di Andrea Busiello
(foto di Lucrezia Benfatto)
“Il contratto tra il Comune e la Maceratese potrebbe sciogliersi per inadempienze da parte della società“. A mandare un messaggio chiaro sulla querelle Helvia Recina è il sindaco Romano Carancini. “Gli articoli 8 e 10 della convenzione stipulata lo scorso anno parlano di fidejussioni bancarie e assicurative che la Maceratese doveva garantire al Comune. Vista l’assenza di entrambe, valuteremo il recesso dell’accordo. Magari sarà un avvocato terzo a gestire il tutto”. Il primo cittadino di Macerata è un fiume in piena nel corso della conferenza stampa organizzata in Comune per rispondere alla Maceratese sulla questione Helvia Recina e sul mancato utilizzo dell’impianto per la prima sfida ufficiale della stagione (leggi l’articolo):
“La Maceratese dice di aver utilizzato l’impianto per il 35% dell’accordo – sottolinea Carancini – Ci può stare come contestazione ma allora mi chiedo: perché non abbiamo ricevuto nemmeno un centesimo? Non sarebbe stato corretto pagare quello che si riteneva opportuno e il resto valutarlo con il buon senso?”. Il sindaco aggiunge alcuni particolari alla vicenda: “Il 28 luglio gli avvocati Nascimbeni hanno inviato una mail al dirigente tecnico Puliti per chiedere di far calare il silenzio mediatico sulla vicenda dello stadio fino a un comunicato congiunto da inviare dopo l’incontro del 2 agosto. Senza entrare nel merito della mail precisiamo che l’amministrazione non incontrerà gli avvocati della Maceratese ma sarà l’organo tecnico del Comune ad incontrarli e poi lo stesso organo, a conoscenza di tutte le dinamiche, ci informerà su come proseguire se ci sono ancora i requisiti per rendere valida la convenzione“.
Carancini ci tiene a sottolineare anche altri aspetti della vicenda Helvia Recina: “Credo che qualcuno si sia scordato di ringraziare 44mila cittadini che con denaro pubblico hanno permesso una spesa di 800mila euro all’impianto lo scorso anno. Inoltre il Comune spende ogni anno 25mila euro per la manutenzione e 3mila euro a partita per tutta una serie di situazioni. Oltre al fatto che per i lavori che si stanno facendo adesso abbiamo speso altri 15mila euro. Le dichiarazioni degli avvocati Nascimbeni sono sconcertanti – aggiunge il sindaco – Ricordo ancora che il 30 giugno 2015, quando il campo era sotto la gestione della Maceratese, la società ci lasciò un terreno di gioco con l’erba alta un metro”. Il concetto del primo cittadino è abbastanza chiaro: “Sono state lanciate delle parole ingrate verso l’amministrazione. La Maceratese è inadempiente verso noi da diverso tempo (il costo della convenzione è di 50 mila euro annui) e il 27 gennaio mandammo una mail con richiesta di spiegazioni ma nessuno ci rispose. Ad oggi posso dire che la nostra colpa è stata quella di non essere stati intransigenti. Se la presidente Tardella mi vuole incontrare io sono disponibile”.
Mettendo da parte la querelle Maceratese-Comune oggi alle 18 l’esordio dei biancorossi in Tim Cup a Campodarsego. Poi da lunedì la formazione allenata da mister Giunti tornerà a Macerata dove presumibilmente dovrebbe allenarsi nell’impianto di Collevario fino a Ferragosto in attesa che gli animi tra società e amministrazione possano tornare sereni. Martedì 2 agosto alle 12 è previsto l’incontro tra il dirigente del Comune Puliti e gli avvocati Nascimbeni per capire come trovare un punto d’incontro tra le parti o se l’amministrazione sarà costretta a nominare un legale per lavorare alla risoluzione del contratto con la Maceratese.
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Matteo, se la Maceratese, come dice il sindaco, non ha pagato nulla e non ha portato le fideiussioni necessarie, non credo che ci sia molto da dire. Io sono d’accordo con te che la Maceratese è patrimonio della città, ma non per questo è autorizzata a non rispettare le regole e, poi, addirittura, ad alzare la voce. Se il terreno e le strutture non vanno bene, presenti le fidejussioni, paghi quel 30-35% e a quel punto, semmai, fai la voce grossa.
Bravo CARANCINI vedrai pure la maceratese giocare in svizzera,come hai fatto con la LUBE campione
Moreno non è mia intenzione difendere nessuno. La maceratese, comunque, ha parlato per mezzo non di due avvocatucci neopromossi al concorso di stato, bensì da avvocati di un certo spessore. Detto questo, credo sia facile scoprire chi ha ragione, basterà presentare una semplice movimentazione bancaria. Ma non è questo il punto. Secondo me la maceratese è usata per colpire l’avversario, per motivi che poco hanno a che fare con il calcio. La pres da fastidio in comune? Può essere. La maceratese non ha pagato. Idem. Ma la percezione che in questa città tutto deve rimanere “piccolo e quindi non fastidioso” è oggettiva
Eliminazione Lube: fatto
Eliminazione Ospedale: siamo a buon punto
Eliminazione Maceratese: quasi fatto
Polo Natatorio: ahahahhh
Operazione distruzione Macerata quasi completata
Mi sembra che la posizione dell’Amministrazione sia non solo corretta, ma di buon senso e conciliante….qualcuno potrebbe dire “fin troppo”, ma senza lasciarsi trascinare dalle emozioni è cosi che va affrontata la cosa !!…il problema è che analogo buon senso dovrebbe essere usato anche dall’interlocutore
La Maceratese inadempiente?!?!Non ci posso credere!
Non vedo lo stesso furore agonistico nella querelle delle piscine….
S.S.MACERATESE 1922 VANTO DI QUESTA CITTÀ…
Vedete de stacce con la testa……noi non siamo la lube.
o per l’indegna tenuta del palas da parte della lube …si corre solo per il parksi???? carancini inizia a dormire preoccupato,,,,
A leggere l’articolo sembrerebbe che la responsabilità della enorme spesa che il Comune ha dovuto affrontare sia della Maceratese e non di coloro che hanno interpetrato in maniera cervellotica le regole già pesanti della Lega Pro portando a misure assolutamente sproporzionate rispetto alla bisogna e che non si riscontrano in nessun altro Stadio della categoria. Intanto continua la querelle tra il Comune e la Società sportiva a colpi di cavilli, invece di riunirsi attorno ad un tavolo e risolvere una buona volta la questione, arrivando il Sig. Sindaco a minacciare addirittura la rescissione della Convenzione e quindi la cacciata della Maceratese (patrimonio della città) dal suo stadio.
La mossa successiva potrebbe essere il cambiamento di destinazione dell’Helvia Recina.
Tutto questo naturalmente sulla pelle dei tifosi (le vere vittime di questa storia incresciosa e sconcertante) e dei cittadini in generale, i quali si ricorderanno, a tempo debito e nelle sedi opportune, del trattamento ricevuto.
A questo punto sorge spontanea una domanda: Che non sia stata tutta colpa della Lube?
Un po di buon senso da ambo le parti penso che sia la soluzione migliore sia per una Macerata che sta perdendo pezzi, sia per la Rata in evidenti difficoltà. Condivido il “vedete de stacce co la testa”
CHE PENA !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Solo a Macerata possono succedere queste situazioni !