestanti che hanno raggiunto piazza di Libertà dove ci sono state cariche sarebbero alcune delle componenti che avrebbero inciso nella scelta di cambiare il vertice della questura. Non solo ma il nuovo questore, Antonio Pignataro, è un esperto nel contrasto allo spaccio di droga fenomeno troppo diffuso in città. Vuono comunque sin dal suo insediamento aveva deciso di potenziare i servizi di controllo. Evidentemente però qualcosa non è andato come voleva il ministero.

PIGNATARO

Antonio Pignataro

Il questore Vuono si era insediato a Macerata lo scorso 20 novembre, ora rientrerà al Dipartimento di pubblica sicurezza con l’incarico di studio, ricerca e analisi. Antonio Pignataro arriverà nel capoluogo lasciando l’incarico di direttore del servizio II della Direzione centrale servizio antidroga.

«Siamo stupiti di fronte ad un avvicendamento così improvviso, senza che siano stati chiariti i motivi. La gente vuole sapere i motivi. Si sono susseguiti molti fatti a Macerata negli ultimi giorni e sarebbe molto interessante capire cos’è che non è andato, se qualcosa non è andato» dice il segretario provinciale del Coisp, Nicola Lalla.

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Filippo Saltamartini

Il sindaco di Cingoli ed ex segretario generale del Sindacato autonomo di polizia (Sap), Filippo Saltamartini, commenta così l’improvviso trasferimento del questore di Macerata:«Il trasferimento del questore Vuono è una rimozione ingiustificata perché non ci sono stati neanche feriti durante la grande manifestazione di sabato. Le forze dell’ordine sono il capro espiatorio, non è credibile il fatto che sia stato un trasferimento già previsto. Si è creato un pericoloso precedente».  Secondo Saltamartini, è stata fatta dal ministero «una valutazione politica». Il trasferimento sarebbe conseguenza di «un problema nato all’interno del Partito democratico. Il sindaco Carancini si è voluto sostituire alle autorità preposte, cercando di impedire l’uso del suolo pubblico ai cittadini intenzionati a manifestare. Esprimo quindi piena solidarietà al questore Vuono e spero che il Parlamento, una volta formato, possa chiedere spiegazioni al ministero dell’Interno».

Sul trasferimento del questore Vuono, interviene il portavoce regionale di Fratelli d’Italia: «il questore non ha responsabilità». Secondo Carlo Ciccioli, «Venti – trentamila persone calano da tutta Italia a Macerata, per denunciare il pericolo razzista nella città dove tre nigeriani hanno ucciso e fatto a pezzi una giovane di diciotto anni, vittima delle sostanze stupefacenti e nessuno tra loro denuncia che c’è il pericolo droga e criminalità legata all’immigrazione selvaggia. Credo che ciò rappresenti con la massima evidenza che c’è un settore intero della politica, a cominciare dall’attuale Governo Gentiloni, che è completamente fuori della realtà. Questo fa molto bene elettoralmente alla destra, ma fa molto male a tutti gli italiani. Il colmo – continua Ciccioli – si raggiunge oggi, trasferendo e così punendo, un questore, Vincenzo Vuono, appena arrivato da fuori e quindi assolutamente non responsabile del caso Macerata, mentre si lascia continuare a distruggere la convivenza civile di Macerata da parte di una prefetta, Roberta Preziotti, che già da tempo andava allontanata».

(redazione cm)

 

Trasferito il questore Vuono



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