di Marina Verdenelli
Lo hanno trovato morto, accanto alla sua auto. E’ successo all’alba, in via Ugo Bassi, a Civitanova, vicino alla scuola. La vittima è un 36enne di nazionalità marocchina, Tarik Haddi, operaio rimasto senza lavoro. Da dieci giorni era rimasto senza casa e dormiva in auto. Il giovane è stato notato da un passante, attorno alle 6, che lo ha visto esanime, riverso sull’asfalto dell’area di sosta. Accanto c’era la Golf parcheggiata con dentro le coperte per passare la notte e tutte le sue cose. Chiamati i carabinieri una pattuglia ha raggiunto via Ugo Bassi. Inutile l’intervento del 118. A stroncare il 36enne probabilmente un malore. Nessun segno di violenza sul suo corpo. L’operaio era regolare sul territorio italiano.
Il decesso, stando alle prime informazioni, risaliva a due ore prima del ritrovamento. I carabinieri hanno avvisato i parenti più stretti che abitano fuori provincia, degli zii. La salma, portata all’obitorio dell’ospedale di Civitanova, è stata restituita ai familiari per il funerale.
(Servizio aggiornato alle 20)
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tristezza infinita.
Se non fosse stato regolare ma clandestino si sarebbe salvato..
Apposto de aiuta i delinquenti potevano aiutare un povero cristo come questo!!!
Poveretto, io passavo e l ho visto.
No crediamo affatto che questo govane lavoratore sia morto per un malore ma è morto per i motivi che sono alla base di quel malore.Perchè tanta ipcrisia?Dopo dieci gioni che sei senza casa,senza lavoro,probabilmente con poco cibo,al freddo in macchina cosa gli poteva accadere se non sentirsi male? Questo succede in una città in cui si mostra troppo spesso in modo ostentato,quasi irreale un volto patinato,festaiolo quasi onirico mentre si consumano in silenzio situazioni sociali drammatiche .
pero continuate tutti a dargli i voti………. eeeeeèeeeeee
Complimenti all’assessore ai servizi sociali del comune e al corrispondente ufficio.Bravi,veramente.
Una vergogna per tutti noi CIVITANOVESI ….
….al lavoro per potenziare la Caritas locale e garantire almeno 10 posti letto fissi oltre che un minimo di vitto e spazi sociali.
Nessuno si indigna e nessuno si è accorto di questo. I servizi sociali di quartiere? Lo avranno saputo?
@ Sel Civitanova. Dovete rassegnarvi, Silenzi e il noto regista hanno decretato che a Civitanova la vita è Wonderful. Se avevo dubbi, l’accostamento dell’Opera Cinematografica all’ Impressionismo fatta dal noto critico d’arte Max Von Walter Gazzosa biografo dell’assessore, mi ha tolto ogni dubbio. L’articolo sopra va letto in chiave diversa: il malore che ha ucciso l’operaio è dovuto ad un eccesso di felicità incontenibile dovuta alla meravigliosa vita che stava conducendo. Il suo cuore non è riuscito a sopportare tale stato di forte contentezza.
il problema è che la nostra Repubblica non riconosce e non garantisce più uno dei principi sui quali è basata la nostra Costituzione: la DIGNITA’ umana. Lo dimostrano ampiamente i fatti che tutti i giorni riportano i TG o i quotidiani. E se viene meno questa funzione viene meno tutto il nostro ordinamento!!!!
Fa impressione leggere chi chiama in causa la Caritas che tanto fa per i diseredati mentre l’amministrazione comunale a partire da quella precedente dopo anni e anni non riesce a completare l’eterno cantiere che è la Casa protetta di San Silvestro e che ha tollerato l’occupazione dei locali della Caritas in via Parini che senza l’occupazione avrebbe potuto essere ristrutturata molto tempo fa.
Brava Lauretta e così la dignità va a farsi friggere , se sono cani subito si muovono le associazioni , mentre per i poveri cristi non c’è verso lo pago sulla pelle della nostra famiglia che per malore fisico vogliono licenziare mio marito dopo che è stato sfruttato e massacrato di lavoro , mentre i nostri bravi politichesi portano le pagnotte a casa anche senza lavorare e con laute pensioni , la società va mobilitata resettata . Adesso che il “faccia d’angelo” renzino da il colpo finale al moribondo operaio questa fine può toccare chiunque bisogna svegliarsi subito.
Credo che la sindrome del tafazzissmo a Civitanova sia endogena, trattandosi di Esposito il signore delle banalità ovvie non c’è da meravigliarsi, ma quando personaggi che si celano dietro Sel lo intervengano in questa vicenda con toni da tafazzisti allora la cosa è preoccupante non tanto per il decadimento di questa forza politica nelle banalità, ma perché invece di essere una forza che risposte e “speranze” aizza le folle su un nemico da odiare. Dalla morte dei tre cittadini a questa morte c’è un filo comune, non è l’ipocrisia, ma lo sciacallaggio politico sulle disgrazie di persone alle quali viene negata la cosa più elementare che sta alla base della convivenza civile.” il rispetto”. Il rispetto per una morte atroce fatta in solitudine e in emarginazione, il voler sciacallare sulla loro morte per acquisire, come nel gioca del monopoli, qualche casella nel dibattito politico cittadino.
Questa scia di morte, che non avviene solo da noi, ha una sola responsabilità la crisi economica, la mancanza di lavoro che trasforma da un giorno all’altro cittadini che vivevano dignitosamente del loro lavoro a persone senza futuro e certezze del presente.
