di Laura Boccanera
Non si spegne l’eco dell’arresto dell’imprenditore Mauro Mattucci, attualmente rinchiuso nel carcere di Pescara dopo gli esiti dell’inchiesta condotta dal Nucleo tributario della guardia di finanza di Chieti (leggi l’articolo). Al costruttore abruzzese vengono contestati i reati di bancarotta fraudolenta e di essere a capo di un’associazione per delinquere finalizzata alla frode fiscale. Da Pescara l’avvocato Giancarlo Carlone riferisce di non aver intenzione di parlare con la stampa, specie in questa fase delicata. Domani mattina alle 9, comunque, al via gli interrogatori per i tre arrestati che sono in carcere, mentre lunedì il pm Marika Ponziani potrebbe iniziare ad interrogare gli altri cinque indagati arrestati e attualmente ai domiciliari. Ma seppur la notizia dell’arresto ha scosso Marche e Abruzzo, la politica civitanovese e locale poco sembra interessata a commentare l’accaduto. A differenza di quella nazionale che già nel marzo del 2014 lanciò l’allarme tanto da interrogare il Senato per vedere chiaro negli affari di Mattucci, arrivato nel giro di 10 anni a costruire un impero di beni, proprietà e costruzioni. Undici senatori, 8 del M5S compresa la marchigiana Serenella Fuksia e altri 3 del gruppo misto chiesero al ministro dell’Interno di interessarsi al giro d’affari nella zona commerciale civitanovese per l’appalto superiore a 60 milioni di euro. I senatori in quell’occasione ipotizzavano una mancata trasparenza negli atti del Comune, ricordavano la vicenda delle polizze fideiussorie e in ultimo sottolineavano le recenti indagini della Finanza che fecero una perquisizione anche negli uffici di via Quintino Sella per acquisire alcuni registri contabili.
E’ il 2007 quando a Civitanova compare per la prima volta il nome della Civita Park come società formata da più realtà imprenditoriali costituita per realizzare un centro commerciale e la nuova fiera. C’è una convenzione firmata all’epoca della giunta Mobili. Ma la storia di quel comparto parte ancora da più lontano, dal secondo mandato Marinelli quando dopo il fallimento della Faber la Civita Park rileva la terra e apre una partita e un affare lungo quasi 15 anni e che si è concluso con l’arresto ieri dell’imprenditore Mauro Mattucci. Ma la vicenda, al di là dell’esito giudiziario che avrà, appare comunque intricatissima e ha un’accelerazione negli ultimi anni quando Mattucci si stacca dagli ex soci Foresi e Icoc (con Sagretti c’è ancora un contenzioso in atto) e avvia con il Comune la variante per il palas che porta a realizzare nel giro di 3 anni il comparto fiera-palas-Cuore Adriatico. Seppur nella difficoltà di sbrogliare la matassa (resa ancora più complessa dai rivoli di società e quote in partecipazione delle diverse società che ruotano attorno a Mattucci) la politica civitanovese non si esprime sull’arresto. Il caso Civita Park rappresenta di fatto un “ibrido” come l’ha definito la guardia di finanza, in quanto le opere sono state tutte realizzate e le fatture false sono una minima parte rispetto al giro di evasione di 13milioni di euro contestato dalle Fiamme gialle per tutte le società. Sebbene sui social e su internet siano in tanti a commentare, nessuno entra nel particolare di quanto accaduto.
“Non conoscevo bene Mattucci – dice l’ex sindaco Massimo Mobili, in vacanza ad Ischia dove ha appreso della notizia – noi trattavamo per la maggior parte con Icoc e con Foresi, ma se oggi palas e fiera sono al sicuro è merito della convenzione che firmammo noi dal momento che abbiamo preteso che le aree dove sorgono le opere fossero pubbliche”. L’amministrazione non sembra però preoccupata sulle possibili conseguenze dell’arresto Mattucci, così come dorme sonni tranquilli anche Giuliano Ginnobili il presidente della Palace spa, che gestisce il palazzetto e che non è in alcun modo coinvolto nell’inchiesta che ha fatto sobbalzare Abruzzo e Marche. Restano ovviamente da chiarire alcuni elementi in attesa di capire come evolverà il processo e dell’interrogatorio di garanzia di Mattucci. Ad esempio rimane aperta la vicenda del fallimento della Civita Park, fallimento chiesto da un professionista di Macerata per un presunto debito non pagato di 60mila euro. Restano anche da chiarire alcuni aspetti come le garanzie a fideiussione poste da Mattucci su alcuni beni personali oggi sotto sequestro, anche se con il palas e la fiera ormai collaudati e consegnati le garanzie dovevano essere sciolte e tornare in capo al privato. In tutto questo c’è il silenzio della politica tutta (bipartisan e grillina) che non ha preso posizione nè con note nè con comunicati, complice forse anche le ferie settembrine, che non si esprime ufficialmente su un caso così di rilievo per la città, ma che continua ad eccitarsi e accendersi parlando di rom, accattonaggio e impianto crematorio.
