di Gianluca Ginella
Quaranta chili di droga sequestrati in una villetta di Civitanova: in manette due marocchini (Adil Moutassir e Tarik Errazzaki, entrambi 35enni) che nella città costiera avevano impiantato una sorta di polo logistico per lo spaccio di stupefacenti. Nel giardino di casa, sepolti sotto tre metri di terra, i carabinieri della Compagnia di Fermo, con l’aiuto del cane antidroga dei cinofili della Finanza, hanno trovato i 40 chili di hashish. L’indagine si è dipanata tra le Marche e l’Abruzzo, ed è stata condotta oltre che dai militari fermani dai carabinieri della Compagnia di Avezzano. Tutto è nato da un’auto sospetta che faceva la spola tra Nord Italia, Bologna, la costiera romagnola, quella marchigiana e Avezzano. A insospettire i carabinieri il fatto che i due marocchini avessero un elevato tenore di vita e fossero proprietari di case e della villetta pur senza avere una occupazione. Accertati i movimenti dei due marocchini, i carabinieri ieri hanno deciso di intervenire. L’auto su cui viaggiavano è stata perquisita. Nascosto dietro il cruscotto è stato trovato un chilo di cocaina purissima. La perquisizione è proseguita all’interno della villetta di Civitanova dove vivevano i due magrebini. I militari hanno rinvenuto 7mila euro in contanti, cellulari, materiale per il confezionamento. I due marocchini, ormai scoperti, hanno consegnato due panetti da un etto ciascuno di hashish. Ma i carabinieri, insospettiti dal nervosismo dei due marocchini, hanno deciso di continuare la perquisizione anche nel giardino dell’abitazione. Lo hanno fatto con l’aiuto del cane antidroga della guardia di finanza. Il cane ha fiutato qualcosa in un punto del giardino. Lì i militari hanno scavato. Sotto tre metri di terra hanno rinvenuto il grosso quantitativo di hashish. I due marocchini sono stati arrestati e si trovano in carcere a Camerino. In base a quanto accertato, i due marocchini, probabilmente in collaborazione con altri persone, usavano la villetta come deposito della droga che veniva acquistata all’estero. Poi da lì la smistavano in giro tra il Nord Italia, l’Emilia Romagna, le Marche e l’Abruzzo.
(Servizio aggiornato alle 12,50)
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