«Ho scritto al sindaco e all’assessore per chiedere una deroga all’ordinanza che vietava ai parrucchieri di lavorare nel giorno della Befana. Nessuna risposta. Nel frattempo sabato due vigilesse piantonavano la mia attività, chiusa, mentre nei centri commerciali si esercitava. E il sindaco si vanta delle multe fatte mentre le attività chiudono. Sono indignato». Questa, in sintesi, l’accusa all’amministrazione di Civitanova di Stefano Tassetti, dell’omonima parrucchieria in corso Vittorio Emanuele. Un’attività che esiste da oltre 40 anni e che ieri è rimasta chiusa perché «io e i miei colleghi – dice Tassetti – siamo rimasti prigionieri di un’ordinanza anacronistica del 2009, che impedisce alle attività artigianali di parrucchieri, barbieri e estetiste di aprire nei giorni di festa. Giovedì scorso, ricordandomi l’ordinanza, ho scritto al sindaco, chiedendo di provvedere con una deroga, dal momento che il 6 gennaio, festivo, cadeva di sabato. Ero a conoscenza che il centro commerciale sarebbe stato aperto e con esso i parrucchieri ed estetiste che vi esercitano. Al mio messaggio non è seguita risposta, così venerdì ho mandato lo stesso messaggio all’assessore al commercio, ma anche con lui non c’è stato contraddittorio. Sabato mattina, ho fatto colazione al bar, nei pressi del mio salone e sono rimasto stupefatto dal piantonamento di due vigilesse che, hanno impiegato il loro tempo a verificare che io non esercitassi. Forse – domanda Tassetti – speravano di cogliermi in flagranza di reato?». Comè accaduto a 5 attività, che hanno ricevuto 1000 euro di multa ciascuna (leggi l’articolo). «Tutti i negozi stanno chiudendo in centro e il sindaco anziché incentivare il lavoro, si è vantato di aver fatto le multe a chi voleva lavorare – dice Tassetti -. Il sindaco sulla sua pagina Facebook parla di equità, ma se il paese è lo stesso, perché il parrucchiere del centro commerciale è aperto e io no? Vorrei non fosse vero – conclude Tassetti – ma sembra quasi che questa amministrazione voglia deliberatamente allontanare le persone dal centro città, per pilotarle al centro commerciale. Durante il periodo natalizio non sono stati organizzati eventi, il centro si è desertificato, ora arrivano i verbali a chi vuole lavorare. Dal momento che io ho dovuto giustificarmi e scusarmi con i miei clienti per non aver potuto offrire loro un servizio, ora chiedo al sindaco quanto gli sia a cuore il futuro del centro di Civitanova».
I “ centri massaggi “ cinesi gli avranno controllati se sono aperti nei giorni festivi ?! Chissà ....
Anke le attività degli indiani e tra l'altro proprio parrucchiere indiano era a lavoro
Scandaloso è dire poco.
Ma i parrucchieri nei centri commerciali?
a fare leggine stupide sono sempre quelli prendono lo stipendio fisso !!!
Amministrazione sempre più incompetente!
Che assurdità!
Fate chiudere i centri commerciali .....o chiudono i parrucchieri ai centri commerciali decidetevi
Mi dispiace e ti capisco anche se il motivo non è lo stesso posso dirti che anche io sono andata dal sindaco e dal comandante dei vigili perché la sera della vigilia alle 18,30 per aver sostato avanti ad un negozio per 2 minuti al ritiro di un pacchetto nonostante i parcheggi erano gratuiti mi hanno fatto € 30 di multa inaccessibile ! Dopo una litigata mi volevano portare nella loro auto erano in 4 !
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Non conosco i regolamenti delle attività commerciali e di lavoro autonomo, ma immagino che se l’ordinanza è di competenza comunale la disparità di trattamento fra le stesse professioni, al centro commerciale Cuore Adriatico attive ed al contrario in centro chiuse, sia profondamente ingiusto ed incomprensibile e da condividere la protesta del sig. Tassetti. Non sono d’accordo con chi auspica la chiusura totale di ogni attività durante i periodi festivi, come quelli appena trascorsi, in quanto i cittadini non potrebbero utilizzare il maggior tempo libero a disposizione per le loro necessità.
ma e’ giusto chiudere il 6 gennaio, il 90% dei negozi sono chiusi, le clienti andranno un altro giorno dal parrucchiere non capisco tutta questa polemica.
Il mio commento delle ore 21,37 è in moderazione incomprensibile come l’ordinanza…..
Sarebbe opportuno che il Sindaco spiegasse queste disparita’ anziche’ vantarsi di multe discutibili.
Le feste sono feste: tutti i negozi chiusi, anche i centri commerciali. Le feste dovrebbero rimanere tali, dedicate al riposo, ad una passeggiata, diverse dagli altri giorni dedicati agli acquisti.
Se ci fosse qualche disparità la Confcommercio provinciale si farebbe avanti presso il Comune per difendere i diritti degli associati.
Concordo pienamente con Bonfigli!!
Se uno ha sette giorni per fare compere non venga a raccontare a nessuno che ci deve andare proprio la domenica. La domenica è, e deve rimanere, un giorno di festa e di riposo dedicato agli hobby e al divertimento e deve esserlo per tutti.
Negozi, attività, super e iper mercati, TUTTI.
Non ci devono essere differenze come dice l’articolo né gente costretta a lavorare pure di domenica per chi, la domenica, deve andare a comprare il pane “fresco” fatto il giorno prima!!!!
