di Claudio Ricci
La zona 30 non arriva a Natale. Come annunciato, la sperimentazione del piano a viabilità ridotta, promossa dall’associazione Ciclostile, è stata in gran parte ridimensionata per riportare la segnaletica quasi alla situazione originaria. Il tentativo non ha superato il collaudo, incappando in numerose polemiche sollevate da automobilisti e residenti. Ultimo capitolo della saga, l’incidente tra due auto accaduto qualche giorno fa, che ha riportato all’attenzione dell’opinione pubblica i rischi della rotatoria all’interno della frazione (leggi l’articolo). L’ordinanza emanata oggi però, pur annullando tutte le altre modifiche della zona 30, lascia invariata proprio la rotonda, ritenuta da alcuni automobilisti troppo spostata a destra per chi viene da Recanati.
Nelle disposizioni riguardanti borgo Peranzoni si legge infatti: «Conferma della regolamentazione che prevede la circolazione rotatoria all’intersezione con via del Fiume, disposta in via sperimentale». Sempre nell’ordinanza è prevista la rimozione degli elementi di arredo e delle modifiche sperimentali che portavano gli automobilisti a fare le gimcane. Il documento prevede il «Ripristino della delimitazione degli stalli di sosta; spostamento dell’area di sosta riservata ai veicoli al servizio di persone invalide che espongono lo speciale contrassegno, in prossimità del civico n 136; istituzione di un’area di sosta riservata al carico e scarico merci dalle 7 alle 13 e dalle 15,30 alle 20 dei giorni feriali, in prossimità del civico n 83; istituzione di un’area di sosta riservata al carico e scarico merci dalle 7 alle 13 e dalle 15 alle 18 in prossimità del civico n 180».
Le modifiche alla viabilità hanno però riguardato anche altre zone “calde” della città. Cambiata la regolamentazione della sosta in via Costanzi, al polo universitario di Vallebona, anche questa oggetto di critiche da parte di studenti e non solo, a causa delle multe elevate per divieto di sosta (leggi l’articolo). Nella voce dell’ordinanza sulla strada comunale fonte Moscardina, quella che passa sul retro del polo universitario, si è provveduto a regolare il parcheggio: «Divieto di sosta 0-24 con rimozione su ambo i lati, dove segnalato, nel tratto a doppio senso di marcia che conduce fuori dal centro abitato dall’intersezione con la traversa omonima in prossimità dell’Università». Una regolamentazione che arriva in seguito agli accordi presi tra Comune e Università, dopo che il rettore Luigi Lacchè e l’assessore alla viabilità Marco Blunno erano arrivati ad un accordo per evitare disagi all’utenza del Polo Bertelli (leggi l’articolo).
« L’accordo prevedeva l’impegno da parte nostra a regolamentare la sosta intorno al polo – spiega l’assessore Blunno – chiarendo, con la segnaletica, su quali spazi fosse possibile parcheggiare e su quali no, al fine di evitare indecisione negli automobilisti e disagio per i residenti». L’ordinanza prosegue poi con ulteriori cambiamenti apportati alla regolamentazione del traffico. Viale Trieste: estensione degli stalli di sosta a pagamento, con la stessa efficacia e modalità di controllo già previste in zona, nel tratto che precede l’area riservata allo stazionamento della postazione dei cassonetti dei rifiuti recentemente ridotta, con contestuale spostamento del divieto di sosta 0-24. Via Weiden: divieto di sosta 0-24 nell’ultimo tratto sulla destra a scendere verso via Pesaro dopo l’area di sosta a pagamento. Via Padre Matteo Ricci (tratto che fiancheggia il parcheggio della Banca delle Marche) e vicolo Ranaldi: divieto di transito eccetto veicoli espressamente autorizzati con “pass” per operazioni di carico e scarico funzionali all’attività degli uffici del giudice di Pace.
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@Blunno
Visto il fallimento della viabilita’ zona 30 , adesso fate pagare tutte le spese di ripristino a Ciclostile e non a noi cittadini di Macerata !!!!!
Concordo pienamente con Marcop, basta sprecare i soldi pubblici
Ma si, aumentiamo i posteggi a pagamento!!! Che schifo
Al di la di ogni ragionevole dubbio anche il Comune conferma che la farlocca “sperimentazione”, come a suo tempo imposta alla Frazione (senza alcun confronto con i residenti ed i commercianti), si è dimostrata solo una masturb-azione urbanistica, di nessun valore.
Ci sarebbe solo ora da augurarsi che il Comune, preso atto di quanto sopra evidenziato, la smetta di ascoltare (spesso concedendo pure finanziamenti pubblici) i ciarlatani del fine settimana alternativo ed i venditori fasulli di porzioni magiche urbanistiche da far west….