In piazza contro il razzismo
Manifestazione di solidarietà
al negozio bruciato

MACERATA - Domani (20 marzo) alle 18 in piazza della Libertà si ritroveranno l'Anpi, l'Arci, l'Acsim, l'Anolf Cisl, la Cgil, la Cisl, il Movimento 5 Stelle, Officina Universitaria e Sel. Invitati a partecipare anche i cittadini. Spunta un cartello di vicinanza sulla vetrina dell'attività andata a fuoco

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I vigili del fuoco in via Morbiducci (foto di Guido Picchio)

I vigili del fuoco in via Morbiducci (foto di Guido Picchio)

Negozio bruciato, associazioni e sindacati scendono in strada per dire no al razzismo. Dopo l’episodio di domenica (leggi l’articolo) che ha riguardato un alimentari etnico in via Morbiducci, domani (20 marzo) alle 18 in piazza della Libertà si ritroveranno l’Anpi con la sezione e il comitato provinciale, l’Arci, l’Acsim, l’Anolf Cisl, la Cgil, la Cisl, il Movimento 5 Stelle, Officina Universitaria, Sel, Pd, Rete Studenti Medi, Rifondazione Comunista, Soms Corridonia. Intanto arriva solidarietà per il negozio gestito da nigeriani anche da un cittadino anonimo, una donna che questa mattina ha deciso di appendere sulla vetrina dell’attività un cartello di vicinanza. 

Il negozio di alimentari in via Morbiducci

Il negozio di alimentari in via Morbiducci

IN PIAZZA. Una manifestazione per dire no alle intimidazioni, come riporta una nota degli aderenti, e per chiedere sicurezza. «Sono tempi difficili e il timore che a qualcuno venisse in mente di dare corpo alle espressioni di razzismo più o meno esplicite che da qualche tempo alcuni individui di casa nostra venivano agitando si è concretizzato – scrivono –  L’incendio doloso verificatosi l’altra notte in via Morbiducci non può essere ignorato né sottovalutato. L’atto compiuto è ancora più grave perché si è voluto affermare una volontà di esclusione attraverso un atto violento e distruttivo. La ferma e totale condanna di quest’atto gravissimo esprime però la necessità di rispondere in maniera pronta ed efficace ai bisogni di sicurezza che provengono dai cittadini e che non possono rimanere inascoltati». Gli aderenti invito a scendere in piazza anche i cittadini che si riconoscono in questi ideali per riaffermare il valore del dialogo civile e culturale, dell’accoglienza e della solidarietà tra quanti vivono, lavorano e studiano a Macerata.

Sulla vicenda è stata presentata anche una interrogazione in Parlamento (leggi l’articolo)



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