Giuliano Brandi, ex presidente della Federazione dei Marchigiani in Argentina
di Marco Ribechi
Cittadinanza onoraria alla vice presidente dell’Argentina Gabriela Michetti, via libera dalle associazioni dei marchigiani. Dopo le polemiche del Movimento 5 stelle dei giorni passati (leggi l’articolo) questa volta a dare giudizio positivo sul possibile conferimento del riconoscimento è Giuliano Brandi, originario di Tolentino, presidente della Federazione dei marchigiani in Argentina dal 1990 al 2012 e attuale tesoriere ed ex consigliere nel consiglio dei Marchigiani nel mondo. «Ritengo Gabriela Michetti una persona famosa con alle spalle una carriera molto importante – spiega Brandi – le critiche che si possono muovere all’attuale governo Macri, accusato di eccessivo neoliberismo, non hanno nulla a che vedere con la vice presidente che ha un passato senza macchie. La città di Macerata, qualora decidesse di conferirle il titolo di cittadina onoraria, farebbe una scelta corretta che condivido».
Brandi in piazza Mazzini a Macerata
Brandi vive in Argentina dai primi anni ’70 ed è sempre stato in contatto con la realtà degli emigrati e dei discendenti. «Sono arrivato in Sudamerica lavorando nelle navi da crociera Costa – spiega l’ex presidente dell’associazione marchigiani in Argentina – facevo il servizio d’animazione e per un tempo mi sono trovato nella stessa nave con Silvio Berlusconi che a quel tempo cantava con una sua band per i viaggiatori che andavano ai Caraibi. Poi ho conosciuto quella che sarebbe diventata mia moglie e mi sono trasferito definitivamente. Ho frequentato l’università di legge e per molti anni ho lavorato come assistente esterno del consolato italiano. In Argentina ci sono 22 associazioni di marchigiani sparse in tutto il paese e la maggior parte sono formate da persone della provincia di Macerata. Conferire un riconoscimento a Gabriela Michetti nella sua città servirà senza dubbio a rinsaldare il legame di questi conterranei lontani che sempre guardano con molto affetto e nostalgia alla propria terra natia».
Gabriela Michetti, vice presidente dell’Argentina
Brandi era presente quando la vice presidente ha ricevuto il video invito del sindaco Romano Carancini, recapitato grazie a Cronache Maceratesi (leggi l’articolo): «E’ stato un momento molto emozionante – continua Brandi – Era fortemente commossa, aveva quasi le lacrime agli occhi. E’ evidente che sente forte questo legame, non importa che sia o meno venuta a Macerata negli anni passati, lei non smette mai di ricordare la sua italianità in ogni occasione pubblica». Nata a Laprida, un paese di circa 3mila abitanti a 800 chilometri da Buenos Aires, è figlia di un medico e di una professoressa. «Ha poi studiato a Buenos Aires, nell’università di San Salvador nel corso di Relazioni Internazionali – prosegue Brandi – Ha lavorato nello studio di commercialisti Felix Peña il cui figlio è l’attuale primo ministro dell’Argentina. La Michetti non ha scheletri nell’armadio, era stata accusata di uno scambio di denaro con una Fondazione ma è stata assolta è quell’episodio si è chiuso definitivamente». La cittadinanza onoraria potrebbe anche essere un riconoscimento per tutti i marchigiani lontani: «Ci sono delle realtà poco conosciute in Italia ma che fanno un gran lavoro per le Marche – conclude Brandi – ad esempio ogni anno l’associazione di Cordoba, insieme al suo presidente, visita la regione con almeno 70 partecipanti. I corsi di italiano portano moltissime persone nel territorio provinciale un esempio è l’università di Camerino oppure la scuola Edulingua di San Severino, vera eccellenza culturale. Dare la cittadinanza onoraria alla Michetti, oltre che un atto di rispetto nei suoi confronti, potrebbe portare benefici all’associazionismo, al turismo, all’economia e sarebbe un motivo di festa e soddisfazione per i tanti maceratesi in Argentina». Giovedì 20 luglio alle 15, nel palazzo della provincia si terrà un consiglio aperto al pubblico per decidere se assegnare o meno la cittadinanza onoraria a Gabriela Michetti che sarà in città il 21 e 22 luglio per le prime della Turandot e Madama Butterly.
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Che poi, forte della cittadinanza onoraria maceratese, per lei spodestare il presidente sarà come bere un bicchier d’acqua.
Giorgi, Lei irride un po’ troppo spesso alla “maceratesità”. Non sa che i vertici comunali sono molto sensibili da questo punto di vista e che Lei, quindi, rischia di trovarsi sotto processo per lesa maestà?
Bommarito, il mio callo ai processi per lesa maestà lo si vede dall’Everest guardando verso l’alto.