Il Sabato è la giornata in cui barbieri e parucchieri lavorano di più. In via generale possiamo dire che gli uomini e le donne che lavorano approfittano del sabato. Con un po’ di civetteria possiamo dire che le donne anche se non lavorano ci vanno semplicemente per essere più belle o più a posto per una evuntuale serata in discoteca, al cinema, insomma dove vogliono. Quindi chiudere parucchieri e barbieri di Sabato festivo è del tutto controproducente da qualsiasi punto di vista. Comunque una breve ricerca su internet, senza impantanarmi troppo nelle sabbie mobili prodotte dalla nostre centinaia di migliaia di leggi,decreti ordinanze ho estratto questi semplici e chiari commi da due leggi od ordinanze affini:
19.4 E’ prevista – “”salvo richiesta di deroga scritta da parte degli operatori del settore “” – la chiusura totale delle attività nelle seguenti festività: Capodanno – Epifania – 25 aprile – 1 maggio – 2 giugno – 15 agosto – Natività – Ognissanti – Immacolata Concezione – Natale – Santo Stefano.
19.5 Qualora le festività di Capodanno e Natale cadano di lunedì o martedì, nel giorno precedente a dette festività sarà osservato orario normale.
===============================================================
3. Gli esercizi osservano la chiusura domenicale e festiva salve le giornate di deroga concesse dal
comune secondo le modalità di cui al comma 1.-
4. Nei centri commerciali l’orario di apertura adottato è conforme a quello applicato a tutte le
attività facenti parte dei medesimi.-
5
Per Paciaroni. Liana, a chi lavora dal lunedì al sabato fa molto comodo avere i negozi aperti la domenica.
Per Iacobini…. nessuno negli anni scorsi è morto perché i negozi erano chiusi di domenica e nei giorni festivi. Ci si ritrovava tutta la famiglia unita a pranzo ed era una bellissima occasione per socializzare…. oggi è solo business e tecnologie…
A me personalmente non piace e preferirei tornare indietro, ma capisco le perplessità di tanta gente che invece preferisce il contrario.
@ Aurelio Fichera:
Lo stile di vita personale o famigliare, che ognuno è libero di gestire come vuole a patto che non vada contro il prossimo o la legge, è una cosa… un’altra è la possibilità di gestire il tempo libero dagli impegni di lavoro durante le festività …
Ma si infatti, io ho espresso solo il mio pensiero capendo benissimo le esigenze altrui… non è una condanna o una critica, ma solo il mio punto di vista personale
Il Sabato è la giornata in cui barbieri e parucchieri lavorano di più. In via generale possiamo dire che gli uomini e le donne che lavorano approfittano del sabato. Con un po’ di civetteria possiamo dire che le donne anche se non lavorano ci vanno semplicemente per essere più belle o più a posto per una evuntuale serata in discoteca, al cinema, insomma dove vogliono. Quindi chiudere parucchieri e barbieri di Sabato festivo è del tutto controproducente da qualsiasi punto di vista. Comunque una breve ricerca su internet, senza impantanarmi troppo nelle sabbie mobili prodotte dalla nostre centinaia di migliaia di leggi,decreti ordinanze ho estratto questi semplici e chiari commi da due leggi od ordinanze affini: 19.4 E’ prevista – “”salvo richiesta di deroga scritta da parte degli operatori del settore “” – la chiusura totale delle attività nelle seguenti festività: Capodanno – Epifania – 25 aprile – 1 maggio – 2 giugno – 15 agosto – Natività – Ognissanti – Immacolata Concezione – Natale – Santo Stefano. 19.5 Qualora le festività di Capodanno e Natale cadano di lunedì o martedì, nel giorno precedente a dette festività sarà osservato orario normale. =============================================================== 3. Gli esercizi osservano la chiusura domenicale e festiva salve le giornate di deroga concesse dal comune secondo le modalità di cui al comma 1.- 4. Nei centri commerciali l’orario di apertura adottato è conforme a quello applicato a tutte le attività facenti parte dei medesimi.- 5
Il problema non è come passare la domenica per chi non lavora,ma come regolamentare chi lavora.Nella grande distribuzione c’è possibilità di far ruotare il personale(grazie a regole capestro)cosa che molti artigiani od esercenti non possono permettersi.Son sicuro che con contratti normali molti datori di lavoro si sognerebbero di far lavorare i propri dipendenti dovendogli pagere straordinari o festività varie.
Per Iacobini
I negozi sono aperti 72 ore settimanali più la domenica, cioè il doppio delle 40 ore settimanali dei normali lavoratori. Quindi basta organizzarsi e di tempo per lo shopping ce n’è abbastanza.
Anch’io lavoro tutta la settimana ma, per principio, non vado a fare spesa nei giorni festivi perché non mi piace che, comuni lavoratori come me, debbano stare a mia disposizione nei giorni dedicati al riposo, al divertimento, a quello che gli pare.
Inoltre, glielo assicuro, la maggioranza delle persone che vanno a fare spesa nei vieni festivi, non sono i lavoratori come me e come lei che di sicuro sappiamo organizzarci ma quelli che non lavorano o sono in pensione e vanno a prendere un pezzo alla volta per passare tempo.
Mettetevi per un attimo tutti nei panni dei/le commessi/e ….. capita che fanno anche 15 giorni senza riposo e, se lo fanno, lo fanno quando il resto del mondo, marito, figli, parenti, amici, lavorano!
Io l’ho fatto, l’ho vissuto e lo vivo, non mi è piaciuto e non mi piace quindi, con rispetto per le idee di tutti, non vorrei che lo vivessero nemmeno gli altri.