In politica non si ragione con i se, come dire se ci fosse lavoro non sarebbero morti, o come dire se Non si fosse il video non sarebbero morti. Salvo poi schierarsi con gli esercenti balneari che già urlano contro il comune per la paura che il comune non finanzierà le loro feste.
Io vedo ipocrisia, e gente senza scrupoli tra chi approfitta di ogni fatto dal più banale al più tragico, per attaccare l’amministrazione comunale, ma in modo particolare l’assessore alla cultura e al festival. Sono certo che Sel non dirà mai che il senza tetto o senza lavoro che a Torino abita in un cartone si trovi in quella condizione per colpa della politica di spese folli (si parla di milioni di euro) da parte dell’assessore alla cultura della giunta di Fassino. Perché non lo fanno? Per via del solito provincialismo che affligge molti concittadini che reputandosi loro inferiori a questi livelli, vogliono che tutto il ceto cittadino sia come loro inferiori, incapaci di esprimere proposte politiche. Non difendo a spada tratta ed approvo in assoluto ciò che fa questa amministrazione, ma per quel che posso cerco di leggere segnali positivi ed incalzarli dove vedo carenze. Ma veniamo alla morte di questo giovane, colpa dei servizi sociali di quartiere? Ma veniamo a questa accusa. I servizi sociali del quartiere di Risorgimento erano stati allertati? Non lo so questa accusa è da provare. Io non mi accontento, l’accusa provata o non provata non lo riporta in vita. Io mi aspetto che ci si indigni per la crisi di lavoro e di certezze, mi indigno perché le forze sociali e politiche che sono divise tra di loro in mille rivoli spesso autoreferenziali non sono in grado di dare speranze a chi precipita nel baratro della povertà assoluta.
Io , tanto mi lapidereste comunque, approvo e dico bravo all’ Assessore alla cultura e al turismo, perché quel video nasce per attirare turisti nella nostra città, turisti che portano soldi e che fanno girare l’economia, e creano qualche posto di lavoro. Altri operatori economici dovrebbero fare cose del genere invece di andare a speculare sulla pelle di lavoratori albanesi macedoni et per fare nuove ville lussuose e comprarsi la meritata Mercedes annuale.
Cari amici di Sel Si diceva un tempo una risata vi seppellirà, ma sarebbe troppo onore per voi, spero che in fondo al tunnel del vostro taffazismo troviate la luce della radiosa alba del socialismo.
Agli altri non rispondo li rimando alla famose espressione della sottocultura di Maurizio Costanzo Show : che la madre …………………………..
Siamo ormai una città che rispecchia in piccolo quello che succede a livello nazionale.
Quello pensa al film, Costamagna alle elezioni regionali, quell’ altra ai manifesti del night e la povera gente è abbandonata a se stessa.
Wonderful? Certo, per chi qui ha trovato l’America…
Poi facciamo i comizi di fronte alle chiese, come già purtroppo visto.
C’è la Civitanova “dei nani e delle ballerine” che si riprende nei video promozionali e poi si compiace a rivedersi proiettata sul grande schermo ad alta definizione. C’è anche una Civitanova che soffre, senza casa e lavoro, e muore dopo 10 giorni vissuti nell’abbandono in un’automobile. Il giovane operaio morto l’altra notte nei pressi della sua auto dimora, non era tra coloro che si pavoneggiano in spiaggia con la tavola da surf o che compiono festose escursioni motociclistiche in strade di campagna, come ci viene mostrato. Si spende troppo nell’effimero e nel voluttuario a Civitanova per l’autoesaltazione di qualcuno, da Natale in avanti c’è un’ampia letteratura in merito. Mentre in città è palpabile il disagio sociale, e fatti drammatici che dimostrano tale malessere si ripetono nelle cronache. Le critiche a questo modo di agire vengono bollate come “sottocultura”: come definire allora un’amministrazione che dimentica gli ultimi? E’ l’espressione di una sinistra salottiera, che sguazza nel vitalizio, che non si rende conto della drammatica realtà che la circonda e fa assai poco per affrontarla. Troppe opere da realizzare non sono progettate (o sono in ritardo) e aiuti ad istituzioni benemerite non vengono concessi nella giusta misura. E in questa situazione, ci sono anche “cortigiani” che trovano in modo di intervenire sotto nickname. Per dispensare opinioni insulse (dal loro privilegiato punto di vista), senza valutare il buongusto di tacere.
Von Max, ma parli proprio tu che dopo aver vinto il bando sullo spazzolamento hai mandato a casa quattro poveri disgraziati che i sindacati ti hanno fatto riassumere. Se ricordo bene i quattro ebbero difficoltà ad essere ricevuti in comune! Ma dai nuovamente mandato ai tuoi avvocati che quattro risate in tribunale me le farei. E poi quando scrivi sei di una pallosità sadica. Dove l’hai trovato il termine tafazzissmo ( mettece n’antra esse che co tre se legge meglio ) e ricordati che banalità e ovvietà sono sinonimi, quindi ne basta uno. E questo alla prima riga! E poi basta de sta sempre a insultà le persone. Ma che si dovrebbe dire di te lecca posteriori assessoriali?
@aldo caporaletti
Queste sono le conquiste che leggi cd.moderne,a cominciare dalla l.190/90 e successive, hanno favorito.
L’abolizione poi del controllo sugli atti dei comuni è stata devastante.I sindaci eletti direttamente che si sentono liberi da ogni vincolo,le spese incontrollate e festaiole.