Salvare l’istituto fondato dall’esploratore Giuseppe Tucci, lo Isiao, che il Governo ha messo in liquidazione in seguito alla dismissione dei cosiddetti enti inutili. Ma per il comune di Macerata l’Istituto italiano per l’Africa e l’Oriente, fondato nel 1933 dall’esploratore maceratese ha una rilevanza importante per la città. Da qui la manifestazione di interesse a partecipare alla procedura di affidamento in concessione di servizi di valorizzazione dell’Isiao. Con una premessa. «Sappiamo che il commissario liquidatore è indirizzato alla ricerca di aziende interessate a servizi di gestione del patrimonio ed esclude gli enti pubblici – spiega Stefania Monteverde, assessore alla Cultura –. Tuttavia abbiamo valutato l’importanza di esprimere ugualmente tutto l’interesse a conservare a Macerata il prezioso Fondo Tucci nella biblioteca Mozzi Borgetti». Il sindaco Romano Carancini ha scritto al commissario liquidatore, l’ambasciatore Antonio Armellino. Nella lettera viene sottolineato come una straordinaria prospettiva storica colleghi ancora oggi le Marche al mondo asiatico, a partire dalla figura del gesuita maceratese Matteo Ricci. «Oggi Macerata incarna questa decisa vocazione – si legge nella lettera – attraverso l’attività dell’Istituto Confucio, voluto dall’università per radicare anche in ambito formativo e occupazionale i legami creati. Ancor più interessante rilevare che il Comune ha recentemente confermato questa dimensione culturale stabilendo di allestire uno spazio dedicato alla tradizione orientalistica marchigiana nel complesso della biblioteca comunale.
Entro il 30 ottobre darà avvio alla ristrutturazione che permetterà di recuperare alcuni locali destinandoli a spazi espositivi». E proprio in questa prospettiva il sindaco ha dichiarato il più vivo interesse a progetti di valorizzazione della collezione Tucci conservata nell’istituto posto in liquidazione. Un vero e proprio tesoro quello dell’Isiao con circa 200mila volumi, numerose e antiche xilografie, carte geografiche e raccolte fotografiche di pregio che riguardano i territori e i popoli orientali e africani. L’affidamento in concessione dell’Isiao prevede, tra l’altro, la gestione della collezione orientalista che comprende il Fondo Tucci con la più ampia collezione in Europa dell’arte dell’antico regno del Gandhara (oggi la regione del Pakistan settentrionale e dell’Afghanistan orientale), e più in generale il frutto degli scavi italiani eseguiti in Pakistan, in Iran, in Afghanistan e in Nepal. Prevede inoltre la collezione africanista con l’insieme dei materiali di carattere storico, artistico, etnografico, appartenenti all’ex Museo coloniale, poi africano e infine la biblioteca in cui sono confluite le preesistenti biblioteche degli ex Iia e IsMeo.
Redazione CM
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Trovo la manifestazione di interesse del comune di macerata per il patrimonio di Tucci condivisibilisdima e da sostenere. Se poi il bando non permette che l ‘ affidamento sia concesso ad entiti pubblici, varrebbe sicuramente la pena tentare altre strade che so un protocollo con una società . Uno dei più grandi orientalisti di sempre andrebbe riaccolto nella sua città per mezzo del suo lavoro, un archivio di incommensurabile importanza.
Ritorno sulla questione per evidenziare che si tratta di una occasione importantissima per la nostra città che potrebbe in tal modo acquisire un patrimonio culturale, artistico e scientifico incommesurabile con il valore aggiunto dell’essere la città natale del professor Tucci. Se ciò si uniscealla figura di Matteo Ricci ed alla presenza a Macerata dell’ Istituto Confucio e delle facoltà di lettere e lingue appare evidente quali potrebbero essere le opportunità di accrescere il prestigio della città, di aprire collaborazioni e di attirare interessi accademici, culturali e turistici con tutto il mondo.
Se il Comune da solo non ha i requisiti richiesti dal Commissario liquidatore si attivi l’ Università, l’ Accademia e financo l’ APM (visto che nell’articolo si parla di aziende) e si cerchi un sostegno nel MIBAC che vede un ministro dello stesso partito del sindaco che lo conosce bene.
L’iniziativa è assolutamente da sostenere, ne avevo fatto un fondamentale suggerimento (offerto inutilmente) al programma elettorale del centro-destra. La questione della liquidazione di parte del romano museo ISIAO è al centro di vari interessi pubblici e privati (antiquari e amministratori intelligenti e attivi di altri comuni si contendono da anni i pezzi migliori delle collezioni). Forse non è ancora troppo tardi per Macerata (città natale di Tucci), rimediando così anche agli errori del passato non avendo proficuamente riconosciuto un proprio illustre figlio quando era ancora in vità.
Nella disgrazia della soppressione del prestigioso istituto ISIAO si apre una grande opportunità per la città e l’Amministrazione comunale. Salvare e conservare lo straordinario patrimonio culturale nella città natale di Tucci e’ una iniziativa da sostenere senza esitazioni.
Tale ricchezza non va perduta assolutamente, se necessario si possono coinvolgere dei privati x far restare tutto a Macerata, è importante che tale collezzione non sia smembrata con vendite ad antiquari o altri comuni,sarebbe un danno immenso.
So che il Comune di Rimini, insieme ad un antiquario che “svuotò” la soffitta di C.so Cavour, è già attivo da qualche anno su questo fronte.
Bravo, Sindaco. Un’iniziativa meritoria al cento per cento.