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Spese pazze, Sciapichetti:
“Chiederò il rito abbreviato,
il mio operato va valutato subito”

INDAGINE IN REGIONE - L'assessore vuole fare chiarezza evitando i tempi lunghi delle aule giudiziarie vista la carica che ricopre: "I cittadini devono poter sapere quanto prima"

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L'assessore Angelo Sciapichetti

L’assessore Angelo Sciapichetti

Indagine sulle spese pazze in Regione, dopo che la procura ha chiesto di andare a giudizio per tutti i 66 indagati (leggi l’articolo), l’assessore regionale Angelo Sciapichetti, il cui nome compare nel fascicolo aperto dai magistrati dorici, interviene attraverso il suo legale, l’avvocato Gianfranco Formica. Sciapichetti, in sostanza ha intenzione di chiedere il processo con rito abbreviato: vuole chiarire la sua posizione quanto prima, convinto di non avere commesso nulla di illecito in quanto gli viene contestato e per evitare i tempi lunghi di un procedimento vista la carica che ricopre. La procura gli contesta di avere indebitamente beneficiato di rimborsi per 795,33 euro nel 2010, per 1.417,81 euro nel 2011, per 704,38 euro nel 2012.

L'avvocato Gianfranco Formica

L’avvocato Gianfranco Formica

«Chiedendo il rinvio a giudizio per tutti e sessantasei gli originari indagati, come leggo dai giornali, mi viene il dubbio che la procura abbia semplicemente voluto passare la palla alla magistratura giudicante – dice Sciapichetti –. Va bene così. Per quanto mi riguarda, certo della assoluta correttezza dei miei comportamenti pubblici, alla udienza preliminare del 18 gennaio chiederò di essere giudicato con rito abbreviato, cioè allo stato degli atti, rinunciato così ai tempi lunghi del normale processo. Per il ruolo esecutivo che ricopro in Regione, infatti, è giusto che i cittadini marchigiani siano messi quanto prima nella condizione di sapere, fermi i tradizionali tre gradi di giudizio, se sia legittimo mettere in discussione il mio operato di consigliere regionale».



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