Un regalo che non è piaciuto a nessuno quello sui cambiamenti del sistema sanitario approvato dal Consiglio regionale alla vigilia di Natale. Dopo la prima reazione del sindaco di Matelica Alessandro Delpriori (leggi l’articolo) anche Cgil, Cisl e Uil rimandano il pacco al mittente e annunciano la mobilitazione di tutti gli operatori sanitari anche in sede istituzionale. Il malcontento dei sindacati uniti nasce dai cambiamenti previsti dalla proposta di legge in materia di contrattazione sindacale delle Aree vaste e l’assegnazione del personale all’Asur.
«Senza alcun coinvolgimento ed informativa sindacale – si legge nella nota congiunta dei sindacati – i consiglieri di maggioranza hanno votato una legge che sottrae di fatto alle Rsu, in tutte le cinque Aree vaste della Marche, la titolarità contrattuale, per riservare ogni potere in materia, alla sola Asur. Con la legge così approvata si arriva a mettere a rischio la sede di servizio del personale, esponendolo a mobilità indiscriminata. La Regione, invece di aderire alla richiesta sindacale di avviare un confronto per definire in maniera organica ed equilibrata un più efficace sistema di relazioni sindacali nella sanità regionale, ha deciso “di soppiatto” di mantenere le Aree vaste svuotandole, però, del potere di confronto e partecipazione sindacale e della gestione degli operatori, annullando quella quota di autonomia dei territori, fino ad oggi garantita dalle norme. Se il presidente Ceriscioli e la sua maggioranza pensano che le Aree vaste non servano più, abbiano il coraggio di affermarlo, cominciando a tagliare i costi della dirigenza. Se, al contrario, hanno deciso di tenerle in piedi, devono garantire la permanenza del confronto e della contrattazione.
«Cgil Cisl Uil Marche – continua il comunicato – e le loro rispettive categorie del comparto, denunciano, oltre alla gravissima scorrettezza nel metodo, la superficialità, l’assenza di organicità e il profilo di illegittimità, del provvedimento. Come si può sensatamente ipotizzare una contrattazione decentrata in Asur, coinvolgendo in un unico tavolo, su problematiche diverse, i circa 150 rappresentanti eletti in ogni territorio? Per tutto ciò Cgil Cisl Uil Marche chiedono alla Regione di ritirare il provvedimento che risulta essere un vero e proprio schiaffo ai lavoratori e alle loro rappresentanze sindacali e per sostenere questa richiesta lanceranno una specifica campagna di mobilitazione di tutti gli operatori sanitari con il coinvolgimento delle istituzioni locali e dei cittadini».
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Che Ceriscioli non tratti con i sindacati è del tutto normale, anche Renzi non lo fa. Però non possono essere soltanto contrarietà della parte avversa, visto che mi sembra che non ci siano motivazioni politiche alle critiche che si fa a Cer, ma vere e proprie dichiarazioni di guerra alle sue scelte ” DEMOCRATICHE ” come viene ricordato anche dal nome del partito di cui Cer è uno squisito rappresentante. Certo sarebbe proprio il caso ai suoi votanti di dire: ” Eh cari miei, io ve l’avevo detto “, invece no, perché voi lo avete votato e noi dobbiamo tenercelo. Non solo, se esprimo un parere negativo sul Pd, vengo tacciato di retorica. Allora che mi si spieghi qual è la sua politica, in quale settore del Parlamento si dovrebbe collocare, a manca, a destra, o al centro? Perché salva le Banche e mette in mezzo alla strada i clienti derubati dalle stesse? Perché da 80 euro a chi bene o male una paga la ramazza e non li da a pensionati maltrattati da uno stato strozzino e biscazziere che si inventa un gratta e vinci ogni due giorni? Perché accoglie esuli da tutte le parti che poi si ritroveranno ( è solo una questione di tempo ) a non avere un futuro come già sono in tantissimi a non averlo in Italia? Perché fa riforme sul lavoro rendendo i lavoratori meri pupazzi in mano al padrone? Mi fermo qui, tanto non vi è bastato, qui, proprio qui, nella nostra provincia dove la qualità della vita è straordinaria però stranamente inferiore alla qualità milanese, dove comunque sia, abbiamo a Macerata e a Civitanova due esempi di come governa il Pd eventualmente associato. Avessimo avuto esempi invidiabili da prendere come esempio per le future generazioni almeno fino al tremila, lo capirei, ma specialmente a Civitanova, c’è la più fallimentare amministrazione comunale d’Italia dove con la Giunta anche indagata e inspiegabilmente mai presa sotto mira come meritava dalla Prefettura che avrebbe dovuto già da un pezzo commissionare il tutto, avete continuato a votare a sinistra. Non solo, ma tra i due contendenti, avete votato uno sfegatato renziano, sconosciuto ,di Pesaro e che vorrebbe diventare romagnolo. Ma ce stete co la testa?