Una stalla inagibile a Ussita
Poco più di tre milioni di euro (iva esclusa) al Consorzio di bonifica delle Marche per realizzare “nel tempo minore possibile”, dice la giunta regionale, i basamenti delle stalle provvisorie e dei moduli per gli allevatori terremotati. Così la Regione, come anticipato dall’assessore all’Agricoltura Anna Casini (leggi l’articolo), ha delegato al consorzio con un provvedimento del 16 febbraio, i lavori preliminari che serviranno per posizionare le strutture per gli allevatori colpiti dal sisma. Il motivo “l’aggravarsi delle esigenze”, dice la giunta nel provvedimento, e il fatto che “la realizzazione dei basamenti sui quali istallare le tensostrutture di emergenza non sono compresi nelle gare di appalto esperite dalle regioni Lazio e Umbria per l’individuazione delle ditte appaltatrici per la fornitura di stalle e moduli abitativi”. Secondo la delega al consorzio spetterà realizzare, dice la giunta, “le opere di urbanizzazione necessarie al posizionamento dei moduli abitativi provvisori rurali” destinati agli allevatori che hanno avuto la casa “distrutta in tutto o in parte” dal terremoto. Stesso discorso per le strutture temporanee come stalle, spazi per la mungitura e per l’alimentazione degli animali per i quali il consorzio deve provvedere alle opere di urbanizzazione.
A oggi, secondo i dati contenuti nel provvedimento di due giorni fa, solo per i danni del terremoto di ottobre sono 396 le aziende che hanno bisogno di strutture di emergenza. Anche se, dice la giunta, “le attività di ricognizione non sono ancora terminate” quindi “i dati sono suscettibili di variazione”.
Nel dettaglio servono 95 moduli abitativi, 299 stalle (219 le deve fornire la Regione mentre 80 le stanno realizzando in autonomia gli allevatori) e 173 fienili (di cui 140 in carico alla Regione). Per le piazzole, che costano circa 12mila euro ciascuna, vale la stessa procedura che l’assessore Angelo Sciapichetti aveva indicato il 12 gennaio per le stalle provvisorie: le aziende possono chiedere alla Regione o procedere in autonomia (leggi l’articolo). I lavori del Consorzio, non ancora iniziati, dovrebbero terminare entro i primi di marzo.
Stalle nelle zone terremotate, Casini: “Al Consorzio di Bonifica la realizzazione delle piazzole”
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Soffitte disabitate ..
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Per quando saranno pronte???
Sarà estate e non serviranno più a nessuno……..
Tutte le mete saranno raggiunte.
Due sole osservazioni.
Se la realizzazione dei basamenti delle strutture provvisorie non era compresa nella gara di appalto per la loro fornitura, perchè ci si accorge solo oggi di questa cosa, dando incarico a un altro soggetto? Perchè fare una delega per questi lavori accessori e non anche per la fornitura delle stalle che era senz’altro più urgente, visto anche quello che è successo!
O ci vogliono far passare per stupidi o gli stupidi, o meglio gli incapaci e incompetenti, sono proprio quelli che dovrebbero aiutare i terremotati. Non è certo storia di oggi che non funziona quasi niente e quel poco che funziona, funziona male e a rilento.
Seconda osservazione. La foto inserita nell’articolo è quella di un’abitazione di una frazione di Ussita e non quella di una stalla. Solo per la cronaca, altrimenti sembra che le stalle siano dentro i paesi.