Pronto soccorso: la città ha parlato, ora la palla passa alla politica. L’urlo che ieri sera si è levato dal serpentone nelle vie del centro è chiaro: “No alla chiusura del primo intervento al Santa Lucia”. Molte le persone presenti (circa 1000 secondo gli organizzatori) tra cui la vice presidente della commissione Sanità in Regione Elena Leonardi, i sindaci di Cingoli Filippo Saltamartini (noto anche per le sue battaglie per l’ospedale della sua città) e di Potenza Picena Francesco Acquaroli. In corteo anche volti noti della politica locale come l’assessore Nino Taddei e alcuni consiglieri di minoranza (Ortolani, dei 5 stelle, Paoletti della lista civica Per una Recanati migliore, Sabrina bertini di “In Comune”), Antonio Baleani di Obiettivo Recanati.
Presenti anche alcuni rappresentanti di diversi comitati di altri Comuni che con Recanati condividono il triste destino di dire addio ai loro vecchi Punti di emergenza. A dimostrare per l’integrità del nosocomio cittadino anche il conte Vanni Leopardi. Una marcia silenziosa attraverso il centro fino a piazza Leopardi dove contro il sindaco Francesco Fiordomo si sono levate urla e fischi di protesta. Non sono servite le spiegazioni del primo cittadino che ieri sulla questione ha chiesto l’intervento del governatore Luca Ceriscioli (leggi l’articolo) e che sulla chiusura del pronto soccorso – come stabilita nella riforma sanitaria regionale – può ben poco, se non scendere in piazza al fianco dei suoi concittadini. Il portavoce del comitato pro ospedale Valentino Morotti ha letto la proposta di risoluzione che dovrebbe essere votata dal Consiglio convocato ad hoc sabato mattina. L’aspettativa di tutti è l’unanimità senza se e senza ma.
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Forche e forconi non ….forchette d’oro!!