(Calstelfidardo-Maceratese, in alto la galleria fotografica di Lucrezia Benfatto)
di Enrico Maria Scattolini
MACERATESE ALL’UNIVERSITA’ (+) La storia della società biancorossa sarà infatti oggetto di una tesi di laurea di diritto sportivo, in un ateneo toscano. L’ho appreso da uno spettatore del “Mancini”, il quale mi ha chiesto notizie riguardo ad un articolo scritto da Fernando Scattolini all’indomani della costituzione della società biancorossa. A lui necessario per documentare il suo lavoro accademico. Dopo aver chiarito che l’autore è stato mio padre, purtroppo scomparso da tempo, mi sono preso la libertà di indirizzarlo al mio amico Glauco Giglioni, preziosa memoria del calcio biancorosso.
LA SINTESI. Due successi all’Helvia Recina, un pareggio in trasferta ed….i giochi sono fatti (+)! Per la Maceratese. A prescindere da ciò che otterrà il Fano: massimo dodici punti nei restanti quattro incontri.
RECANATESE ED AGNONESE in casa, poi, a scelta, Sambenedettese (“Riviera delle Palme”) o Giulianova (“Faldini”) potrebbero quindi trasformare in esaltante realtà il sogno di promozione dei biancorossi. Pur con tutto il rispetto dovuto ad avversari che giocheranno (i primi due) o per evitare il tracollo definitivo in classifica, o per mantenersi nei play-off in buona posizione (il terzo), o per voglia della ribalta (gli abruzzesi).
LO SNODO DI IERI (+). La vittoria della benamata a Castelfidardo (leggi l’articolo) ed il coincidente pareggio interno del Fano con il Campobasso hanno reso praticabile (non dico scontato) questo percorso. E’ infatti ritornato a sei punti il gap fra le due. Esattamente come accadde lo scorso 8 marzo. Quando i biancorossi vinsero al “Recchioni” di Fermo ed il Celano bloccò sorprendentemente il Fano sul proprio terreno. Poi, però, cambiò improvvisamente il vento: i risultati di parità della capolista a Campobasso ed all’ “Helvia Recina” contro il Chieti (complice il penalty fallito da Kouko) permisero al competitor adriatico di dimezzare lo svantaggio.
LE ANSIE DI MAGI. Sua confessione al termine del derby di Castelfidardo: “Sì, lo debbo ammettere: in quella circostanza qualche preoccupazione è affiorata tra noi”. Turbamenti per altro nascosti dall’incrollabile fiducia nell’…apparato biancorosso (+).
BEN RIPOSTA, dal momento che la Maceratese è uscita con due vittorie dalle insidie di uno dei passaggi più tormentati del calendario: la doppia trasferta di Matelica ed appunto di Castelfidardo (+).
I CONTRIBUTI INDIRETTI DI CAMPOBASSO E CHIETI (+) hanno reso ancor più festoso il pomeriggio domenicale della Maceratese. Mantenuto quindi l’impegno che mi fece Vullo, l’allenatore molisano, dopo il match in bianco dei biancorossi al “Romagnoli”: “Giocheremo a Fano come sappiamo fare qui (ndr.bene!), fra le nostre mura”. Rammento anche simile… giuramento del tecnico teatino, la cui squadra ospiterà il Fano nel penultimo appuntamento di campionato. Lo dovrà necessariamente fare con le armi in pugno. Il nuovo regolamento dell’over-season del campionato nazionale dilettanti quest’anno premierà soprattutto il livello di classifica ottenuto al termine della stagione regolare. (Incontro preliminare fra quinta e quarta piazzata, la vincente giocherà contro la terza e la seconda affronterà chi ha superato il turno). Una motivazione in più per la gente di Ronci, che ha sul collo anche l’alito del San Nicolò (a due punti); una preoccupazione aggiuntiva per quella di Alessandrini.
CONTI PERO’ INDIGESTI PER SPADONI. Il quale si è finalmente “concesso”- sua testuale espressione- alla mia telecamera (+) dopo diverse anonime apparizioni borderline negli spogliatoi. La sua opinione è netta: “Lasciamo stare i confronti. La Maceratese deve contare esclusivamente sulle sue forze, come ha fatto sinora”. Merita credito il dirigente biancorosso – così desidera essere ancora genericamente definito nell’ organigramma della Maceratese -avendo vinto sette campionati in carriera. Io ne ricordo uno in particolare con il team di Malavolta ed i ragazzi di Nocera.
GARAFFONI/1. IN JEANS E FELPA, al posto di calzoncini e maglietta, pur tuttavia in campo con i suoi colleghi impegnati negli esercizi di riscaldamento, ante inizio match. Abbigliamento civile naturalmente obbligato dalla squalifica per l’espulsione di Matelica, ma non al punto da assopire i palpiti del suo cuore biancorosso(+).
GARAFFONI/2. La sorpresa è arrivata al momento della formazione del rituale capannello, un attimo prima della convocazione arbitrale negli spogliatoi per l’appello. In mezzo, a tenere concione, ho scorto proprio il difensore toscano. Espressione emblematica ed insieme carismatica della squadra(+).
