I bimbi della scuola materna a lezione in un rettangolo ricavato nel palazzetto di Pievebovigliana nel comune di Valfornace. Da alcuni giorni i 15 bambini che frequentano la scuola sono stati sistemati lì, mentre prima stavano in una tensostruttura che è stata chiusa per il rischio neve. Intanto a fine mese a Pievebovigliana c’è il rischio che venga chiusa la mensa della Croce Rossa che ancora oggi fornisce un centinaio di pasti, sia ad anziani che a famiglie con bambini.
Chiusa, causa rischio neve, la tensostruttura che a Pievebovigliana ospita i bambini della scuola materna. I 15 alunni sono stati trasferiti al palazzetto cittadino, usato in questi giorni anche come magazzino per i viveri e gli aiuti che vengono mandati ai terremotati. Altro posto evidentemente non c’era ed è stato necessario ricavare uno spazio all’interno del palazzetto usando delle reti oscuranti. Una soluzione che però ha suscitato proteste da parte di alcuni genitori.
Dovessero migliorare le condizioni meteo (ma nel fine settimana è prevista ancora neve) i piccoli potrebbero essere riportati nella tensostruttura. Una situazione che, comunque, resta poco piacevole per i bambini. Per fine febbraio sono attesi i moduli per le scuole. Ospiteranno sia i bimbi della materna, che quelli di elementari e medie (che in questi giorni vanno a scuola in una tensostruttura). Ancora un mese e mezzo, se va bene. Poco più di due settimane mancano invece alla chiusura della mensa di Pievebovigliana che è gestita dalla Croce Rossa di Lucca e Pisa. I pasti vengono serviti quotidianamente ad un centinaio di persone, tra cui gli anziani del comune e famiglie con i bambini. A Pievebovigliana stanno cercando il modo di mantenere aperta la mensa. L’ipotesi è che se dovesse essere chiusa vi saranno convenzioni con ristoranti della zona per fornire pasti per le persone terremotate.
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