Il crollo della chiesa di San Salvatore in località Valcarecce di Cingoli. Accorpata alla struttura, a destra, la casa dei coniugi Costantini e Franceschetti
La chiesa crolla sopra il tetto della casa e sono costretti a dormire in agriturismo. E’ la storia di William Costantini e Laura Franceschetti, coniugi di Cingoli residenti in un’abitazione accorpata alla chiesa di San Salvatore in località Valcarecce. La struttura, dopo il terremoto del 30 ottobre, è crollata sopra il tetto della casa e da quel giorno i due non sono più potuti rientrare nelle proprie stanze. «Adesso dormiamo nell’agriturismo Lo Smeraldo qui vicino – racconta Laura Franceschetti – e in settimana stiamo a Cesena, dove lavoriamo. A distanza di due mesi siamo senza casa. Dal terremoto abbiamo ricevuto ordinanza di sgombero, mentre la diocesi di Macerata, proprietaria della chiesa, ha ricevuto ordinanza di messa in sicurezza dell’edificio. Pur scrivendo diverse raccomandate alla stessa diocesi, non ci hanno mai fatto sapere nulla». La famiglia spiega come «già prima del sisma – sottolinea Franceschetti – avevamo segnalato la pericolosità della chiesa. Ora vogliamo sapere che intenzioni hanno dalla diocesi». I due, la mattina del 30 ottobre, non erano in casa. Dalla sera del 26 (dove si sono ripetute due scosse di intensità 5.4 e 5.9) dormivano in agriturismo proprio per lo stato pericolante della struttura.
(Leo. Gi.)
Macerie pochi minuti dopo la scossa di magnitudo 6.5 del 30 ottobre
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Io lo dico che è meglio stare lontano dalla chiesa …..
Non commento…
Nn comment
ciao laura Franceschetti, vorrei incontrarti visto che anch’io, da 8 anni vivo la tua stessa esperienza, come possiamo contattarci?
Forse il destinatario della richiesta non è la diocesi, ma altri.
No sig. Iacobini, il destinatario è proprio la Diocesi
La diocesi non è parte dello Stato Italiano, dunque occorre una procedura particolare, certamente legata al Concordato tra Stato e Chiesa.
Fosse per me, pagherei €400 un bel team di delinquenti che di notte fanno saltare in aria il campanile che mi pende sopra casa. Così almeno potrei tornare a dormire in camera mia.
….magari ,il danneggiato è anche un praticante.
I soliti commenti al vetriolo che non portano da nessuna parte e, soprattutto, non pertinenti. Qui non si tratta di una casa integra accanto ad una chiesa pericolante ma di una famiglia che ha acquistato consapevolmente una casa parrocchiale adiacente ad una chiesa che è crollata sulla stessa casa. Cosa pretendono che la diocesi gli ridia la casa rimessa a nuovo in qualche settimana? Oltretutto una diocesi devastata dal terremoto (e solo un idiota con tutte le carte in regola potrebbe dire il contrario e continuare a fare stupide ironie). L’unico aspetto su cui i coniugi hanno indubbiamente ragione e sulla mancanza di una risposta.
Consiglio vivamente ai coniugi Costantini di rivolgersi ad un legale.
Le diocesi dovranno dare molte risposte sui fondi del ’97, visti i crolli di chiese e campanili. Si era data notizia di due indagini in corso, che spero non siano già archiviare.
Per Andrea Bezzini. E’ vero, la Diocesi doveva rispondere e magari scrivere nella risposta che la richiesta era irricevibile.
Andrea Bezzini, io non sono buona, quindi le auguro di cuore, di passare quanto stanno passando i coniugi Franceschetti, poi , quando un mattone le cadrà in testa perchè qualcuno non ha provveduto a mettere in sicurezza un proprio bene, ne riparleremo
PS non si preoccupi per l’infortunio, tanto sulla sua testa danni non ne farà.
Cordialità
Sig. Andrea Bezzini la casa acquistata da me e mia moglie è stata acquistata perfettamente integra e ristrutturata, frutto di una scelta consapevole e finalizzata a realizzare un progetto di vita. Progetto che ha scelto come scenario la sua regione e ha comportato investimenti e sacrifici. La chiesa non era pericolante bensì bisognosa di interventi (puntualmente richiesti ogni anno nel corso dei sei anni trascorsi dall’acquisto) di messa in sicurezza e di consolidamento di alcune parti. La risposta è quella riportata nell’articolo. La richiesta, invece, nasce dal lontano 2011. Altre considerazioni preferisco evitarle e non credo di doverle spiegare altro.