Calvigioni: “Antenna Zoccolanti,
l’ipotesi migliore per la salute pubblica”

CORRIDONIA - Il primo cittadino risponde all'intervento del consigliere Salvucci, che aveva chiesto chiarimenti sullo stato dell'area. "L'installazione è provvisoria. In caso di ristrutturazione edilizia e ripristino del monastero la Telecom dovrà provvedere alla delocalizzazione a propria cura e spese"

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antenna zoccolanti 4

Lo skyline di Corridonia dopo l’installazione dell’antenna

Il sindaco di Corridonia, Nelia Calvigioni

Il sindaco di Corridonia, Nelia Calvigioni

Il sindaco Nelia Calvigioni interviene sulla questione antenna Zoccolanti dopo le dichiarazioni rilasciate dal consigliere di opposizione Enzo Salvucci firmatario di una richiesta di chiarimento sullo stato dell’area, discussa nell’ultimo consiglio comunale (leggi l’articolo).

«L’impegno della nostra amministrazione –  – spiega il primo cittadino di Corridonia –  non potendo vietare l’installazione dei ripetitori per la telefonia mobile e per i segnali radio televisivi, è stato quello di tutelare la salute dei cittadini, ritenendo questa valore essenziale ed assolutamente primario. I siti idonei  sono stati individuati con il cosiddetto “Piano Antenne”.

frana lidl zoccolanti

La frana nell’area sottostante al monastero, parcheggi ex Lidl

Con esso è stato assicurato il corretto insediamento territoriale degli impianti al fine di minimizzare l’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici e garantire, nel contempo, il raggiungimento degli obiettivi di qualità del servizio prefissati dallo Stato. Ancora una volta sono costretta a smentire affermazioni che non trovano riscontro nella realtà. Mi riferisco, in concreto, alle dichiarazioni del consigliere Enzo Salvucci. La sua interrogazione non aveva ad oggetto il ripetitore dell’area dell’ex convento degli Zoccolanti, ma la situazione dell’area circostante tale edificio. Tuttavia, in sede di assemblea consiliare, il consigliere Salvucci, nell’illustrare la medesima, strumentalizzando la recente installazione del ripetitore, ha stravolto l’interrogazione non riferendosi al contenuto in essa scritto. Nonostante tale “modifica”, ho fornito tutti i chiarimenti richiesti.

Il pollaio all'interno del monastero degli Zoccolanti

Il pollaio all’interno del monastero degli Zoccolanti

In particolare voglio evidenziare come, dal punto di vista della situazione dell’area, non vi sia alcun insediamento “pollaio” all’interno dell’ex convento degli Zoccolanti. Quanto poi alla condizione geologica , ho ribadito come la stessa è sotto l’attenzione dei tecnici dei competenti uffici comunali. Passando poi a quanto dichiarato con riferimento al ripetitore installato da qualche giorno, voglio rilevare come tutti gli enti preposti alla tutela paesaggistica-urbanistica, i pareri della Soprintendenza delle Marche, e della salute pubblica (Asur, Arpam) hanno dato il proprio parere positivo per l’installazione; questo conferma l’assenza di qualsiasi rischio per la salute della cittadinanza.

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Il palo di 36 metri prima di essere issato nell’area degli Zoccolanti

L’antenna montata nell’area dell’ex convento degli Zoccolanti può essere rimossa perciò determina una trasformazione paesaggistica reversibile e  temporanea; una temporaneità che, nell’autorizzazione rilasciata, è legata al recupero e ripristino dell’utilizzo dell’ex convento degli Zoccolanti, come, peraltro disposto nella stessa “in caso di ristrutturazione edilizia e ripristino dell’utilizzo dello stesso, la ditta Telecom Italia S.p.A dovrà provvedere alla delocalizzazione della struttura in questione a propria cura e spese ed è obbligato al ripristino dello stato dei luoghi così come erano ante operam”.

Come già avvenuto per tutti gli impianti installati nel territorio comunale (quelli nella frazione di Colbuccaro sono stati già delocalizzati in ottemperanza al “piano antenne”), sarà posta in essere una puntuale ed attenta azione di controllo delle emissioni elettromagnetiche tramite gli enti preposti al fine di garantire il costante rispetto dei limiti indicati dalla legge e la tutela della salute pubblica. Le affermazioni rese dal consigliere Salvucci sono senza fondamento e la storia insegna che i “Masaniello”, gli agitatori di popolo, non hanno mai portato benefici alla città come è accaduto con le precedenti amministrazioni».

 

 

 

 



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