«La maggioranza insieme al consigliere Morresi ha bocciato in consiglio l’emendamento 5 Stelle per ridurre le tasse tagliando le spese per giochi e cotillons». Il movimento 5 stelle interviene a diversi giorni di distanza dall’approvazione del bilancio di previsione per denunciare il rigetto dell’emendamento presentato e che proponeva di diminuire l’aliquota Irpef. «E’ vero che tecnicamente l’emendamento ha ricevuto parere negativo – scrivono i grillini – ma solo perché presentato in ritardo rispetto ai termini di legge. Rimane chiara la mancanza di volontà politica di ridurre le tasse da parte di questa amministrazione: gli stessi revisori dei conti nella loro relazione scrivono che la previsione di entrata degli esercizi futuri (2017 e 2018) è garantita da aumenti di tasse. L’assessore Silenzi parla poi di equità fiscale per giustificare l’aumento della Tari ai B&B, mentre a Palas e fiera taglia drasticamente le tariffe. La tassa sui rifiuti è diminuita solo per la minor spesa per i microchip, eliminati dai sacchetti blu e dalla riduzione del giallo ad uno solo ad un solo prelievo settimanale. Vogliamo infine ricordare al super assessore che questo bilancio, redatto seguendo le nuove disposizioni di legge, diventa più politico che tecnico ed il nostro unico emendamento era fortemente politico. Tagliare le tasse a scapito di giochi e cotillons. Il M5S di Civitanova è per tagliare le tasse, questa amministrazione si è occupata finora di aumentarle sempre».
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A proposito dell’emendamento al bilancio di previsione 2016, a cui fanno riferimento gli esponenti del M5S, domenica 19 giugno sul quotidiano on-line filo (ma molto filo) amministrazione comunale “Civitanova Live”, in una nota a firma “Robespierre” (un giacobino moderno?) si legge: “(I grillini) nonostante quattro anni di esperienza incappano in topiche istituzionali. Hanno presentato un solo emendamento al bilancio preventivo 2016 fuori tempo massimo. Chiedevano di fatto l’azzeramento dello stanziamento annuo destinato alla cultura. Per coerenza si immagina che nel programma elettorale 2017 proporranno la cancellazione della stagione teatrale, del festival internazionale di danza, dei festival Futura e Rive, di Vita Vita e dei contributi a biblioteca e pinacoteca. Niente teatri e incontri. Tutti sul web…”. Lo stile inconfondibile, per chi frequenta la politica civitanovese, e i reiterati riferimenti a bilancio e cultura, dichiarano chi si cela dietro lo pseudonimo “Robespierre” (i vecchi vizi sul web non si cancellano!). Emerge, però, un’abissale differenza tra quanto sostenuto dai consiglieri del M5S in conferenza stampa: “tagliare le spese per giochi e cotillons” e quanto riportato dal fantomatico (mica tanto) “Robespierre” nella sua nota domenicale. Quest’ultimo, infatti, scrive che l’emendamento dei grillini chiedeva: “l’azzeramento dello stanziamento annuo destinato alla cultura”. Ora spetta alle due parti: agli esponenti del M5S e al misterioso “Robespierre” (con il suo vero nome, su CM i nickname sono aboliti) la spiegazione delle tesi nettamente contrapposte. Così i lettori di CM sapranno finalmente da quale parte risiede la verità e in quale, viceversa, alberga la strumentalizzazione politica.
Leggendo gli ultimi articoli di CM, ho come l’impressione che il germe della pazzia aleggi dalle parti di Palazzo Sforza. Si caccia Centioni, si caccia P.P. Rossi e si richiama Livio De Vivo per dare compattezza alla maggioranza che come letto in un commento si sbranano e poi votano compatti un bilancio che sono sicuro qualcuno neanche avrà capito e qualcuno pur ritenendolo del tutto sbagliato. Non dimentichiamoci chi è che fa i Bilanci e che pare che adesso si faccia chiamare Robespierre, con la differenza che quest’ultimo suscitava ” terrore “, lui ben altri sentimenti e che sono soliti rasentare.. Interessante l’articolo dell”etologa Signora Cecchetti che ci dà una interessantissima lezione sul ratto e sula proprietà che hanno di riconoscere se il topo è morto per un’esca avvelenata senza ricorrere al patologo per l’autopsia. L’ho sempre detto che il topo è un animale di straordinarie intuizioni, vedi il topo d’albergo, il topo di biblioteca e la differenza comportamentale tra il topo di campagna e quello di città. Un discorso a parte meriterebbe la pantegana di fogna che ormai possiamo trovare dappertutto specialmente dove sei sicuro di trovarla. Si distingue dal simpatico ratto, perché viscida, subdola e dall’aspetto antipatico. Torno per un attimo al bilancio, che poverino non avrebbe fatto nulla di male se non fosse stato redatto da Robespierre e che ogni giorno, viene giustamente: calpestato, girato come un calzino,accusato di dire enormi bugie insomma ” sputtanato al massimo “. Eppure bisognerebbe aver un po’ d’amore per le proprie creature e non, dopo averle fecondate, seguite durante la gestazione e assistite con trepidazione alla nascita per poi buttarle allo sbaraglio e al pubblico ludibrio. Tre commercialisti, forestieri alle farmacie,non so a quale prezzo ( metaforico non pecuniario ), invece di un uomo solo al comando e non sto parlando di Coppi. Mi chiedo, Centioni faceva il lavoro di tre persone o sono necessarie almeno tre persone per mettere a posto i danni fatti da Centioni? Va beh Centioni, se ritengono che hai sbagliato oggi fanno pagare te. Quando riterranno che sia il sindaco ad aver sbagliato, pagherà lui e chissà quale sarà la mano che reggerà lo stiletto, sempre metaforicamente parlando. Buona Domenica Signor Sindaco. Ahh, oggi è Martedi, allora Buon Martedì!!
Per completezza di informazione i criteri di bilancio dal 2016 sono modificati. Ai consiglieri non viene più fornita la documentazione di spesa per capitoli come in passato, ma solo per aggregati. Le voci di spesa si riducono quindi a 9 missioni totali. I capitoli specifici di cui si compone una singola missione sono di pertinenza QUASI ESCLUSIVA della giunta o dei singoli dirigenti. Precisato questo, l’emendamento proponeva di abbattere l’aliquota comunale IRPEF dello 0,2 per mille, per complessivi 738.0000 euro e contestualmente di ridurre la Missione 05 denominata “Tutela e valorizzazione dei bene e delle attività culturali” su una spesa prevista di 2.035.000 euro ( ancora ampiamente disponibile secondo i documenti forniti) in aumento di 310.000 euro rispetto al bilancio consuntivo 2015.