Andrea Caprodossi
“Chiediamo e invitiamo il sindaco Pasqui a chiarire come stanno realmente le cose e a fugare tutti i possibili dubbi al riguardo. Siamo un paese completamente distrutto, ma almeno l’immagine della città ducale deve rimanere intatta”. Sono le parole del gruppo d’opposizione di Camerino “Comunità e Territorio” dopo l’articolo dell’avvocato Giuseppe Bommarito, pubblicato su Cronache Maceratesi il primo agosto, nel quale venivano ricostruiti gli affari dell’imprenditore Alfio Caccamo finiti nel mirino dall’Antimafia nell’ambito di un’indagine sul riciclaggio. “Nell’articolo – aggiunge il consigliere Andrea Caprodossi – si fa anche espresso riferimento a Camerino e alla Voghera est (di cui è socio Maurizio Zeppa, cognato del vice sindaco Lucarelli nonché assessore ai lavori pubblici) che ha realizzato il centro commerciale in Via d’Accorso”. Nell’articolo si parlava anche del rapporto tra il gruppo di Caccamo e la Ediasfalti srl, società di cui risulta amministratrice unica la sorella di Lucarelli e socio di maggioranza il marito, cioè Maurizio Zeppa. “Non entriamo nel merito della questione giudiziaria, in quanto non è di nostra competenza – continua Caprodossi – ma ciò che preoccupa, sia noi, sia i nostri concittadini (e in questi giorni abbiamo raccolto diverse preoccupazioni e richieste di chiarimento in merito), è l’opacità delle relazioni e i dubbi che queste comportano. Noi ci siamo già occupati in passato della posizione del vice sindaco e dell’assessore Lucarelli relativamente allo svolgimento di alcuni incarichi professionali, segnalati al consiglio direttamente dal procuratore di Macerata, che avrebbero comportato a nostro avviso una incompatibilità rispetto alla funzione di assessore e dell’attività istituzionale, per le quali avevamo anche presentato un esposto alla Prefettura. Dalla quale non è pervenuta alcuna risposta”. Ma in questo caso, “la situazione riguarda una vicenda molto più preoccupante”, conclude Caprodossi. Da qui la richiesta al primo cittadino di chiarire quanto prima.
Riciclaggio, indagine dell’Antimafia sugli affari di Alfio Caccamo
Indagine sul riciclaggio, “A Macerata inchiesta tempestiva” E Caccamo si difende
Che cosa dovrebbe chiarire il primo cittadino?
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Ci è voluta la denunzia dell’avv.to Bommarito? Ma gli addetti camerti fino ad ora avevano messo la testa sotto la sabbia come gli struzzi?
Chi ha la mia età conosce la storia degli studi tecnici privati in politica e delle aree fabbricabili. Con la crisi dell’edilizia siamo entrati nella crisi delle aree fabbricabili e degli studi tecnici. Per decenni abbiamo visto che sindaci e amministratori avevano interessi con studi tecnici e aree fabbricabili. E non solo a Corridonia. Però, adesso, col terremoto cercheranno di rifarsi…
L’etica politica vorrebbe che chi ha interessi privati non venisse eletto dai Partiti, o almeno non avesse assegnate cariche istituzionali: siamo, però, in presenza di esseri umani, nei quali – salvo che nei santi – gli interessi personali non coincidono sempre con gli interessi pubblici.
Nella vicenda di Camerino abbiamo due aspetti. quello giudiziario, non di competenza dei cittadini, e quello politico amministrativo, di competenza dei cittadini.
Per come viene presentata, la cosa non è bella a vedersi… Però chi amministra Camerino non è stato eletto dalla spirito santo, ma dai cittadini. I quali, in questa vicenda, dovrebbero dimostrare di non essere struzzi e di reagire con la richiesta al Primo Cittadino di fare la chiarezza necessaria per una città “ducale” senza ombre. Sarebbe un “miracolo”. Purtroppo la folla anonima, la famosa “massa”, è un branco. E come un branco essa viene guidata da un capo branco, democraticamente…