Un autovelox (foto d’archivio)
Bocciate ieri sera in consiglio comunale le due mozioni presentate da Pietro Tapanelli, sull’utilizzo dell’autovelox in superstrada (leggi l’articolo) e sulla proposta di fusione con i comuni limitrofi (leggi l’articolo). Su entrambe la maggioranza ha votato contro, mentre la minoranza Comunità e territorio si è astenuta sugli autovelox, votando a favore della mozione sulla fusione. Una serie di interventi, tra maggioranza e minoranza, hanno portato alla luce le diverse posizioni. Per la maggioranza è legittimo l’uso dell’autovelox in superstrada, che avviene in base ad un accordo con il prefetto, che oltre ai controlli della polizia stradale permette ai vari comuni di installare l’apparecchio secondo un calendario preciso. Annunciata la prossima costituzione di un tavolo sulla sicurezza, l’installazione di telecamere di videosorveglianza, interventi per la sicurezza stradale. Esclusa la possibilità di utilizzare l’autovelox sulle strade urbane, come chiesto da Tapanelli. Sulla fusione con Muccia, Serravalle di Chienti e Pieve Torina, Tapanelli ha chiesto di avviare una discussione, in modo da poter avere un comune di almeno diecimila abitanti, per poi allargarsi anche a Matelica, San Severino ed altri centri. La maggioranza, pur condividendo il tema ha espresso la volontà di procedere ad un rilancio dell’azione dell’Unione montana, senza precludere a Camerino lo sguardo sull’intero territorio. Per Pasqui prima si dovrebbe partire dall’unione con Matelica, San Severino e Castelraimondo, con serie perplessità sulla possibilità di attuazione concreta. Deluso dalla discussione in consiglio comunale l’assessore provinciale Giovanni Torresi che sta portando avanti una battaglia contro l’uso indiscriminato dell’autovelox in superstrada per fare cassa. L’ex sindaco di Pioraco ha scritto nel gruppo Facebook dedicato all’iniziativa: «Come previsto è stata respinta dalla maggioranza con motivazioni ridicole tipo: ” un’ordinanza del prefetto che regolamenta il servizio tramite autovelox in superstrada, demandandone il controllo preferenziale alla polizia stradale e, attraverso una pianificazione degli interventi, anche alla polizia municipale”, come se il problema stesse nelle autorizzazioni!! Ma la frase più assurda venuta fuori nel consiglio è questa: “La prevenzione urbana non sia raggiungibile tramite autovelox, semmai sarebbe più opportuno investire i proventi riscossi a seguito di sanzioni contestate agli automobilisti”», scrive Torresi. «Sulla superstrada il comune di Camerino dice che fa prevenzione con l’uso degli autovelox e sulle strade urbane dice invece che la prevenzione non è raggiungibile con gli autovelox – fa notare l’assessore – senza parole, ma purtroppo la cosa che da più fastidio è che in privato, tutti i signori sindaci coinvolti mi danno ragione e ammettono che è solo un sistema per fare cassa, mentre invece in pubblico si ergono a paladini della prevenzione».
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Il Comune di Camerino continuasse a fare cassa con l’autovelox in superstrada (distante 9 Km) come autorizzato dal Prefetto, e non continuasse con le ridicole argomentazioni sulla sicurezza già proprie della precedente amministrazione! A dimostrazione di quante peregrine siano queste motivazioni è la costante presenza delle pattuglie dei Vigili Urbani esclusivamente nei tratti di competenza dove vige il limite dei 90 Km/h, dove evidentemente è molto più facile “rubare” multe che non dove il limite è di 110 Km/h! L’incomprensibile limite dei 90 Km/h è sul tratto Sfercia-Pontelatrave aperto sei anni fa, il più moderno e sicuro dell’intera tratta ed anche quello con minor traffico ma evidentemente considerato il più pericoloso! Tra l’altro non esistono nemmeno problematiche “elettorali” nel rilevarvi sanzioni perché difficilmente percorso dai camerinesi! Onore quindi all’assessore provinciale Torresi e al consigliere comunale Tapanelli nel portare avanti questa legittima battaglia sull’uso indiscriminato dell’autovelox in superstrada ma la smettano i sindaci a ergersi paladini della prevenzione