Banca Marche, sanità e riforme:
Mario Morgoni a 360° a CmTv

VIDEO INTERVISTA - Il senatore di Potenza Picena interviene sui temi caldi locali e nazionali. Sul salva Banche: "Abbiamo fatto il possibile e il concreto. Ora risposte agli azionisti". Sull'ospedale unico: "No a derby Macerata Civitanova. Prima occorre una gestione omogenea dei servizi". Ai territori: "Non si può più investire in realtà dai risultati mediocri". Ambiente: " A breve risultati commissione d'inchiesta su inquinamento basso Chienti". La fedeltà a Renzi: "L'unico progetto concreto per il paese. Avanti così"
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L'intervista al senatore Mario Morgoni

 

Mario Morgoni

Mario Morgoni

 

di Claudio Ricci

Salva banche, sanità, riforme, politica nazionale. Un Mario Morgoni a tutto campo affronta i temi caldi locali e nazionali davanti alle telecamere di Cmtv. Nella video intervista esclusiva il senatore di Potenza Picena si sofferma sulle emergenze e le prospettive del territorio. Dall’analisi del provvedimento che ha consentito, tra gli altri istituti il salvataggio di Banca Marche all’approccio della politica e delle amministrazioni alle grandi trasformazioni che la sanità regionale e locale si accinge ad affrontare. Passando per i risultati della raggiunti con la commissione di inchiesta sull’inquinamento sul bacino del basso Chienti fino alla fedeltà alla linea riformatrice portata avanti da Matteo Renzi.

mario morgoni claudio ricciBanca Marche: «Una situazione densa ancora di preoccupazioni e conseguuenze per il territorio. Il governo non ha potuto sanare ex post un dissesto derterminato da una cattiva gestione. Primo perché non era possibile utilizzare risorse pubbliche e secondo per i vincoli imposti dall’Europa per evitare un dissesto tou cour di tutti gli istituti. Anche se attraverso il provvedimento assunto dal governo si è potuto non solo salvaguardare tutti i correntisti ma anche predisporre strumenti di tutela per i detentori di obbligazioni subordinate che sono stati raggirati. L’iniziativa dei parlamentari marchigiani continua sulla possibilità di intervenire in materia fiscale anche per gli azionisti che hanno perso i loro risparmi».

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Tommaso Corvatta, Francesco Micucci, Luca Ceriscioli, Francesco Comi e Angelo Sciapichetti ad un dibattito sulla sanità a Civitanova

Sanità: «Una riforma da affrontare con responsabilità e serietà, guardando alla migliore organizzazione e qualità dei servizi per i cittadini e non salvaguardando a tutti i costi le posizioni territoriali. In provincia è improprio affrontare la questione come un derby tra Macerata e Civitanova per chi dovrà perdere o guadagnare qualcosa. Prima di parlare di ospedale unico occorre dotare il territorio di un’organizzazione omogenea con un’unicità della gestione dei servizi. Solo poi si potrà andare nella direzione dell’ospedale unico.

Il compito del Pd: «In questo senso il Pd deve affrontare il discorso con più coraggio con le comunità locali, più incisivamente rispetto a quanto fatto fino ad oggi. Non si può più intervenire su situazioni in cui continuare ad investire porta solo a risultati mediocri. Bisogna proporre uno scambio alto proponendo a fronte di una penalizzazione del territorio una maggiore risposta e qualità nel servizio offerto, vincendo così le resistenze di campanile».

foce chienti

La foce del Chienti finita nella lente della commissione di inchiesta sul ciclo dei rifiuti

La provincia nella lente del Senato: «C’è attenzione all’inquinamento dovuto alle sostanze chimiche utilizzate dagli anni 70 dalle industrie che si sono riversate nel basso bacino del Chienti e che hanno portato anche alla sospensione del servizio idrico in città come Civitanova. Della vicenda si è occupata la Commissione d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti di cui faccio parte. attraverso audizioni con le amministrazioni comunali coinvolte e con i procuratori di Macerata, Giovanni Giorgio e di Fermo. Una relazione conclusiva sui risultati dell’indagine verrà presentata alla comunità maceratese nelle prossime settimane. Il tema interessa un pezzo consistente del nostro territorio ed è necessario ormai uscire da una situazione rimasta ferma».

Il Senatore Mario Morgoni con Matteo Renzi.

Il Senatore Mario Morgoni con il premier Matteo Renzi.

Fedeltà alla linea Renzi: «Il sostegno a Renzi continua convinto. Le basi della scelta di allora (il senatore fu uno dei renziani della prima ora ndr) erano quelle di disincagliare il sistema politico e democratico dalle secche dell’immobilismo e in questi due anni c’è stata una forte spinta verso il cambiamento. Si sono fatti passi fondamentali su scuola, giustizia, lavoro e riforme costituzionali. Anche le unioni civili, hanno rappresentato sicuramente una svolta nel campo dei diritti anche se da qualche parte ci si aspettava di più. Non c’è oggi un’alternativa credibile e concreta per ciò che riguarda un progetto del Paese. Questa è la strada giusta e su cui bisogna continuare con determinazione».

 

 

 

 

 



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