IL COLPO DELLA STREGA DI CROCE. Non ha fatto in tempo Magi ad informarmi del suddetto trauma che ha improvvisamente colpito il centrocampista che intravedo anche lui fra i suoi compagni. Incurante del vento che avrebbe potuto aggravare il suo malanno, pur di condividere insieme gioie e dolori.(+).
L’”I N V I N C I B I L E” è dunque il “gruppo”(+++)!
MACERATESI POPOLO DI MIGRANTI, almeno ieri. In seicento al rinnovato “Mancini” di Castelfidardo. Un’interminabile teoria di auto verso la patria della fisarmonica, policrome di sciarpe, gagliardetti e stendardi biancorossi, illuminati dal sole primaverile; qualche patema inevitabile in una partita di calcio dalla posta così alta(sventate dall’eccellente Saitta); ma poi l’incontenibile esplosione di esultanza alla replica di garanzia di D’Antoni ed al triplice fischio di chiusura. Dal sapore di serie C.(+).
COMMOSSA LA DOTTORESSA TARDELLA (+), anche lei ritornata al mio microfono, complice il precedente scambio di auguri pasquali.
ORGOGLIOSA di aver mutato il corso del calcio maceratese(+), che da tanti anni sembrava inesorabilmente appassito su vecchi ricordi.
INTERVISTATA INSIEME A GARAFFONI, anche lui colpito dal resuscitato entusiasmo della tifoseria biancorossa(+). Ma non ancora soddisfatto: “In sede mi è capitato di vedere alcune fotografie dell’ Helvia Recina dei tempi d’oro, gremito di gente”. Il suo auspicio (+): “Vorrei che ritornasse così domenica prossima, contro la Recanatese”.
UN FREMITO HA ALLORA SCOSSO MARIELLA NOSTRA, che si è letteralmente arrampicata sulla felpa del suo (più alto) giocatore per abbracciarlo e baciarlo (+).Con il sorriso della gratitudine…
FAIR-PLAY AL “MANCINI”. Mix di contrapposti sentimenti e di tensione fra gli spettatori delle due fedi, ma assoluta correttezza reciproca. Assolutamente inoperoso l’imponente dispiegamento delle forze dell’ordine, libertà di commento senza fastidi al telecronista in mezzo della tribuna, addirittura la gratificazione del benvenuto ai maceratesi dello speaker dello stadio. Un esempio di scuola, di sano appuntamento sportivo (+).Peccato la contestazione finale della tifoseria locale all’indirizzo dei propri calciatori (-).
NATURALMENTE C’E’ STATO ANCHE IL CIMENTO CALCISTICO: Ha prevalso la Maceratese perché ha giocato complessivamente meglio ed ha segnato due reti (+). Meriti riconosciuti anche da Mobili, allenatore castellano ritornato alla guida della squadra durante la settimana ed al quale auguro la salvezza.
QUALCHE PERPLESSITA’ l’ha invece eccepita, motu proprio, Magi per … “l’incapacità dei miei attaccanti di segnare nel primo tempo. Ne parleremo martedì prossimo”. Perfezionista (+).
E PURE ONESTO(+), come al solito. Quando ha riconosciuto che, dopo il primo gol di D’Antoni, ha pensato di cambiare modulo per irrobustire il centrocampo: “Ma non l’ho fatto perché non volevo abbassarmi troppo ed incorrere nel rischio di qualche svista-infortunio nella zona difensiva”. Concludendo: “Inoltre Perfetti, al quale poteva mancare l’autonomia dell’intera partita, mi ha assicurato che stava bene.”
PERFETTI…PERFETTO(+++). Sia nell’interdizione che nell’impostazione. Addirittura capace di proporsi in fase offensiva con inserimenti sulle fasce. Sempre però puntualmente trascurati da un Kouko troppo egoista.
OTTIMA LA DECISIONE DI MAGI di concedere una fragorosa standing ovation al centrocampista che aveva il delicato compito di sostituire Croce. Alla quale si è pubblicamente associato lo stesso allenatore(+).
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Caro Enrico i miei capelli bianchi hanno avuto ragione avendo pronosticato questi ultimi risultati.
Mi domando come si faceva a dire che il campionato del Fano era più semplice dovendo incontrare 3 squadre in lotta per i playoff e la Vis Pesaro?
Alla prima verifica è accaduto quello che doveva accadere. Domenica si completerà l’opera perchè scommetto che il Fano non vincerà a S. Nicolò.
Il dato impressionante di questa cavalcata è il +10 in media inglese. Non ricordo una situazione del genere. Hai elementi per verificare casi simili?
Purtroppo Garaffoni non potrà mai più vedere l’Helvia Recina come nelle foto, quando lo stadio verrà messo a norma avrà una capienza massima di soli 4.000 spettatori. La curva sarà chiusa e gradinata e tribuna avranno seggiolini con posti numerati.
Carlo,ma che dimezzano l’Helvia Recina?
No Enrico, il progetto di messa a norma è pronto. Purtroppo con le nuove norme sarà come ho spiegato nel precedente post.
