«Se si parla di utili, cosa di utile ha fatto il consigliere Rossi in questi anni?» Il presidente delle Farmacie Carlo Centioni risponde con un calembour al consigliere Pier Paolo Rossi che lo aveva accusato di non essere diverso nella gestione al centrodestra, rincalzando la dose paragonando le cifre degli utili della governance Centioni con quella della gestione di Ottavio Brini. «Il famoso utile di 48mila euro è stato ottenuto da Brini grazie ad un rimborso Irap concesso dallo Stato una tantum non solo a Farmacie Comunali spa, ma ad ogni azienda italiana, in osservanza al dettato del decreto Salva Italia – commenta Centioni – ammontante a ben 59.485 euro. Senza tale somma il dato finale netto di bilancio sarebbe stato di poco più di 18mila euro. Circa l’obiezione sollevata sul premio di produzione occorre precisare che proprio perché trattasi di “premio” non è obbligatoria l’erogazione in tempi di vacche magre, inoltre il consiglio di amministrazione da me presieduto ha ritenuto opportuno uno stop nel 2013, e poi ha erogato un buono carburante ad ogni dipendente del valore di 258 euro». Dopo la precisazione sui numeri Centioni passa all’attacco dell’ex collega di lista (Rossi aveva richiesto di uscire da Uniti per cambiare dopo gli screzi e le differenti prospettive politiche). «A proposito di “utili” occorre porsi una domanda – continua Centioni – ma il consigliere Rossi che tanto se ne preoccupa, quali ha conseguito nel corso del suo mandato? Ha fatto, proposto, realizzato qualcosa di “utile” in tutti i sensi per la nostra città? L’utile previsto di 100mila euro circa era una proiezione di dati che lasciavano presupporre tale risultato che sarebbe stato abbondantemente raggiunto se solo, ad esempio, il complessivo incasso della farmacia Comunale n.2 avesse rispettato le medie dell’anno precedente senza perdere la bellezza di oltre 180mila euro di incassi. A tale proposito, è stata avviata una ricognizione amministrativa per l’esame approfondito delle ragioni dell’abnorme dato negativo. Circa la sequela di cifre sciorinate da Rossi relativamente alla scontistica, la farmacia 6 ha incrementato gli sconti perché il raffronto è fra 12 mesi del 2015 e 6 mesi del 2014 (è stata aperta a luglio); ma anche perché in percentuale, insieme alla n. 3 è quella che ha incrementato in proporzione maggiormente gli incassi. Pertanto, aldilà degli attacchi sconclusionati e strumentali, resta il dato incontrovertibile di un complessivo importo di oltre 235.000 di sconti praticati, che in parole povere, significa aver consentito ai cittadini l’approvvigionamento di prodotti con consistenti risparmi».
(l.b.)
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Probabilmente potrò dire di aver fatto qualcosa di veramente utile per la città se con il mio operato avrò partecipato anche solo in parte a liberare, in vista delle elezioni del prossimo anno, la coalizione a cui appartengo da personaggi poco affidabili e anacronistici!
Mi chiedo come può il Sig.Centioni giudicare il mio operato come consigliere comunale se non ha praticamente mai partecipato alle riunioni di maggioranza: fatto grave dato che sembra essere il referente politico di una lista che usciva dalle elezioni come seconda forza di maggioranza.
Il Sig.Centioni si è mai interessato alle problematiche della città nella stessa misura in cui si è interessato alla faraonica campagna pubblicitaria per le Farmacie Comunali?
Come può fare della facile ironia se non ha quasi mai assistito ai Consigli Comunali?
Perché altrimenti si sarebbe accorto che l’unico consigliere comunale della sua lista in questi quattro anni è emerso per puntualità, presenze, preparazione nelle discussioni all’ordine del giorno di ogni adunanza e non per fatti di cronaca o comportamenti ed esternazioni pubbliche poco degne del ruolo istituzionale ricoperto.
Al Sig. Centioni deve essere sfuggito che il sottoscritto, per fare un esempio, si è fatto promotore di una mozione a firma di tutti i capigruppo di maggioranza e approvata in Consiglio Comunale affinchè il Comune di Civitanova Marche adottasse strumenti urbanistici come il Piano per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche (PEBA) ed il Piano di Accessibilità Urbana (PAU) in ottemperanza alle Leggi 41/1986, 104/1986 e Leggi Regionali 52/1990, 34/1992; cosa che solo pochissimi Comuni in Italia hanno fatto.
Evidentemente per il Sig.Centioni certe problematiche sociali ed urbanistiche non sono importanti.
Il Sig.Centioni deve ricordarsi anche che il sottoscritto è stato, per sua sfortuna, democraticamente eletto a differenza sua che invece ha ricoperto il ruolo di Presidente delle Farmacie per grazia ricevuta!
E siccome la riconoscenza non è di questo mondo il Sig.Centioni continua a prendersi gioco del Sindaco e della sua maggioranza, per esempio, non presentandosi ieri (martedì 17 maggio) ad una riunione fondamentale per il processo di fusione delle Farmacie in ATAC voluto dal Sindaco, dalla maggioranza e dai vertici dell’ATAC di cui oltretutto è Presidente un suo compagno di lista, di fatto rimandando e allungando il processo di assorbimento dell’azienda.
Fatto politicamente gravissimo.
Per quanto riguarda le sua discutibilissima risposta sugli esigui utili di bilancio e sul rimborso IRAP concesso all’azienda ai tempi di Brini, vien da chiedersi come mai Il Sig.Centioni evidenzia questa giustificazione solo ora.
O il Sig. Centioni non ha piena conoscenza dei numeri (e lo si è intravisto leggendo il poco attendibile libercolo chiamato “bilancio sociale” che ha spacciato al pubblico nonostante il veto della maggioranza e del Sindaco) e delle vicende (non si sono presentati in tribunale in una causa già vinta!) delle “sue” Farmacie o i suoi collaboratori e consulenti non lo tengono informato di tutto!
Che abbia qualche problema di fiducia oltre che in maggioranza anche all’interno dell’azienda?
Pier Paolo Rossi.
PPP, tu potresti essere l’archivio dei segreti di stato. Aprilo!