di Marina Verdenelli
Il terremoto sveglia Macerata nel cuore della notte. Gente in strada, tubature dell’acqua che saltano, crepe ai muri di diversi palazzi, un comignolo sul tetto della Prefettura è crollato in via Don Minzoni, vigili del fuoco alla casa di riposo a Villa Cozza, annullato il mercato settimane nel centro storico. Dopo le scosse un primo bilancio per il capoluogo. Bollente il centralino dei pompieri impegnati nei controlli per le verifiche sulla staticità di alcuni palazzi e nella galleria di Fontescodella. Transennata la chiesa di San Giovanni, in piazza Vittorio Veneto e la chiesa di Santa Maria della Porta.
In via Roma un intero palazzo, al civico 111, è stato interessato da lunghe crepe anche ai muri portanti. «Stavamo dormendo – racconta Alex Magrini, inquilino del primo piano – quando è iniziato a tremare tutto. Ci cadevano pezzetti di muro in faccia. Terribile». Nell’immobile sono arrivati i vigili del fuoco. Le crepe hanno interessato tutti gli appartamenti. Un’anziana, al secondo piano, ha lasciato l’abitazione perché le scosse hanno lesionato il muro sopra la porta impedendone la chiusura. «La paura è stata tanta – dice Giovanni Flamini, dello stesso palazzo – io ho anche due bambine, piangevano disperate. Subito dopo siamo usciti in strada». Avvisato l’amministratore di condominio verrà incaricato un ingegnere per i controlli strutturali. I vigili del fuoco non hanno dato ordine di evacuare la palazzina.
Verifiche sulla staticità della struttura sono state fatte, sempre dai pompieri, alla casa di riposo a Villa Cozza dove attorno alle 4,30 sono arrivati anche alcuni dei familiari dei 120 anziani ospiti, preoccupati per i propri cari. I vigili del fuoco hanno controllato piano per piano che non ci fossero pericoli. Dal palazzo della Prefettura, in via Don Minzoni, un comignolo si è staccato precipitando di sotto. Non si registrano feriti ma il crollo ha richiesto l’intervento dei vigili del fuoco per mettere in sicurezza la zona. Sempre per motivi di sicurezza il Comune ha annullato il mercato settimanale che il mercoledì popola le vie del centro storico. Oggi nessuna bancarella. Il terremoto ha reso necessario la verifica di stabilità dei cornicioni dei palazzi. A Collevario è saltata una tubatura dell’acqua per le forti scosse registrate. L’acqua ha allagato un tratto di strada. Per il guasto sono stati chiamati i tecnico dell’Apm che con l’ausilio di un mezzo scavatore hanno trovato la rottura procedendo alla riparazione. Tanta la gente in strada subito dopo la prima scossa, con sedie e coperte per passare la notte. Qualcuno ha dormito in camper.
Piazza Mazzini, piazza Libertà, al parcheggio dello stadio Helvia Recina, a Collevario, davanti allo Sferisterio, la stazione, via dei Velini e corso Cavour si sono popolate come se fossero le 20. Passeggini, bambini in braccio, qualcuno ha portato via di casa anche il cane usando l’auto come riparo di emergenza per la notte. «Non siamo abituate al terremoto – racconta un gruppo di donne rumene, chiuse in auto, davanti allo Sferisterio – ci siamo spaventate, non capivamo bene cosa stava accadendo». Attivata sin da subito la Soi, la sala operativa integrata, al comando dei vigili del fuoco dove si sono riuniti la Protezione civile, presente anche l’assessore Alferio Canesin, e tutti i soggetti impegnati nell’emergenza per fare un punto della situazione. La prossima riunione si terrà alle 12.
(Servizio aggiornato alle 8,30)
Chiesa di S.Giovanni
La stazione di Macerata
Gente in strada davanti allo Sferisterio
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
se ci fossero i finanziamenti dallo stato per il rinforzo e la messa in sicurezza antisismica delle case, palazzi storici costruite prima del 1984 di sicuro sarebbe il regalo più bello che possa ricevere ogni cittadino
Dov’è la signora Boldrini adesso? Questi sono i tuoi connazionali e non i soli immigrati, non ci va a fare vista alle famiglie? Queste persone hanno bisogno di aiuto e non quelli che vanno a spasso tutto il giorno.