Chiusura del cementificio Sacci,
presidio in Regione

CASTELRAIMONDO - I sindacati Cgil, Cisl e Uil martedì 19 luglio hanno organizzato un presidio per salvare i posti di lavoro di 71 dipendenti messi in mobilità

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Il cementificio Sacci

Il cementificio Sacci

 

Mobilitazione in Regione contro il licenziamento dei dipendenti del cementificio Sacci. Martedì 19 luglio i sindacati Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil hanno indetto  alle 11 a palazzo Leopardi della Regione, un presidio dei lavoratori del cementificio Sacci di Castelraimondo. Tutto nasce dalla cessione, qualche giorno fa, del cementificio Sacci alla nuova società Cem 15 – controllata dalla Cementir del gruppo Caltagirone – che ha comportato la procedura di messa in mobilità ed il licenziamento di tutti i 71 lavoratori. «E’ una corsa contro il tempo per evitare la definitiva chiusura dello stabilimento di Castelraimondo. – sostengono Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil – Il 19 luglio incontreremo anche l’assessore Bravi per evitare la perdita di ulteriori posti di lavoro in una zona già provata dalla crisi del settore delle costruzioni». I sindacati hanno richiesto anche l’attivazione di un tavolo nazionale al Ministero dello Sviluppo Economico.



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