Tutti convalidati gli arresti di ieri pomeriggio nell’ambito dell’operazione antidroga della polizia ai Giardini Diaz di Macerata (leggi l’articolo). Dopo l’udienza dal gip le tre persone che erano finite in manette sono uscite dai domiciliari e sono ora sottoposti all’obbligo di firma. Questa mattina il 20enne Mattia Romagnoli, assistito dagli avvocati Alessandro Marcolini e Raffaele Belogi, e i pakistani Muhammad Asim Mazhar, 22, e Akbar Khan Tarakhail, 29, tutelati dall’avvocato Gianclaudio Luzi, sono comparsi davanti al gip del tribunale di Macerata. Presente in aula il pm Francesca D’Arienzo che ha sostenuto l’accusa.
A Romagnoli veniva contestato il rinvenimento di circa 50 grammi di hashish che erano stati trovati dalla polizia ieri pomeriggio nel corso di una perquisizione eseguita nella sua abitazione nella frazione di Sforzacosta di Macerata. Il 20enne è uscito dagli arresti domiciliari e, come chiesto dal pm, è sottoposto all’obbligo di firma. Obbligo di firma anche per i due pakistani che erano stati arrestati ieri dalla polizia nel corso del blitz ai Giardini Diaz di Macerata. I due pakistani quando avevano visto i poliziotti avevano cercato di disfarsi di circa cento grammi di hashish ma erano stati bloccati dai poliziotti.
(Gian. Gin.)
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i pakistani scappavano dalla guerra?
Certo che scappavano dalla guerra…
si si scappano dalla guerra infatti ai nostri missionari di 80 anni piace andare in guerra in pakistan per istruire 3500 bambini