Alcune delle bare abbandonate trovate durante il sopralluogo dei “No crem”
Il container aperto con le bare così come trovato dai “No crem” nel sopralluogo di un mese fa
di Marina Verdenelli
Un picco delle estumulazioni registrato nel 2015 e una grande quantità di materiale da separare, stoccare e smaltire. Così il Comune giustifica la discarica fuori dal cimitero di Civitanova Alta trovata e denunciata dal comitato “No crem”, che si batte contro l’impianto crematorio, con bare ed odori nauseabondi nell’area ex Beruschi (leggi l’articolo). «Come amministrazione comprendiamo la sensibilità e l’attenzione nei confronti dell’area cimiteriale – dicono gli assessori Cristiana Cecchetti (ambiente) e Marco Poeta (lavori pubblici) – è giusto sia così, vorremmo però che sia presa in considerazione anche la grande quantità di estumulazioni avvenute nel 2015 e dunque anche la grande quantità di materiale da separare, stoccare e smaltire. Nel corso dell’anno sono state effettuate 382 estumulazioni, vista l’adozione da parte del Comune del regolamento riguardante la possibilità di effettuare la cremazione». Ieri sera l’amministrazione comunale ha effettuato un sopralluogo controllando che i materiali provenienti dall’attività di estumulazione ed esumazione non c’erano più. «La segnalazione che abbiamo fatto al Noe dei carabinieri – precisa Alberto Mobili, presidente dei “No crem” – risale infatti a più di un mese fa, dopo il nostro sopralluogo. Quella situazione era presente e visibile, documentata dagli stessi carabinieri. Una settimana dopo anche la polizia provinciale è andata a fare un suo sopralluogo». Il Comune spiega che la ditta “Service one”, responsabile dell’appalto per lo smaltimento dei materiali, ha dichiarato che il container dello zinco (fotografato dal sopralluogo dei “No crem”, ndr) «era aperto e che le due casse erano a terra poiché si stavano eseguendo le fasi operative del lavoro».
Altro materiale di scarto rinvenuto nell’area dal sopralluogo dei “No crem”
«Facciamo presente che il Cosmari, in accordo con l’impresa appaltatrice del servizio – continuano i due assessori – ha messo a disposizione alcuni container apribili nella parte posteriore per stoccare i rifiuti già in modalità differenziata. Dopo la fase di estumulazione, le casse vengono depositate all’interno dello specifico container: lo zinco viene compattato e depositato nel contenitore specifico, le imbottiture interne ed eventuali indumenti vengono chiusi in sacchi da inviare in discarica con modalità differenziata, il legno viene anch’esso stoccato nell’apposito contenitore, l’unico aperto superiormente. Il materiale inerte come pietre, fasce, tappi in cemento, lapidi viene accumulato per essere inviato all’apposita discarica e nel frantoio autorizzato». In merito all’affermazione del comitato “No crem” su come potrà essere gestito l’impianto di cremazione gli assessori rispondono. «Nell’eventualità – dicono Cecchetti e Poeta – si tratterebbe di due realtà e due ditte assolutamente diverse». Per migliorare la situazione il Servizio cimiteriale predisporrà una recinzione per il materiale inerente lapidi e pietre e ha già sollecitato il Cosmari e la “Service one” affinché tutti i container siano chiusi superiormente per evitare eventuali cattivi odori durante le varie fasi dell’esumazione straordinaria.
Vecchie bare
Uno dei container puliti
I due container puliti trovati durante il sopralluogo del Comune
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Quei materiali non vanno all’isola ecologica?
Incessante lavoro di estumulazione…???? Ma fatemi il piacere!!!! Ho dovuto gestire il funerale di mio padre solo un mese fa e in tutto il cimitero ho dovuto scegliere il posto più adatto, fra tre solo tombe a disposizione..e tutte in quinta fila quando da liberare che ce ne sono tantissime.
Il presidente del comitato “No crem”, Alberto Mobili, risponde al Comune.
“Vorremmo fare alcune precisazioni sulla vicenda che coinvolge il cimitero in questi giorni. La situazione da noi descritta nella lettera aperta al sindaco è risalente alla seconda metà di gennaio, e precisamente, intorno al giorno 19 di gennaio, abbiamo scattato le foto che sono state poi allegate insieme ad un filmato e consegnate nei giorni successivi al Nucleo operativo ecologico dei carabinieri e alla polizia provinciale. Dopo la nostra segnalazione, nel giro di una decina di giorni, sia i carabinieri che la polizia provinciale sono intervenuti in diversi momenti, per fotografare e cristallizzare la situazione, facendo i rilievi del caso. Solo successivamente si è provveduto a risistemare il luogo non si sa bene su quale input. Già nel periodo della festa dei morti si era verificata una situazione poco chiara sulle lapidi al cimitero che era stata riportata anche da alcuni quotidiani. Le stesse dichiarazioni degli assessori sembrano evidenziare che questa situazione si protraesse nel tempo, visto che ne attribuiscono la parziale responsabilità alla situazione straordinaria delle estumulazioni di quest’anno e quindi si potrebbe anche pensare che questa non sia una casualità ma una pratica che si protrae da tempo. Speriamo che questo non sia vero e noi per questo, dopo aver fatto il nostro dovere di cittadini e aver segnalato alle autorità la situazione, non vogliamo esprimere nessun giudizio su questa brutta faccenda e ci rimettiamo al giudizio della Procura, che vorrà sicuramente fare piena luce su questa storia che vede implicata la ditta Service one, come dichiarato dagli assessori competenti. Noi d’altro canto , ci sentiamo sempre più preoccupati dalla situazione delle aree cimiteriali, e se è vero che saranno affidate a ditte differenti i servi di cremazione, chi dovrebbe controllare la situazione sarà sempre l’amministrazione comunale, che visto il ripetersi di situazioni imbarazzanti, denotano una gestione non troppo scrupolosa per quello che è la nostra sensibilità su una materia così delicata, quella del caro estinto”.
Il presidente del comitato Alberto Mobìli
La Cecchetti è assessore alle politiche ambientali, Silenzi al ciclo rifiuti. Detto questo, adesso possiamo sentirci tutti più tranquilli. La colpa non è del comune o meglio di questa amministrazione. Mi scuso a nome mio per aver fatto dichiarazioni del tutto vere e corrispondenti a questa squallida vicenda.
Ma quando la finirete di dare la colpa agli altri, addirittura supportati da chi dice come mi è capitato di leggere da uno dei soliti commentatori pro comune che trattasi di ignobili discrediti da parte di nemici politici. Ma esattamente qual’è il vostro compito oltre a quello di negare sempre tutte le birichinate in cui siete coinvolti o sparare puntualmente menzogne e se mi si passa il termine delle grosse minghiate che combinate?
Bello spettacolo, complimenti…ci manca lo zombie e sarebbe perfetto….
Se Civitanova avesse meno di 5.000 abitanti ci sarebbe la speranza di un accorpamento con un altro comune e le cose, con una diversa leadership, potrebbero andare bene. Purtroppo Civitanova ha più di 5.000 abitanti.