Sferisterio, il futuro
tra Mediterraneo e Oriente
Il maestro Micheli resta altri due anni

MACERATA OPERA FESTIVAL - Nel 2016 in scena Norma e Otello, la Turandot nel 2017. Ufficializzato per altri due anni il direttore artistico "Questa città è il segreto del mio successo". Nel 2014 la stagione ha prodotto un utile di 11mila euro. Il sindaco Romano Carancini: "Il Mof è un ente sano e virtuoso che guida anche la rete lirica regionale

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Da sinistra: Luciano Messi, Antonio Pettinari, Francesco Micheli, Romano Carancini

di Marco Ribechi

Sferisterio opera, il Mediterraneo nel 2016 e orizzonte ad Oriente nel 2017 con la Turandot. E al timone ci sarà Francesco Micheli, la cui conferma è stata ufficializzata oggi. Positivo il bilancio del 2014: l’utile è di 11mila euro.

E’ soddisfatto il consiglio d’amministrazione del Macerata opera festival che oggi ha anticipato alcune delle opere in cartellone nei prossimi anni. Un 2016 dedicato al Mediterraneo con le opere Norma e Otello mentre il 2017 vedrà protagonista l’Oriente con la proposta della Turandot. Questo il futuro, ma il passato porta con sè due buone notizie: un bilancio utile di circa 11mila euro per la scorsa stagione lirica e la conferma per altri 2 anni, fino al 2017, del direttore artistico Francesco Micheli.

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Francesco Micheli e Romano Carancini

A dare la notizia il sindaco di Macerata Romano Carancini insieme al presidente della provincia Antonio Pettinari, al direttore dell’organizzazione tecnico-artistica Luciano Messi e Micheli stesso.«Per il terzo anno consecutivo chiudiamo con un bilancio positivo – ha detto Carancini – Il Macerata opera festival (Mof) è un ente sano e virtuoso che guida anche la rete lirica regionale. Le istituzioni devono essere vicine a questa attività con un’azione di responsabilità perchè è veramente notevole il lavoro svolto per rendere possibile la stagione lirica». Secondo i dati del bilancio consuntivo le entrate si sono aggirate intorno ai 4,2 milioni di euro occupando 500 persone per 18mila giornate lavorative prodotte. Un’industria culturale che ha superato le aspettative, considerando anche il record al botteghino per oltre un milione di euro.

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Luciano Messi e Antonio Pettinari

«Il modello dello Sferisterio arriva a rispondere a chi non supporta la cultura dicendo “costa troppo” – aggiunge Antonio Pettinari – Da qualche anno non è più così poiché non solo riusciamo a chiudere in attivo ma stiamo via via riducendo il debito passando dagli 840mila euro del 2011 ai 203mila di fine 2014. La riduzione dei costi quindi è stata possibile senza intaccare la qualità soprattutto grazie all’eccellente opera di Luciano Messi e Francesco Micheli». Il direttore tecnico sarebbe infatti l’artefice del risultato economico positivo grazie ai continui rilanci progettuali che hanno affiancato alla normale stagione operistica altre attività di grande successo come il concerto per Anita Cerquetti, la serata delle Nozze d’oro, la mostra del 50° anniversario, l’attività formativa che ha portato i tecnici dell’Oman nell’arena per apprendere come vengono realizzate le opere e la dislocazione delle opere e dei costumi in altre località. Anche l’aumento delle quote degli sponsor hanno contribuito ad ingigantire la stagione consentendo la realizzazione di eventi collaterali autofinanziati.

Aida

L’Aida di Micheli in scena lo scorso anno

Profonda soddisfazione anche da parte di Francesco Micheli che avrebbe rinunciato ad un incarico al teatro Regio di Torino per proseguire l’avventura maceratese: «Devo ringraziare Macerata che mi ha accolto e mi ha insegnato il mestiere. Qui ho trovato un’ottima squadra e avrei tradito la generosità ricevuta se avessi abbandonato questo progetto. Il paese del bel canto è ormai all’estero oggetto di battute che ci ridicolizzano. Esistono poche realtà significative in Italia come lo Sferisterio, è proprio Macerata il segreto del mio successo. Allo stesso tempo bisogna ricordare che al momento il bilancio della Regione per la cultura è pari a zero. Per questo è importante comprendere il circuito economico che questo festival produce». Questa estate in scena ci saranno “Rigoletto”, “La Boheme”, “Cavalleria rusticana” e “Pagliacci”.



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