E’ successa la stessa cosa allo Sferisterio quando hanno fatto lo stesso lavoro. Numero di spettatori dimezzato.
maceratese all’ università : 4 esami e laureati a pieni voti con bacio accademico!
In queste ultime partite sto notando che le avversarie della Maceratese si trasformano letteralmente, mettono in campo il massimo della combattività, e ci impediscono di sviluppare un bel gioco, basti pensare che il Castelfidardo ha precedentemente subito 3 reti dalla Vis Pesaro ed addirittura 6 reti dal S. Nicolò, mentre con noi ci ha fatto sudare sette camicie, stesso discorso per il Matelica.
Quindi contro la Recanatese che domenica a casa ha subito 3 reti dall’Amiternina, state sicuri che con noi si trasforma e diventa per miracolo “il Real Madrid” aspettiamoci quindi un’altra battaglia, non lasciamo nulla al caso e non consideriamola una partita vinta.
Forza Rata
Relativamente all’Helvia Recina mi viene da dire che fare lavori di quella portata (e costi) in un impianto di oltre 50 anni potrebbe essere un investimento poco felice… Anche perchè la messa a norma dell’impianto nella sua globalità va ben oltre i seggiolini…Tanto per dire, cercate di vedere cosa c’è sotto il lamellare che copre la tribuna.
Magari sbaglio ma la salita della Maceratese verso una serie professionistica, meriterebbe un progetto più concreto di una serie infinita e costosissima di toppe.
@ Cacchiarelli
Per la messa a norma dello stadio è prevista una spesa di circa 300 mila euro, metà della quale occorre per l’impianto di sorveglianza a circuito chiuso. Il Comune ha pronto un progetto già concordato con gli enti preposti (recinzioni, sistemazione parcheggi etc) avendo preso contatto con la Federazione Calcio e l’Osservatorio per la sicurezza delle manifestazioni sportive. Ci si è mossi con largo anticipo per essere pronti al momento giusto.(Facendo i dovuti scongiuri!!).
Non credo che vi siano alternative a questo intervento, vogliamo per caso fare uno stadio nuovo? Non credo che le finanze lo permettano. Non si tratta di costosissime toppe ma un normale intervento di adeguamento.
Non cominciamo a fare polemiche anche in questo caso altrimenti facciamo la fine della Lube.
Caro Carlo Valentini, è pacifico che in questo momento non ci sono alternative e, costi quel che costi, l’intervento è obbligato e senza alternative.
Quello che mi premeva evidenziare è che le amministrazioni che si stanno alternando (e neanche tanto) alla guida di Macerata non hanno mai lungimiranza e attivita programmatica a medio termine. Si tappano i buchi ma di progetti nuovi per una Macerata al passo con i tempi e con le esigenze dei suoi cittadini…nemmeno a parlarne!
Tutto qui.
Una domanda,ing.Valentini. Se i lavori previsti per l’Helvia Recina riguardano solo l’esterno ed il circuito televisivo,con esclusione quindi dell’impianto,perchè dovrebbe esserne ridotta la capienza con la chiusura della curva?Della quale,da quello che ho appreso,sarà migliorata la recinzione. Grazie. Ciao
Secondo le mie informazioni l’intervento prevede lavori anche all’interno con la posa in opera di seggiolini. I posti debbono essere tutti a sedere. Mi risulta che la curva verrà chiusa perchè così non è regolare. Il Comune ha il progetto e credo che sia possibile visionarlo per eliminare qualsiasi dubbio. Ciao a Domenica.
La messa a norma dello stadio H.R. nel rispetto delle vigenti leggi in materia, ritengo che sia fattibile senza dover sostenere spese esorbitanti, non sono un esperto in materia, ma se penso che il Fano ha disputato C1 e C2 con il loro stadio, e soprattutto la Fermana, adeguando ed ampliando un vecchio impianto degli anni 30 ha addirittura disputato per un anno la serie B e diversi anni in C, inoltre senza parcheggi nelle vicinanze.
Io penso che l’Helvia Recina si presti particolarmente ad interventi di ampliamento e di adeguamento, mentre più difficile risulterà la gestione del traffico automobilistico in entrata ed uscita.
Anche nel caso che venga eliminata la curva, vengano ridotti i posti in tribuna a seguito dell’istallazione di seggiolini, venga ridotta la gradinata per creare uno spazio fra le tifoserie ospiti e casalinghe (che tra l’altro già esiste), penso che 4-5 mila spettatori siano ugualmente garantiti.
Ad oggi in serie C vedere partite con 4 mila spettatori è una rarità, pertanto il problema capienza stadio non sussiste.
Mentre per l’impianto di illuminazione ho sentito dire che deve avere delle caratteristiche tali da consentire le riprese video in notturna, in questo caso non so come stiamo messi.
Inoltre per le neo promosse mi sembra che consentano un anno di tempo per ottemperare a tutte le prescrizioni in ordine all’impianto sportivo.
Ripeto che non sono un esperto, pertanto se sapete qualcosa di più in merito ben venga.