di Gianluca Ginella
Caos per la pioggia, sette incidenti durante la mattinata: due auto ribaltate, una finita fuori strada, un’ambulanza squarciata da un camioncino e un volontario della Croce verde trasportato all’ospedale di Torrette, ad Ancona, in condizioni gravi (è fuori pericolo). Un bilancio da incubo quello di questa mattina sulle strade di Macerata, Corridonia e Monte San Giusto a causa della pioggia caduta che ha reso viscido l’asfalto: uscite di strada, tamponamenti, auto ribaltate. Il più grave tra questi incidenti è avvenuto alle 12,30 circa sulla provinciale 485 a San Claudio di Corridonia, dove un 29enne alla guida di un furgoncino, a causa dell’asfalto viscido, ha perso il controllo del mezzo che si è schiantato contro un’ambulanza della Croce Verde di Monte San Giusto. A bordo del mezzo di soccorso c’erano l’autista e il capo equipaggio, non c’erano pazienti. Il furgoncino si è schiantato sulla parte anteriore della fiancata lato conducente del mezzo di soccorso.
L’auto fuori strada a Villa Potenza
I due veicoli sono rimasti fermi in mezzo alla carreggiata. Traffico in tilt. Sul posto gli operatori del 118 che hanno soccorso l’equipaggio e il conducente del furgoncino. Gravi le condizioni dell’autista, un giovane di Monte San Giusto, L. R., 36 anni. Il giovane è stato portato in eliambulanza all’ospedale di Torrette, ad Ancona. Non è in pericolo di vita. Ferito, ma in modo non grave, il capo equipaggio che è stato trasportato all’ospedale di Macerata. Ha riportato lesioni anche il conducente del furgoncino, portato, in condizioni non gravi, in pronto soccorso. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Macerata e i carabinieri della Compagnia di Macerata per svolgere i rilievi dell’incidente. Il più grave avvenuto questa mattina. Non l’unico però. Alle 8,10 in contrada Pieve, a Macerata, il conducente di un’auto stava svoltando, all’altezza del distributore Ip per andare a casa quando un’altra vettura, ha effettuato un sorpasso: collisione laterale per i due veicoli, nulla di grave per i conducenti. Sul posto la polizia municipale di Macerata che alle 10,15 è intervenuta sulla strada che va a Villa Potenza dove una donna di 59 anni, di Treia, a causa dell’asfalto viscido ha perso il controllo della sua auto, una Ford Fiesta vecchio modello, mentre scendeva in direzione della frazione di Macerata e la vettura ha fatto un testacoda per poi finire fuori strada. Nulla di grave per la conducente. Sempre nel corso della mattinata, questa volta a Monte San Giusto, un’auto si è ribaltata. Nessun ferito. Sul posto è intervenuta la polizia stradale di Macerata. Intorno alle 12 si sono verificati un paio di tamponamenti senza feriti. Uno di questi davanti al cimitero di Macerata con il traffico che è andato in tilt. Sul posto la polizia municipale. Il secondo tamponamento è avvenuto nella zona industriale di Corridonia. Anche in questo caso senza feriti. Alle 12,30 il settimo incidente: un’auto si è ribaltata in contrada Valteia di Macerata. Un maceratese di 64 anni, al volante di una Fiat Punto su cui viaggiava anche la figlia di 35 anni, per evitare l’impatto con un’altra vettura, ha sterzato verso l’esterno della carreggiata e la Fiat Punto, nel frenare, si è ribaltata. E’ successo a pochi metri dalla strada Carrareccia. Il 64enne e la figlia stavano scendendo da Macerata. Sul posto vigili del fuoco, 118 e polizia municipale di Macerata. Nulla di grave per padre e figlia.
Il consiglio della polizia municipale è di moderare la velocità con la pioggia, perché l’asfalto, specie quando non piove da tempo, può rilasciare oli e sostanze che rendono certi tratti particolarmente viscidi.
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Ma andare piano, no???
Non ci voleva la polizia municipale per capire che quando piove bisogna andare più piano….
Spesso anche colpa di pneumatici in condizioni imbarazzanti
la curva che porta a villapotenza si sa che fa schifo come asfalto ma nessuno fa niente…poi vai in comune e uno ha detto:passa x la lunga se nn ti sta bene…poi ci scappa il morto e rifacciamo asfalto bravi
Ecco perché non bisogna risparmiare comprando gomme scadenti
Bisogna rispettare le regoleeeeee tutteeee !!!
Forse l’asfalto era solo bagnato!
Piano,bisogna guidare piano e rispettare il massimo di velocitá.La vita è preziosa.
Andate piano guidate con prudenza
L’asfalto che rilascia oli e sostanze pure tanto normale non è… Con cosa lo fanno quest’asfalto per risparmiare??!
Quando comincia a piovere bisogna cambiare il modo di guidare
Sai quante auto ho visto con pneumatici alla frutta ??? TANTISSIMI ….ma se ne strafregano ……. il guaio e che poi alla prima curva sbandano e ti vengono addosso mentre tu magari vai piano ……. CAMBIETE LE GOMME E JETE PIANO che x risparmiare 300€ ammazzate le persone
C è da dire che quando piove la gente va in palla si vedono cose assurde….statevi a casa se avete paura fate solo danni
Ringraziando Dio i ragazzi a bordo dell ambulanza stanno bene…..
e per fortuna che è stata leggera
Pur di colpire l’Amministrazione ci si inventa che l’asfalto lascia olio!!! Non saranno mica le macchine malfunzionanti?
Andare piano si ma nn troppo perché se vai troppo piano qualcuno sorpassa ed ecco che succede
Mi sembra alquanto improbabile che la polizia municipale colpisca l’amministrazione a cui più o meno sottosta.
