di Gianluca Ginella
Furti con spaccata messi a segno un po’ in tutta la provincia. ad agire una baby gang, guidata da un 18enne, che ieri è finito in manette. Indagati 5 minorenni e un altro 18enne, tutti residenti tra Macerata, Morrovalle, Civitanova e Montegranaro.
Una lunga serie di furti che sono stati messi a segno in diversi punti della provincia ad opera di 7 ragazzi giovanissimi e particolarmente decisi nel loro modo di agire. Ragazzi che, secondo la ricostruzione dei carabinieri della Compagnia di Civitanova, hanno messo a segno 8 furti di auto che poi usavano per andare a fare colpi lanciando le vetture contro le vetrine dei negozi, aprendo in questo modo un varco per entrare e rubare. Furti di questo genere li hanno messi a segno, secondo le indagini dei carabinieri, a Morrovalle e a Montecosaro, soprattutto in supermercati e in negozi di parrucchiere. Colpi che sono cominciati il primo giugno con un furto in una pizzeria di Morrovalle, poi a Montecosaro, il 6 giugno, in un supermercato (in quel caso il bottino era stato di diverse migliaia di euro, il più ingente della banda che in certi casi aveva preso solo pochi spicci: 5 o 10 euro), a Morrovalle, in un alimentari, il 7 giugno, e due giorni dopo, sempre a Morrovalle in un negozio di parrucchiere. Il 13 giugno i furti sono stati messi a segno a Montecosaro e a Morrovalle, da un parrucchiere e in un market. Poi nella notte del 4 settembre i minorenni che facevano parte del presunto sodalizio hanno tentato furti di auto a Treia. Quella notte i minorenni vennero scoperti dai carabinieri e fuggirono. Ma ormai i militari gli erano addosso. E le indagini dei carabinieri della Compagnia di Civitanova, diretta dal capitano Enzo Marinelli, hanno portato a individuare i sette ragazzi (i minorenni e i due maggiorenni). Per uno di loro, Soukrat Oualid, 18 anni, nato in Italia e con origini tunisine, ritenuto il capo della gang, il pm Enrico Riccioni (che ha coordinato le indagini) ha chiesto e ottenuto dal gip la misura cautelare in carcere. Misura che è stata eseguita ieri sera dopo che la polizia ha trovato il 18enne, senza fissa dimora, all’interno dell’ente fiera di Civitanova. A Oualid viene contestato dal Gip un tentato furto in un distributore, e anche una rapina impropria perché a Civitanova, dopo aver tentato di fare un furto in un appartamento, mentre era con uno dei minorenni, scoperto dal proprietario (la casa si trova in via Martiri delle Foibe), il 18enne nell’allontanarsi a bordo di una auto, che guidava senza avere la patente, avrebbe cercato di investirlo colpendolo ad un braccio e ad una mano. E’ questo l’ultimo episodio di cui si sarebbe resa protagonista la banda, lo scorso 9 ottobre. Soddisfazione per l’operazione è stata espressa dal procuratore di Macerata Giovanni Giorgio. Che ha spiegato: “sulla costa c’è la tendenza ad una attività criminosa abbastanza estesa, si ha l’impressione, da parte di qualcuno, che questa zona sia come il Bronx dove si può far tutto e il contrario di tutto. Da parte nostra, invece, c’è la volontà di dimostrare che qui non è consentito delinquere”. “Si tratta di una risposta che abbiamo voluto dare a tutta una serie di reati che sono avventi in provincia” ha detto Il capitano Marinelli. Oualid, assistito dagli avvocati Cinzia Mennoia e Andrea Bracalente, dopo l’arresto si trova in carcere a Camerino.
(Servizio aggiornato alle 18,50)
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Senz’altro otterra’ gli arresti domiciliari, ma in questo caso, visto che e’ senza fissa dimora, non e’ meglio rispedirlo al suo paese di origine?
Senza essere considerati razzisti penso che la pena di questi delinquenti dovrebbe essere scontata nel paese d’origine con l’espulsione dall’Italia e il divieto permanente di tornarci,sull’attuazione di questa misura il problema è solo di volontà politica,basterebbe promulgare una legge semplice e chiara e firmare un accordo bilaterale con il paese d’origine.
Qualche mese fa ho appreso dalla radio che un giocatore di calcio di origini brasiliane in forza ad una squadra tedesca preso dalla nostalgia per il suo paese d’origine ha dato fuoco al suo appartamento provocando dei soli danni materiali.
Per la giustizia tedesca il reo dopo aver scontato la pena di due anni di carcere verrà espulso e considerata persona non gradita….non penso che sia impossibile fare ciò in Italia,manca solo la volontà politica.
buttate la chiave !! oppure consegnateli alle vittime dei furti
Bravissimi complimenti ai carabinieri non vi smentite mai….
Pene esemplari se sono colpevoli devono pagare per bene e dare così un esempio a tutti quelli che sono convinti dell’impunita’ italiana
perchè scaldarsi tanto con le solite pippe campanilistico-razziste?
non avete letto che gli altri 6 son marchigiani purosangue?
Prima cosa non sono tt italiani. Questi friki io li prendevo a pagaiate per circa un mese poi li rimettevo tranquillamente in liberta’ vedrai come imparavano a comportarsi…..