di Gabriele Censi
La Camera ha approvato all’unanimità con 441 voti favorevoli i due decreti emanati dal Governo per l’emergenza sisma. Il provvedimento è ora legge. Il presidente della Commissione Ambiente Ermete Realacci ha annunciato per lunedì prossimo la visita della Commissione nei luoghi colpiti con tappa anche a Camerino (nel primo pomeriggio).
“Approviamo oggi un provvedimento importante e molto atteso – dichiara la deputata maceratese del Partito Democratico, Irene Manzi- che in 120 giorni dal primo sisma del 24 agosto e in meno di 60 dalle terribili scosse del 26 e 30 ottobre delinea una quadro chiaro di interventi e risorse per procedere non solo alla gestione dell’emergenza ma all’avvio della fase più importante della ricostruzione. Penso sia giusto dare atto al governo Renzi di essere intervenuto con rapidità stanziando, tanto nel decreto oggi approvato quanto nella legge di bilancio, risorse significative per avviare i progetti di ricostruzione e delineando un quadro di interventi complessivo ed ampio “. Il provvedimento contiene numerose disposizioni che riguardano la ricostruzione privata e quella pubblica, gli interventi a sostegno delle scuole e per il recupero dei beni culturali, le misure a sostegno delle imprese, del commercio, del mondo agricolo ed artigianale per consentire una rapida ripresa delle attività.
“I due decreti oggi approvati costituiscono un punto di partenza fondamentale per poter avviare la ricostruzione- prosegue la Manzi –. Un punto di partenza che deve spingere tutte le istituzioni, nazionali, regionali e locali, a continuare a lavorare insieme con il Commissario straordinario per mettere in campo rapidamente un progetto ampio ed ambizioso di recupero del nostro territorio, così gravemente colpito dal sisma. So che non mancano problemi e difficoltà (sulle quali anche in sede parlamentare abbiamo presentato come parlamentari Pd delle Marche numerosi ordini del giorno diretti ad indirizzare l’azione del governo) , ma ritengo che con il lavoro congiunto di tutte le comunità, le categorie produttive, le forze sindacali ed i rappresentanti istituzionali sia possibile portare avanti un lavoro congiunto che consenta di superare le criticità e di cogliere la sfida più importante che abbiamo davanti: la positiva ripartenza delle nostre comunità. Proprio per questo voglio ringraziare il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, per la vicinanza e gli impegni concreti che anche ieri, durante il suo discorso di insediamento alla Camera, ha voluto manifestare ed assumere a sostegno delle nostre regioni. È’ un segnale di vicinanza importante e non retorico che testimonia che l’attenzione sui problemi di quelle terre non è mai scesa e continua ad essere al primo punto dell’agenda politica ed istituzionale”.
“Sono molto soddisfatto, come relatore della legge, del risultato raggiunto – ha commentato il deputato Piergiorgio Carrescia – Abbiamo rispettato l’impegno di approvare la legge entro metà dicembre e lo abbiamo fatto con una maggioranza molto più ampia che al Senato. La legge unifica tutti i provvedimenti di legge sul terremoto nell’Italia Centrale e consegna al Commissario straordinario, ai presidenti di Regione e ai sindaci adeguati strumenti e risorse per poter intervenire. È una risposta positiva anche alle sollecitazioni del presidente della Repubblica e all’obiettivo del presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, di assumere la ricostruzione come una grande priorità per il Paese. Con i numerosi ordini del giorno sono state anche poste le premesse per i successivi interventi normativi sia in questa fase sia per la gestione post-emergenziale nei settori del commercio, dell’artigianato, del turismo, dell’agricoltura e dei servizi ai cittadini in generale”. Gran parte del provvedimento, spiega Carrescia, nasce “Dall’ascolto dei sindaci, delle organizzazioni di impresa, quelle sindacali, degli ordini e delle professioni, del mondo dell’istruzione e delle realtà associative. Il loro coinvolgimento nelle scelte e nella gestione della ricostruzione è garanzia di trasparenza, partecipazione ed efficacia nelle risposte fin dalla fase emergenziale – continua Carrescia –. L’obiettivo primario che il provvedimento si pone è quello di ricostruire presto ma soprattutto bene; ricostruire edifici e infrastrutture, ma soprattutto non disperdere, anzi rafforzare, il tessuto sociale, economico e istituzionale delle comunità colpite”. L’onorevole Carrescia spiega poi nel dettaglio il decreto con le sue novità. “Per la prima volta si interviene con risarcimenti anche alle seconde case, e non solo per motivi tecnici, architettonici e urbanistici, ma perché quelle abitazioni sono una risorsa per quei territori, sono il legame che riporta tantissime persone originarie di quei luoghi a tornarvi nei fine settimana e in altre occasioni importanti: è il modo per mantenere l’integrità di relazioni umane e sociali che sono una risorsa di quelle comunità. È previsto poi il rafforzamento degli uffici comunali, con la possibilità di assumere personale tecnico e amministrativo per supportare le nuove esigenze nate dopo il sisma. Nel provvedimento sono presenti anche misure per la tutela dei lavoratori, con l’introduzione della cosiddetta «busta paga pesante». Altro elemento caratterizzante è la presenza di misure preventive – continua Carrescia –; l’obiettivo sicurezza entra finalmente in modo preponderante in un provvedimento legislativo affinché si pongano le basi, fin dall’emergenza, per interventi che valorizzino modelli e regole nuove, che non siano invasivi dei luoghi e che assicurino livelli di tutela per il valore primario che è la vita delle popolazioni. Un obiettivo questo che si connette con il progetto più ampio ed ambizioso di «Casa Italia», messo in atto con tempestività dal Governo Renzi, che dovrà coordinare la messa in sicurezza dell’intero Paese. Con l’approvazione di questa Legge si mette a disposizione del commissario straordinario, dei presidenti di Regione e dei sindaci, che rappresentano la più concreta e tenace espressione di comunità che non vogliono rinunciare al loro futuro, strumenti efficaci e corrispondenti alle aspettative, risorse adeguate per le esigenze delle popolazioni e per l’avvio della ricostruzione”.
