Incendio alla Vulcangas,
in manette Oualid Soukratte

CIVITANOVA - Ordine di custodia cautelare per il presunto autore del rogo dell'autolavaggio che riportò danni per 30mila euro. Al 20enne viene contestato anche il furto di un Maggiolone parcheggiato davanti a un bar di Macerata e una rapina ad un giovane. Un'altra persona è ricercata
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Il rogo all'autolavaggio Vulcangas

Il rogo all’autolavaggio Vulcangas

 

Foto d'archivio

Foto d’archivio

di Gianluca Ginella

Incendio all’autolavaggio nell’area Vulcangas di Civitanova, in manette il presunto autore: si tratta di Oualid Soukratte, 20 anni, di Montegranaro e con origini marocchine. L’autolavaggio, di proprietà di Danilo Benedetti, che si trova all’interno dell’area della Vulcangas, in via Silvio Pellico, era stato bruciato lo scorso 11 agosto (leggi l’articolo). Il giovane, secondo la procura di Macerata (che ha coordinato le indagini del commissariato di Civitanova e della Squadra mobile di Macerata), con la complicità di un minorenne che lo aveva accompagnato con un’auto rubata, avrebbe dato fuoco all’impianto selfservice dell’autolavaggio. I danni ammontano a 30mila euro. L’ipotesi della polizia è che Soukratte abbia agito su mandato di qualcuno ( su questo punto sono in corso ulteriori indagini) e che il gesto fosse una ritorsione verso il titolare della Vulcangas. Per questi fatti il gip ha disposto la misura cautelare per il reato di danneggiamento. Ma a Soukratte vengono contestati una serie di altri reati che avrebbe commesso nel corso dell’estate. Come una rapina aggravata che avrebbe compiuto a Civitanova Alta lo scorso 8 agosto. Vittima un giovane che era seduto su una panchina.

Oualid Soukratte

Oualid Soukratte

In quel caso il 20enne, insieme ad un suo amico italiano (su cui pende una misura cautelare agli arresti domiciliari ed è ricercato), avrebbe colpito con pugni e schiaffi il ragazzo (che ha riportato una prognosi di 20 giorni) per poi andarsene portandogli via 30 euro. Sempre insieme al giovane italiano il 12 giugno scorso era stato notato su una Polo risultata rubata a Porto San Giorgio. Mentre il 13 luglio, questa volta in compagnia di un minorenne, Soukratte avrebbe rubato un Maggiolone in sosta davanti al bar Nino di Macerata la cui proprietaria era entrata nel locale e aveva lasciato le chiavi nel cruscotto. Il minorenne è lo stesso che avrebbe partecipato al danneggiamento dell’autolavaggio e che è stato incastrato grazie a Facebook.

Gli investigatori in base ad un filmato avevano notato l’arrivo di una Golf di colore rosso dalla quale erano scesi i due giovani a volto coperto. Uno di loro, il minorenne, indossava una particolare maglietta con il numero 79. I poliziotti controllando su Facebook sono risaliti al minorenne grazie a delle foto in cui compariva con la stessa maglietta poi rinvenuta a casa del giovane che avrebbe poi spiegato di aver ricevuto 100 euro da Soukratte per partecipare al danneggiamento dell’autolavaggio. 

I procuratore Giovanni Giorgio

Il procuratore Giovanni Giorgio

Tra le contestazioni al 20enne si va dalla rapina, al furto, alla ricettazione, alla guida senza patente a reiterare violazioni del divieto di ritornare a Civitanova. Il procuratore Giovanni Giorgio, che ha coordinato le indagini, raccolti sufficienti elementi di prova ha chiesto al gip Enrico Pannaggi la misura cautelare in carcere per Soukratte. Ieri il giovane è stato fermato in sella ad un motorino mentre andava alla caserma di carabinieri di Montegranaro. Il 20enne era già finito in manette ai primi di novembre del 2014, ritenuto dalla procura a capo di una baby gang che metteva a segno furti con spaccata (leggi l’articolo), e sul finire di quello stesso mese per aver aggredito tre controllori su di un autobus (leggi l’articolo). Numerose anche le denunce per il mancato rispetto di ordinanze come obbligo di dimora e foglio di via. Oualid è assistito dall’avvocato Andrea Bracalente.



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