TESTA O CROCE
Uno dei comuni più cementificatori d’Italia è sicuramente quello di Corrridonia, che dal dopoguerra ad oggi ha ritenuto legittimo e corretto tirar su “fabbrichette e palazze”, perchè così è che si guadagna. Tutto, nel bene e nel male è subordinato a questo “concetto” e questo piccolo comune della Provincia ha fatto Scuola di vita tra i suoi cittadini. Oggi però, che questo poco ortodosso modo di fare è stato fermato dalla crisi economica, s’imporebbe una riflessione e un’attenta gestione del territorio, se non altro per cautelare la salvaguardia e la salute dei cittadini e il decoro del paese.
…..“E invece no”, come direbbe la buon’anima del grande Pino Daniele, che a furia di vedere e di vivere il disastro della sua Napoli, se ne andò a vivere in Toscana.
Qui nel nostro micromondo nonostante l’attività edilizia oggi per fortuna ferma, tutto è in degrado, non curato, problematico, pericoloso.
E’ un problema mantenere i miseri giardinetti di lottizzazione! L’erba va falciata con cadenza insostenibile per le misere casse comunali; le lottizzazioni testimoni delle grandi abbuffate degli anni scorsi, abbandonate con pezzi di gru e monticchi di terra e detriti che emergono dalle erbacce incolte che superano i due metri di altezza. Strade di lottizzazione appena aperte dopo anni di abbandono, invase dalle erbacce e i marciapiedi asfaltati sono già distaccati dai loro bordi prefabbricati. La natura è rigogliosa anche sulle loro fessure, nessuno le estirpa.
Si è vero: i comuni non possono più sostenere queste spese perchè non hanno più soldi e lo Stato, “lazzarone”, anch’esso in crisi a causa dell’invasione dei topi che erodono le sue casse, non trasferisce le risorse tanto attese.
Poi oltre l’incuria c’è un’altra piaga che colpisce. Quella del lasciar fare e dell’incapacità di governo e del sapere agire con tempestività. Esempio è Via Grazie, riasfaltata quest’ estate e in attesa di essere “imbiancata” dalle utilissime strisce. E’ noto a tutti come questa strada comunale sia priva di marciapiede e senza fascia di rispetto per i malcapitati pedoni (sempre più numerosi) che si avventurano su di essa. Prima o poi accadrà l’inevitabile. Sono purtroppo molti i poveracci che sono costretti a percorrerla a piedi per poter raggiungere quella parte di città creatasi a valle del centro urbano che è attiva e piena di centri commerciali. Non ci sono collegamenti urbani con essa, a meno dei rarissimi pulman di linea che collegano i piccoli centri attorno Corridonia a Macerata.
Il pericolo poi aumenta per tutti coloro, compresi gli automobilisti, che la percorrono. Come è noto su di essa incombe il pericolo di frana del costone a monte, che si ripresenta puntuale tutti gli anni. Un’enorme quercia, penzola dalla cima del costone e minaccia prima o poi di venir giù sulla testa dei passanti. Almeno due volte l’anno sono in azione le ruspe e i camion che ripuliscono la strada dopo le piogge.
Vi sembra un paese normale questo? Il Comune ogni anno spende soldi per ripulire la sede stradale dal fango e dai detriti, quando potrebbe invece impiegarli per costruire quelle opere di sostegno e contenimento della collina, da decenni necessarie e indifferibili?
Perchè? Perchè si rilasciano permessi di costruire senza il minimo rispetto delle norme e del semplice buon senso. Ne è esempio l’accesso stradale realizzato in piena curva su via Grazie dalla casa che stanno costruendo sul ciglio sinistro (andando a Macerata) di fronte il parcheggio del ristorante “beati Paoli” ex “gialù”. I rarissimi mezzi di cantiere che escono sulla strada hanno già causato un incidente lo scorso anno e solo fortuitamente non ne hanno causato altri. E’ possibile che Dirigenti, Ingegneri, e teste quadre di vario genere e responsabilità, compresi gli organismi di controllo delle attività edilizie, non si siano chiesti che tale accesso non andava permesso e che avrebbero invece potuto obbligare senza differente costo il richiedente, ad uscire su Via Giovanni XXIII che è senza sbocco e confinante con la proprietà in oggetto?
Troppo difficile prevedere, scrivere, pensare, suggerire se non ci scappa l’esempio. Il morto appunto!
E’ troppo difficile prevedere poi un piccolo piano di esproprio per la salvaguardia dei pedoni che percorrono via Grazie e realizzare finalmente su di essa un cencio di marciapiede anche imbrecciato?
Impossibile fino a che i proprietari dei terreni limitrofi non chiederanno di costruire le loro “palazze”. Allora si che si potrà realizzare le urbanizzazioni, compreso il fatidico marciapiede.
Noi cittadini quindi, possiamo solo sperare che riprenda l’economia e che finalmente si continui allegramente a cementificare. L’esproprio per pubblica utilità anche di una striscia di soli 100 centimetri non esiste qui. Chi glielo dice all’amico, al parente, all’elettore che dobbiamo sottrargli un piccolo frustolo del suo terreno?
Accontentiamoci quindi del testa o croce se camminiamo di li. Viva l’Italia che non va!
Guido Strinati architetto.
Mah. I predicozzi…. Ha sempre piovuto. E non è che ogni volta ci sono stati tutti questi incidenti!!!! Sarà qualche new entry di robaccia che casca dal cielo!!
Mi sa che Corridonia a troppi ha fatto scuola. Pollicione verde per l’architetto Guido Strinati.