In tribunale fa troppo freddo
I giudici sospendono i processi

MACERATA - Il presidente della sezione penale, Claudio Bonifazi: "Bisogna recuperare condizioni di lavoro dignitose, non era possibile continuare fino a sera senza riscaldamento"

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Il giudice Claudio Bonifazi

Il giudice Claudio Bonifazi, presidente del collegio che oggi ha deciso di rinviare i processi rimasti a causa del freddo

 

di Gianluca Ginella

I giudici sospendono l’ udienza perché fa troppo freddo. Condizioni impossibili questa mattina al tribunale di Macerata per continuare a lavorare perché nella camera di consiglio, dove i giudici si ritirano per le sentenze e le decisioni sui nodi che emergono nel corso delle udienze, mancava il riscaldamento. Una situazione che i componenti del collegio penale hanno deciso di fare emergere anche per segnalare come in tutti gli uffici del tribunale gli impiegati lavorino al freddo per diverse ore al giorno.

Udienze rinviate per freddo al tribunale di Macerata. La decisione è stata presa dai giudici del collegio, presieduto da Claudio Bonifazi. Intorno alle 14, quando oggi mancavano due udienze, una riguardante una violenza sessuale, l’altra uno sfruttamento della prostituzione, che dovevano andare entrambe a sentenza, i giudici hanno comunicato che l’udienza era rinviata. Perché nella camera di consiglio (non in aula perché lì ci sono i condizionatori) si ghiacciava. Questo perché, come avviene da anni, i riscaldamenti erano stati spenti dal Comune intorno alle 10,30-11. Cosa che non succede solo nella stanza dove i giudici si ritirano per le decisioni, ma anche negli uffici dei dipendenti del tribunale. Ma se la questione viene sollevata da un giudice, la cosa ha una forza d’urto rilevante sulla vita stessa delle udienze. “Bisogna recuperare condizioni di lavoro dignitose, l’intento di sospendere l’udienza è anche quello – spiega il presidente Claudio Bonifazi –. Non era possibile continuare a lavorare per molte ore in queste condizioni”. I giudici prevedevano di restare in camera di consiglio almeno fino alle 19. “Segnaleremo la situazione a chi di competenza, perché c’è una situazione di disagio obiettiva. Speriamo che qualcuno si avvii a risolvere il problema che riguarda tutti i dipendenti del tribunale”. I riscaldamenti vengono spenti intorno a metà mattina e poi riaccesi per un’ora e mezza nel pomeriggio (alle 15) e così tanti dipendenti si portano le stufette da casa per riscaldarsi.



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