Sono 46 i comuni, della nostra provincia, interessati dal provvedimento: Acquacanina, Bolognola, Castelsantangelo sul Nera, Cessapalombo, Fiastra, Fiordimonte, Gualdo, Penna San Giovanni, Pievebovigliana, Pieve Torina, San Ginesio, Sant’Angelo in Pontano, Sarnano, Ussita, Visso, Apiro, Belforte del Chienti, Caldarola, Camerino, Camporotondo, Castelraimondo, Cingoli, Colmurano, Corridonia, Esanatoglia, Fiuminata, Gagliole, Loro Piceno, Macerata, Matelica, Mogliano, Monte San Martino, Montecavallo, Muccia, Petriolo, Pioraco, Poggio San Vicino, Pollenza, Ripe San Ginesio, San Severino, Sefro, Serrapetrona, Serravalle, Tolentino, Treia, Urbisaglia.
In marrone i Comuni inseriti nel cratere dopo il 24 agosto, in rosso quelli aggiunti dopo le scosse di fine ottobre , in rosa il capoluogo e in giallo gli esclusi
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qui è continuo
Sono felice che almeno in un caso cosi grave sia stato fatto qualcosa in maniera rapida. Spero con tutti il cuore di vedere i fatti e non solo parole scritte. Detto questo vorrei mettere in risalto il buco che stiamo iniziando a creare a livello sanitario. Forse non tutti lo sanno, ma è stata fatta una legge abominevole, sono stati buttati nel cratere del terremoto anche comuni con danni minimi. Vengono dati farmaci senza pagare un centesimo anche a gente che non ha un problema al mondo. Capisco e condivido il fatto di privilegiare chi una casa e un lavoro non ce l’hanno più, ma passare dei farmacia a gente che non ha perso nulla solo per il fatto che abita in un comune colpito lo trovo assurdo. Chiunque legga e può fare qualcosa per cambiare questa situazione lo faccia. Perchè adesso siamo tutti contenti che non paghiamo farmaci e visite, ma da aprile in poi la nostra ASL avrà un buco di milioni di euro che non sapranno come colmare e poi non ci lamentiamo se all’ospedale non ci passano manco la carta ingienica. E sia chiaro quel buco lo pagheremo noi con l’aumento delle tasse. Allora chiedo se qualcuno ha contatti con chi di competenza faccia qualcosa. Limitiamo questi privilegi a chi ha un foglio di inagibilità non a tutti. Grazie.
Ma la boldrini ancora sta li?
speriamo
Con la speranza che questo decreto possa essere utili anche per l’adeguamento sismico degli edifici di case popolare ,dove c’è tantissima urgenza edifici vecchi 50 anni senza farci mai una manutenzione urgenzaaa con la sperAnza che chi possa leggere questo messaggio possa Pro vedere nei migliori dei modi a trasmettere a chi di dovere questo appello.
Quindi anche senza gli illuminati dei M5S qualcosa di buono si riesce a fare…
E’ il colmo che ci sia voluto il terremoto per far capire alla becera politica, che le seconde case sono una risorsa. Ma… staremo a vedere. Se l’hanno capito veramente, dovrebbero togliere l’IMU per due motivi. Il primo perché è incostituzionale, e se qualcuno non è d’accordo, gradirei mi dicesse in quale art. della costituzione Italiana sta scritto che la proprietà nuda e cruda deve essere tassata. Io: posso citare l’art, 42 che sancisce che la proprietà privata è riconosciuta e garantita dalla legge. Ma se ci si deve pagare il pizzo, perché l’IMU nel modo più assoluto non può essere una tassa, allora la legge non garantisce propri niente. IL secondo motivo è che: se i soldi delle rendite catastali o altri pizzi imposti all’infuori delle tasse sul reddito, rimanessero nelle tasche dei legittimi proprietari, invece di finanziare la corruzione e rimpiazzare le tasse dei potenti che non le pagano perché gli fanno le leggi apposta per non fargliele pagare; entrerebbero in circolazione, creerebbero nuovo lavoro. Già con il primo ciclo di spesa, lo Stato si riprenderebbe subito il 22% con l’IVA. E quando detti soldi avrebbero cambiato tasca cinque volvolte, lo Stato se li sarebbe ripresi tutti, Inoltre, per le seconde case, c’è anche il problema che la corrente elettrica costa di più. Questo forse sarà costituzionale, ma solo per gli inquilini di Montecitorio che hanno fatto la legge per le lobbY dell’energia elettrica.
ma scusate la domanda….con 505 milioni di euro…per tutte le zone colpite…che cosa ci facciamo l’aperitivo????
se solo per transennare un edificio servono circa 2000 euro…. veduta…