Tre arresti, varie denunce per spaccio. Ma in provincia c’è troppa droga e il procuratore Giovanni Giorgio chiederà di aumentare il personale delle forze dell’ordine. Tra ieri e oggi i carabinieri hanno concluso due nuove operazioni contro lo spaccio di droga che hanno portato all’arresto di 2 marocchini, a Civitanova, trovati con 40 chili di droga seppelliti nel giardino di una villetta (leggi l’articolo), e di un 23enne, sempre di Civitanova (leggi l’articolo). Anche nelle scorse settimane erano state diverse le operazioni contro lo spaccio di droga che avevano portato ad arresti, in particolare a Porto Recanati (ad agire era stata la squadra mobile). Il procuratore in seguito ai nuovi arresti ha detto: «Esprimo apprezzamento per l’esito brillante dell’attività investigativa svolta dai carabinieri di Fermo e Macerata che però attesta ulteriormente l’enorme consistenza di stupefacenti nel circondario. Una consistenza che necessita di un rafforzamento del numero degli organi investigativi sul territorio, che chiederò nelle competenti sedi istituzionali».
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Nell’esprimere grande apprezzamento per lo zelo delle forze dell’Ordine e per la richiesta del Procuratore Giorgio, penso che – al di là degli sforzi abnegati delle istituzioni – serva una grande mobilitazione culturale e popolare per contrastare l’orrenda diffusione delle droghe, specialmente tra i giovanissimi. Ricordando che i popoli, quando trovano in sé la comprensione della propria forza, sono capaci di rovesciare anche il più cruento dei regimi dittatoriali. Quello della diffusione delle droghe è un regime subdolo e odioso, una dittatura violentissima, che mina la società nelle sue forze più nuove. Dovremmo (ma preferisco dire dobbiamo) a tutti i costi unire le forze, sensibilizzarci tutti e attaccare il nemico.
“l’orrenda diffusione” è della mafia.nemico da attaccare, sulla droga certamente, ma non solo. penso alla prostituzione, alle probabili estorsioni dopo capannoni e auto andate a fuoco, alla presenza di “clan” sul territorio citati in rarissimi quanto coraggiosissimi articoli di giornali locali. perché la parola mafia non si sente mai pronunciare da chi di dovere? la droga chi la fa circolare solo i marocchini?
La situazione sta sfuggendo completamente di mano, dopo decenni di sottovalutazione del problema, e l’appello del Procuratore Giorgio ne è l’ennesima conferma.
Intanto, sul fronte della prevenzione, registriamo l’affondamento, da parte dell’attuale Prefetto di Macerata, del Comitato “Uniti contro la droga”, di cui faceva parte anche la Procura di Macerata, messo faticosamente in piedi negli scorsi anni per coordinare in qualche modo l’attività di prevenzione e di informazione sulla droga nelle scuole e nelle città della provincia. Il Comitato, da oltre un anno, non è stato nemmeno più convocato, a dimostrazione dell’ipocrisia delle istituzioni nei confronti del problema droga e del mondo giovanile.
Le famiglie debbono conoscere il più attentamente possibile le frequentazioni dei loro ragazzi. Tra l’altro è un loro obbligo di legge.
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Occorre predisporre un lungo e costoso piano di rimpatrio degli stranieri che non possono dimostrare di avere un lavoro e che quindi vivono nell’illegalità (spaccio ed altro).
Il ruolo della famiglia per prevenire questo fenomeno è/deve essere centrale..ogni genitore ha il dovere di vigilare sui propri figli