AGGIORNAMENTO DELLE 19,40 – E’ di 90mila euro il bottino della rapina alla Banca Etruria di Recanati. Ad agire sarebbero stati dei professionisti che hanno messo a segno un colpo che, secondo gli inquirenti, era stato pianificato con cura. I malviventi sono ricercati.
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di Gianluca Ginella
Quattro persone in ostaggio dentro una banca di Recanati, legate con nastro adesivo da una banda di rapinatori che ha atteso 30 minuti perché si aprisse la cassaforte a tempo da dove poi i malviventi hanno portato via oltre 50mila euro. I rapinatori sono entrati in azione alle 13 di questa mattina. Uno di loro, con il volto scoperto e portando con sé un taglierino è entrato alla Banca Etruria in località Squartabue di Recanati. L’uomo una volta superato il bussolotto all’ingresso dell’istituto ha detto ai due dipendenti che in quel momento si trovavano nella filiale di aprire la porta perché quella era una rapina. I dipendenti sono stati costretti, sotto la minaccia di un taglierino, a far entrare il resto della banda: tre uomini con il volto incappucciato che non hanno mostrato armi ma che con del nastro adesivo hanno immobilizzato le mani di due dipendenti (un uomo e una donna) e di due clienti che erano nella filiale: uno di loro sarebbe arrivato in un secondo momento, fatto entrare dai banditi e poi legato con lo scotch. Nel frattempo il malvivente entrato per primo è uscito dalla banca e si è messo a fare il palo. All’interno i tre malviventi hanno atteso per trenta minuti che si aprisse la cassaforte a tempo. Questa mattina doveva passare il blindato per prelevare il denaro. «Ci sono stati momenti di paura, i colleghi che erano nella banca sono provati per quello che è successo ma stanno bene» dice il direttore della filiale. Quando la cassaforte si è aperta i malviventi l’hanno svuotata mettendo assieme un bottino che supera i 50mila euro. Una volta che hanno preso il denaro i rapinatori hanno raggiunto l’uscita e se ne sono andati alla svelta. Probabilmente avevano un’auto posteggiata vicino alla banca ma nessuno li avrebbe visti salirci. Dopo che i rapinatori sono usciti i dipendenti si sono liberati e hanno dato l’allarme. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Civitanova e del Reparto operativo di Macerata. Da quanto ricostruito i banditi sarebbero italiani, parlavano con un accento campano. Posti di blocco sono stati disposti in vari punti della provincia. Sono in corso le analisi delle riprese video della banca e di quelle che si trovano nelle vicinanze.
(foto di Federico De Marco)
(Servizio aggiornato alle 18,18)
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Sempre peggio…
La criminalità sguazza nell’eccessiva indulgenza della nostra società.
per come descritta l’azione sembrerebbe quasi meno complicato che prelevare al bancomat !
Ma porc… Possibile che sono così deficienti da non prevedere la possibilità di allertare la polizia in qualsiasi momento? In banca per trenta minuti in attesa che la cassaforte si aprisse. Mi dispiace per i clienti e i dipendenti, ma la banca se lo merita il prelievo forzoso di 50000 euro.
Per Sbarbati. In effetti i dipendenti di una banca dovrebbero fare corsi su come gestire queste situazioni in modo da salvare prima la pelle e in seconda battuta i soldi.
Una cosa assurda far stare i malviventi 30 minuti in banca . In altri paesi es. Stati uniti in mezz’ora li avevano presi e gli avevano fatto il processo !!!
In Italia molti vogliono guadagnare tanto senza faticare. Si pensi a tutti quelli che frequentano il mondo delle scommesse, dei giochi d’azzardo, addirittura quelli gestiti dallo Stato (c’è stato un exploit dal 1992). Allora non ci dobbiamo meravigliare troppo di quelli che compiono rapine e reati simili: anche loro vogliono guadagnare, e tanto, senza faticare.
Vecchi azionisti di Banca Etruria?