Il centrodestra si spacca, Mozzicafreddo:
“Fiero di correre con Udc e Fi”

PORTO RECANATI - In una lettera il candidato racconta i retroscena che hanno portato alla frattura con Lega Nord e Fdi. "Da parte loro richieste inaccettabili in quanto le imposizioni di volontà non fanno parte della mia cultura"

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mozzicafreddo

Roberto Mozzicafreddo candidato di Udc e Fi

Spaccatura nel centrodestra alle elezioni comunali di Porto Recanati. Ad ufficializzare la notizia della frattura tra Udc e Fi da una parte e Lega Nord e Fdi dall’altra, è lo stesso candidato sindaco Roberto Mozzicafreddo. Già nei giorni scorsi il passo indietro fatto dalla Lega (leggi l’articolo) aveva gelato le parti. In una lettera, Mozzicafreddo fuga ogni dubbio raccontando la sua versione sui retroscena che hanno portato alla rottura a alla possibile discesa in campo di un altro candidato per il Carroccio e Fdi. 

«Mi sono candidato sindaco senza alcun schieramento politico al di sopra di ogni ingerenza e accordo trasversale, e vorrei che questa mia struttura rimanesse chiara e ferma nel pensiero dei cittadini di Porto Recanati in quanto il messaggio che dovrà permanere, aldilà del risultato elettorale, è l’indipendenza intellettiva. Ovviamente per poter correre con lo spirito vincente, in quanto al termine sono i numeri a fare la differenza, si sono coalizzate forze politiche che ovviamente avessero una matrice  ideale quanto meno equidistante se non proprio omogenea. Le forze che componevano la coalizione mi hanno contattato per offrirmi il loro supporto. A queste forze, tutte indistintamente, ho sottoposto per iscritto il mio programma etico e morale la cui condivisione doveva essere imprescindibile per poter accettare la candidatura e quindi lavorare in serenità per il bene comune. Tutti non hanno eccepito in due diverse occasioni del 12 e del 14 aprile.

Giordano Giampaoli

Giordano Giampaoli segretario provinciale della Lega Nord

«Il mio pensiero indipendente dapprima condiviso – continua Mozzicafreddo –  è stato poi fatto oggetto di richieste da parte della Lega Nord e di Fratelli D’Italia per dichiarate decisioni sovracomunali. Richieste che ritengo inconciliabili e inaccettabili in quanto le imposizioni di volontà non fanno parte della mia cultura. Confondendo, quindi, l’out-out proferito con una possibile e consona apertura, mi sono esposto comunque premiando comunque le suddette forze, nel caso di vittoria, con una sicura rappresentanza in giunta. Netto rifiuto da parte loro con giustificazioni che non posso accettare anche se politicamente coerenti dal loro punto di vista. A questo punto poiché il libero arbitrio deve fare da padrone, seppur rammaricato  dall’epilogo della originaria coalizione, non ho alcuna intenzione di ritirare la mia candidatura ma, al contrario, questa decisione mi fa andare ancora più fiero nel continuare a percorrere la strada esclusivamente con chi condivide con me (Udc, Fi e un cospicuo numero di indipendenti) l’etica e la morale, due valori indispensabili per amministrare un paese oggi allo sbando. I cittadini comprenderanno lo spirito con il quale mi sono candidato e che oggi ancor più  rafforzo e di cui vado fiero. Vado a testa alta in quanto nessun ricatto o pressione ha minato o minerà il percorso».

 

 



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