Dal falso ciauscolo, alle olive ascolane senza l’ingrediente più caratteristico: questo quanto emerso dai controlli svolti dal Corpo forestale nel Maceratese. Gli accertamenti hanno riguardato tutte le Marche con multe per 96mila euro (27 le sanzioni). Gli accertamenti erano volti ad evitare le contraffazioni agroalimentari e sono state svolte nei primi mesi dell’anno e hanno riguardato i prodotti venduti nei supermercati e in quei negozi che commercializzano prodotti con certificazioni di qualità. Ma controlli sono stati svolti anche sul web, su siti di e-commerce. Le irregolarità sono state riscontrate principalmente nelle province di Macerata (nove), Pesaro (14) ed Ancona (4). In particolare a Macerata le contestazioni hanno riguardato l’usurpazione della denominazione del ciauscolo. Non solo, sono state trovate olive ascolane in vendita senza che nell’etichetta comparisse l’ingrediente che le caratterizza, e anche la feta greca è stata trovava in vendita con etichette che ne esaltavano qualità che non hanno a che fare con il prodotto originale. Gli accertamenti sono stati effettuati a Montecosaro, Civitanova e Macerata, e sul web su siti di due ditte che hanno la sede legale nel Maceratese e nel Pesarese. Multe anche per pizze “made in Italy”, che però erano prodotte in Svezia. Anche ad Ancona sono stati trovati falsi ciauscolo, in una nota catena di supermercati. Multato anche un produttore che spacciava vino da tavola per Lacrima di Morro D’Alba. A Pesaro sono state riscontrate irregolarità sull’etichettatura dei prodotti biologici: non era riportata l’esatta indicazione di origine degli alimenti.
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So contento…andate nei supermercati costa meno!!!!ricordate ke nessuno ve regala niente
E noooo lu ciauscolo falso nooo!!!!
Maledeti
però,nonostante il legittimo sdegno per la contraffazione di italianissimi,tipici prodotti della nostra gastronomia,uno spicchietto di pizza svedese lo assaggerei volentieri.Battute a parte,perché non comunicate i nomi dei venditori disonesti?
A mio vedere si tratta di doverosa difesa dei consumatori.
La politica – se ha coraggio – imponga per legge le ETICHETTE TRASPARENTI, come appaiono sui prodotti di UN PUNTO MACROBIOTICO di Mario Pianesi. In queste etichette sono riportati:
la località di produzione
la zona di raccolta
la superficie coltivata
la quantità raccolta in campo
la quantità pulita e consegnata
l’anno di raccolta
il metodo di coltivazione, con origine del seme, metodo di semina, concimazione, irrigazione, trattamenti, raccolta, conservazione,
poi Trasformazione e mescolanze, eccetera, eccetera
data di confezionamento
numero confezione
su un totale di confezioni…
Che cazzo vogliamo di più per essere sicuri?
Non capisco questa tutela ad oltranza degli avvelenatori. Sono stati beccati dalla polizia? E allora perché non comunicarne il nome anche ai consumatori? Per precauzione, io da oggi non vado più in nessun supermercato, e non compro pizza e ciauscolo. Contenti?
Non compro più pizza e ciauscolo anche se mi piace tantissimo.Non capisco perché non fate i nomi,onestamente lo dovreste dire.
Purtroppo non è un problema di etichetta ma di consumatore, ed è ben comprensibile in tempi come questi scendere a patti con i prezzi piuttosto che con la qualità . Da piccolissimo produttore capisco benissimo che i prezzi dei prodotti delle nostre tipicità non sono paragonabili con quelli della grande distribuzione, ma è impossibile meravigliarsi di trovare poi prodotti contraffatti sulle nostre tavole.
La domanda è indirizzata sul gusto che la grande distribuzione sceglie perchè replicabile con prodotti di laboratorio e ad esempio sento dire negativamente che i polli ruspanti sono duri o stoppacciosi e che la carne non si stacca facilmente dall’osso, la maggior parte dei consumatori ignora ad esempio il sapore del maiale allevato allo stato brado o dell’olio exv italiano, prodotti che spesso per via del gusto ormai traviato non vengono neppure apprezzati.
Partiamo dall’educazione dei consumatori e tutto il resto viene da se quel che è certo è che se pensiamo di comprare ciauscolo a 7 o 9 euro al kg o l’olio exv a 4 / 5 euro al litro dobbiamo aspettarci che da qualche parte la fregatura ci sia.