Entra con lo zaino in chiesa
e urla in arabo,
fuggi fuggi tra i fedeli

CIVITANOVA - Un ragazzo di 25 anni è andato sotto l'altare della parrocchia del Cristo Re e ha alzato le mani durante la messa. Qualcuno tra i presenti lo ha udito ripetere delle frasi. Il parroco: “Io non l'ho sentito parlare ma la gente si è spaventata. La metà ha lasciato la funzione”. La polizia ha portato l'uomo in Commissariato. E' stato denunciato

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La chiesta Cristo Re

La chiesta Cristo Re

Giovane entra in chiesa, a Civitanova, con uno zainetto e durante la messa si sposta sotto l’altare alzando le mani. Qualcuno tra i presenti lo sente parlare in arabo. Tra i fedeli è il fuggi fuggi. L’azione dura pochi minuti. E’ accaduto alla parrocchia di Cristo Re, in via Matteotti, alla funzione delle 19. A compiere il gesto un 25enne (e non 23enne come emerso dai primi controlli della polizia) con cittadinanza italiana e padre straniero (il ragazzo non è pachistano come sempre emerso dai primi controlli della polizia ma è nato in Italia). Il giovane, che fa il commesso in un centro commerciale di Civitanova ma è residente a Potenza Picena, subito dopo è stato fermato dalla polizia e portato in Commissariato per accertamenti. A celebrare la messa, a pochi passi dal porto, c’era don Mario Colabianchi. “Io non l’ho sentito parlare in arabo – dice il parroco a funzione finita – si è fatto avanti ed è rimasto sotto il gradino alzando le mani. Sì aveva uno zaino. La metà dei fedeli è fuggita spaventata, gli altri sono rimasti. Non ho mai visto quella persona in chiesa prima di oggi. Qui passa tanta gente”. Ma chi stava assistendo alla funzione ha riferito di averlo sentito urlare in arabo. Stando al parroco il giovane,  con la carnagione olivastra, si è seduto in fondo alla chiesa, negli ultimi banchi. Don Mario ha proseguito la messa. Poco dopo sono arrivati gli agenti e lo hanno portato via. Nello zaino, poi controllato, non aveva oggetti atti ad offendere. E’ stato denunciato per interruzione di funzione religiosa. La polizia sta valutando anche una denuncia per procurato allarme. Sui motivi del gesto non ha fornito spiegazioni.

 

(Redazione CM)

(Servizio aggiornato alle 22)

 



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