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Posso affermare tranquillamente come attivista del MoVimento 5 Stelle di Civitanova Marche, che noi su questa storia abbiamo detto e fatto di tutto e di più. Per prima cosa abbiamo fatto l’esposto in procura a ottobre 2012, cioè appena 6 mesi dopo essere stati eletti con 2 rappresentanti in Consiglio Comunale ed esserci accorti della situazione. A questo esposto sono seguite ulteriori integrazioni via via con i mesi. Abbiamo inoltre segnalato in Consiglio Comunale, con largo anticipo che la CivitaPark sarebbe fallita.
Oltre all’esposto ed alle successive integrazioni all’esposto abbiamo anche messo al corrente i nostri parlamentari sulla vicenda, e da ciò sono scaturite 2 interrogazioni Parlamentari.
Parlare ora serve a poco, per lo meno per noi del MoVimento 5 Stelle che su questa vicenda abbiamo fatto tutte le segnalazioni dovute agli enti di controllo.
Chiunque segua questa testata on-line avrà letto cento volte il mio nome o quello di Fabio Bottiglieri scrivere e ripetere queste cose.
Una cosa la possiamo dichiarare tranquillamente: “Noi ve lo avevamo detto”.
Chiedete invece al Centro-Destra perchè li ha portati quì, ed al Centro-Sinistra, perchè li ha tenuti quì e lasciati fare quello che volevano, concedendo proroghe anche in assenza di fidejussioni valide, ed impegnando i cittadini di Civitanova Marche in una spesa non prevista di oltre 3 milioni di euro per l’operazione Palas.
Per CM. Vorrei segnalare un errore nel sottotitolo, dopo la parola ” carcere “, è stata aggiunta erroneamente una O al nome Silenzi.
Il presidente della compagine civitanovese Dottor No in arte Sindaco, ha ordinato alla squadra il silenzio stampa in vista dell’importante incontro Giunta/Procura valevole per la semifinale del Trofeo ” Mò te Scorno Io”.
Sapete che disse lo pollastro quardennese attorno mentre venià ficcato dentro lo forno: ” Ma chi se le magna tutte stè patate “.
Schifo solo schifo, destra o sinistra cambia poco, gli interessi personali,di partito,i favoritismi e perchè no le mazzette fanno parte del quotidiano pane della nostra misera politica locale…altro che dalla parte dei cittadini.
E noi imperterriti continuiamo ancora a votarli, io ho commesso l’errore di votare Corvatta perchè abbindolato dalle sue parole in campagna elettorale (comitati di quartiere come riferimento e da ascoltare,stop cementificazioni, etc.) invece mi ritrovo un fantoccio come sindaco senza nessuna influenza decisionale, Silenzi che ha perso le primarie(!) come sindaco in pectore e Costamagna (vecchio falco della politica locale) come supervisore!
Hanno finito un’opera che già quando c’era Mobili mi contrariava perchè doppione di un altro nuovo centro commerciale come era il Civita Center ( ora divenuta zona degradata, Piazza Martiri di Nassiria in abbandono, solo degrado erbacce e sporco), decine di attività commerciali chiuse.
Era chiaro che dietro ci fossero solo enormi giri di soldi e interessi privati di costruttori, tra l’altro neanche locali, Ma ho imparato la lezione. Basta, mai più!
Mi piacerebbe sapere cosa ne pensa il tanto decantato Germano Ercoli su tutta questa faccenda visto che ha posto il nome della sua Eurosuole sul palas.
Caro Germano,se c’avevi soldi da spendere a uffa, invece che affiancare il tuo nome a certi ambienti e a certi giri, non era meglio che ti fossi interessato di più ad una società locale con 96 anni di storia e radici sul territorio come la Civitanovese???
Oggi come oggi solo il M5S riesce ad essere al di fuori da certi ambienti, speriamo solo che continuino così anche in futuro.
Ce lo sapevano tutti anche i cani che facevano la pipi nel cantiere!
Ho più volte messo in rilievo le irregolarità che ho riscontrato dal punto urbanistico.
I Signori dell’Amministrazione hanno sempre sostenuto che tutto era a posto. Naturalmente non sto a ripetermi, forse qualcuno leggerà le carte e si vedrà.
Adesso vadano a dire ai cittadini che sarà a loro carico il mutuo del Credito Sportivo di 3 milioni essendo stato garantito dal Comune.
Qualche amministratore scimmiottava che a San Giuliano del 1914 a Civitanova si sarebbe inaugurato il Palas mentre a Macerata si mangiava la papera!! Bellissimo esempio di buon governo, complimenti!!!
TUTTI SILENZIosi.
segui la pista dell’odore: ti porterà lontano, più a sud.
Di solito non lo faccio, ma complimenti alla Boccanera per il finale dell’articolo…non so perché faccia più rabbia essere derubati di 10 euri da un rom in praesentia che milioni di euro da uno in giacca e cravatta in absentia.