(foto e video di Federico De Marco)
A Visso tra i lavori sotto la neve in zona rossa e le tante difficoltà organizzative lamentate dal sindaco Giuliano Pazzaglini, c’è chi, ancora prima dell’alba, si sveglia sulla costa e sale in auto. In tempo per far trovare la mattina caffè, torte di ricotta, piadine e cornetti a tutti quelli che lavorano instancabilmente per risollevare la città. Sono Fabio e Lina Cerri della “Pasticceria vissana”, uno dei pochi negozi ad aver riaperto i battenti dopo il terremoto di ottobre. Partenza alle 4,30 dal residence “La risacca” di Porto Sant’Elpidio, arrivo a Visso alle 6, quando le paste messe a lievitare la sera prima sono quasi pronte. Alle 6,15 «possiamo aprire il negozio – dice Fabio Cerri – I primi clienti sono i carabinieri e o poliziotti, poi i volontari e gli abitanti rimasti». Una storia di resilienza quella dei Cerri, che prima del terremoto di ottobre avevano 7 dipendenti, una fitta lista di ordini e anche un panificio, “L’albero del pane”, che però ora «è in zona rossa – dice Fabio -. Ci siamo dovuti riconvertire. Qui prepariamo colazioni veloci, piadine, ma le nostre paste e le torte alla ricotta non mancano mai. Il capannone prefabbricato del nuovo forno è già in costruzione. La bufera di neve ci ha rallentato, ma dovremmo riuscire a mettere la copertura entro fine gennaio».
Interventi sotto la neve
L’APPELLO – Una bufera che ha rallentato anche gli interventi dei vigili del fuoco nella zona rossa di Visso. Il sindaco Giuliano Pazzaglini ha affidato a un post su Facebook il suo appello agli altri primi cittadini delle zone terremotate per creare un coordinamento intermedio tra vertice (commissario e vicecommissario) e base (le popolazioni colpite). «Sono troppe le problematiche – ha detto Pazzaglini – che non hanno avuto risposte in tempi o modi adeguati quindi è indispensabile che i sindaci si organizzino per poter ottenere risposte a problemi che nessuno conosce meglio di loro. I container, i ricoveri per gli animali, lo sgombero della neve, i tecnici di supporto agli uffici, il sostegno alle attività produttive, il ripristino della viabilità, un fondamentale progetto di rilancio del territorio sono solo alcuni dei problemi che i sindaci devono essere messi nelle condizioni di poter risolvere in tempi rapidi. Solo organizzandoci potremmo essere quindi spero che anche gli altri colleghi dei comuni colpiti condividano questa mia visione».
AIUTI – Nel frattempo per chi resta martedì arrivano stufe per riscaldarsi e altri aiuti. L’assessore al Turismo di Visso Patrizia Serfaustini lo ha comunicato con un post su Facebook, rivolto anche ai Comuni vicini: «Martedì mattino arriverà a Visso un camion con 30 stufe, giacconi e piumoni molto pesanti. Principalmente saranno destinati agli ” irriducibili” e alle persone che stanno nelle frazioni. Ho contattato anche Ussita e Castel Sant’Angelo sul Nera, in modo che chiunque ne abbia bisogno ne può usufruire».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
forza ragazzi nn buttate giu
Il sorriso dei pasticcieri mi piace molto, il rumore delle pale sul ghiaccio mi fa venire i brividi, le immagini sono bellissime e desolanti.
Forzaaaa
Davvero temerari,non prendetevi!! Forza Visso!
Forza ragazzi !!!!!non mollate !!!!!!?Siete molto bravi !!!!! A Pasqua del 2016 ho assaggiato la vostra pizza di Pasqua …… Non ho parole !!!!!e’semplicementeSQUISITAAAAAAAAAA!!!!!!!!!!!!Vi auguro ogni bene con tutto il cuore!!!!!♡♡♡♡♡
Non sono pasticceri. Sono eroi!!!!
Al ritorno dalle escursioni, il vostro forno era una tappa fissa. Spero al più presto di ritornarci. Vi auguro tutto il meglio, anche questo passerà.
Sono molti di più di quanto si pensi gli “eroi” che rientrano tutte le mattine per lavorare, dove e come possibile, a Visso, Ussita, Castelsantangelo.. Sono pienamente solidale con il Sindaco di Visso: bisogna cambiare strategia! Vanno avanti troppo lentamente le attività di demolizione (localmente purtroppo necessarie), di sgombero macerie, di messa in sicurezza di edifici. Il personale dei Vigili del Fuoco è insufficiente rispetto alla gran mole di lavoro da eseguire e non ha ancora mezzi operativi e materiali sufficienti per operare.Mentre le ditte della zona che potrebbero essere coinvolte se adeguatamente istruite stanno ferme a guardare.. I ricoveri per gli animali, le strutture prefabbricate per le attività artigianali e commerciali, le casette in legno per i residenti.. Ma è possibile che con tutte le aziende costruttrici/installatrici presenti in Italia ed in Europa si debbano aspettare tanti mesi? Siamo i migliori nel Mondo nei momenti di emergenza ma in questa fase di post-emergenza dovremmo fare molto di più e più fretta e per questo bisognerebbe dare più spazio, autonomia e responsabilità operativa ai Sindaci ed agli altri Enti locali, svincolati da eccessi burocratici….Altrimenti a mio parere si rischia grosso.
In ASSOLUTO i pasticcini più buoni (e grandi) di tutta la Regione: baba, meringhe, cannoli siciliani che ti venivano confezionati al momento davanti a te. Che dire poi del forno (l’Albero del Pane ndr.). Ci partivo da Macerata per acquistare il “montanaro” un filone di pasta che mangiavi anche dopo mesi (ovviamete immagazzinato nel congelatore), le “bruschette” fatte con questo pane sono uniche. Ovviamente non mi dilungo oltre su tutti gli ottimi prodotti di entrambi i negozi. Vanno infine elogiati TUTTI coloro che vi lavorano come persone da prendere ad esempio per gentilezza, disponibilità e professionalità. GRAZIE!!
errata corrige: un filone di PANE e non di pasta. Scusate.