di Monia Orazi
L’Unione Montana di Camerino si farà. Questo pomeriggio il Consiglio regionale ha votato un emendamento alla legge regionale, che prevede che per costituire l’Unione Montana siano necessari la partecipazione di almeno il 40% dei Comuni della vecchia comunità montana e che rappresentino almeno il 50% degli abitanti. L’Unione Montana di Camerino è in regola con i numeri, hanno già votato a favore dell’adesione Camerino, Pieve Torina, Serravalle di Chienti, Acquacanina, Fiastra e Muccia, sei comuni sui tredici che attualmente sono all’interno dell’Ente montano guidato dal commissario Sauro Scaficchia, per un totale di 11 mila abitanti su 13 mila residenti. Restano fuori Bolognola, Fiordimonte, Pievebovigliana, Visso, Ussita, Castelsantangelo sul Nera e Montecavallo. Il voto contrario del Consiglio comunale di Bolognola, sabato pomeriggio, aveva fatto saltare la possibilità di dare vita al nuovo Ente, destinato a raccogliere l’eredità della vecchia comunità montana, attiva sino al prossimo 31 dicembre. La possibilità di un emendamento alla legge regionale è stata proposta sabato mattina a Camerino, nel corso di un incontro istituzionale al quale hanno partecipato alcuni sindaci del territorio, il segretario regionale Pd Francesco Comi, il segretario provinciale Teresa Lambertucci, il consigliere regionale Angelo Sciapichetti, l’onorevole David Favia e per il comune di Camerino il sindaco Gianluca Pasqui, i consiglieri comunali Andrea Caprodossi e Fabio Trojani (leggi l’articolo). «Le luci di Natale che abbiamo acceso ieri le dedico ad un futuro roseo e pieno di vita per la nostra terra – commenta Gianluca Pasqui, sindaco di Camerino, che ha seguito ad Ancona i lavori del Consiglio – è una vittoria che va nell’interesse del territorio, costituire l’Unione è un atto importante per presentare progetti ed accedere alle possibilità offerte dai fondi europei e dalla progettazione per le aree interne». Per Pasqui ora inizia un lungo lavoro per ricompattare il territorio: «Ai sindaci che hanno scelto di non aderire all’Unione montana dico che non critico la loro scelta. Sono bravissimi amministratori, di grande esperienza. Chiedo loro di metterla ora a disposizione di tutto il territorio. Voglio ringraziare il consigliere Andrea Caprodossi, Marco Fanelli, Fabio Trojani, Pietro Tapanelli perché parlando con le forze poltiche hanno mostrato di essere una minoranza attenta e che lavora per ottenere risultati importanti. Sono grato anche a Comi, Favia e tutti coloro che sono intervenuti sabato all’incontro in Comune, impegnandosi per questo ». Soddisfatto anche l’ex deputato David Favia. «Grazie all’impegno del Partito Democratico, di Centro Democratico, di altri partiti e consiglieri regionali- dice Favia – tra cui Comi, Sciapichetti, Perazzoli, Massi e Traversini l’Unione dei Comuni montani di Camerino si farà. Questa è una grande vittoria per le aree interne, che voglio dedicare ai sindaci che ci hanno creduto, in primis Gianluca Pasqui e Alessandro Gentilucci, ma anche a tutti gli altri che conosco e con cui ci siamo confrontati e che sono amministratori illuminati». Favia chiede ai Comuni che non hanno aderito di fare marcia indietro. «Siamo certi che ora tutti i Comuni dell’ex comunità montana di Camerino – aggiunge l’ex deputato – vorranno aderire all’Unione per fruire dell’unità del territorio, dei benefici di questo tipo di struttura ed anche per non disperdere i benefici del progetto ministeriale per le aree interne».
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quali funzioni dovrebbe ricoprire?
ecco a voi come si ricostituisce la comunità montana.
Le prenotazioni erano gia’ state accettate e non si poteva disdire tutto, anche per non restituire le caparre.
F d P
Fra non molto faranno una delibera’ con la seguente motivazione: PERCHE SI!
Ritorno sull’argomento della mancata adesione del Comune di Bolognola all’unione montana per chiarire come la normativa regionale prevedeva la maggioranza dei 2/3 del consiglio comunale per poter aderire (o non aderire) a qualsiasi unione. Orbene, il Comune di Bolognola ha 9 consiglieri più il Sindaco (totale 10), per cui la maggioranza di 2/3 era di 7 voti. Erano presenti appunto 7 consiglieri che, almeno dagli accordi precedenti, erano tutti favorevoli all’unione montana. Al momento del voto un consigliere (di maggioranza) è uscito dall’aula facendo mancare la possibilità di raggiungere il numero minimo previsto per la validità della votazione. Finalmente i nostri rappresentanti regionali (in particolare quelli del PD che sono i più responsabili come maggior partito che governa l’Ente Regione) hanno capito che la normativa da essi stessi posta in essere era “assurda” perché consentiva ad un solo consigliere comunale (come successo a Bolognola) di annullare la volontà della maggioranza. Bastava un po di buonsenso che allora non ci fu! Finalmente si è posto rimedio con l’emendamento votato oggi…….non credo che ci si possa gloriare molto del risultato, perché questo necessario aggiustamento è intervenuto dopo quanto successo al Consiglio Comunale di Bolognola, che ha messo a nudo l’enorme carenza della normativa precedente.
unione montana!!…..ho sbagliato ma la sostanza non cambia, sempre di m…. si tratta!!
Il carrozzone parassitario delle regioni con il suo indotto non intende mollare l’osso, pur sapendo che la loro comunità montana verrà costituita in aperta violazione dei principi costituzionali.Io credo che 1° non può costituire maggioranza solo il 50% che minimo dovrebbe essere di due terzi della popolazione coinvolta. non può essere ammissibile che un tipo di 50% abbia valore e l’altro 50% non vale nulla. 2° i favorevoli hanno il dovere di dimostrare in maniera matematica la vera utilità per tutti i cittadini coinvolti e non l’utilità della casta politica che è quella più credibile. Inoltre, credo che nessuno può impedire ai favorevoli di realizzare il loro sogno da soli, purché da soli se lo paghino anche.
INCREDIBILE!!! Basta cambiare il nome e il gioco è fatto! Complimenti! Moltiplicate questo scherzetto per tutta Italia e pensate come stiamo messi. Saranno contenti i contribuenti ormai allo stremo e sul lastrico. Intanto il debito pubblico galoppa verso le stelle.
Venghino signori venghino….
Non c’è trucco e non c’è inganno…
L’occhio è veloce ma la mano lo è di più…
Solo per questo fine settimana.
Scegliete di portare a casa la vostra poltorna preferita, da poltrone&poltrone troverete la seduta più comoda per voi http://www.biancoarredi.it/collezioni-ambienti-casa/salotti-e-divani-classici-e-moderni/soluzione-divano_04.jpg
Il poltronificio regionale, specie a fine legislatura, aumenta la produzione di sofa’ e strapuntini, nonostante la crisi e la tanto sbandierata eliminazione di enti inutili. Prima, la riesumazione dei Consorzi di Bonifica, ora quella delle Comunita’ montane. Hanno raggiunto il massimo della presa in giro dei cittadini!
«SIM SALA BIM!»
(Mago Silvan)
come al solito NON CAMBIA NULLA le comunità montane sono uno sperpero inutile di soldi, è possibile che non si riesca ad estirpare questo cancro dell’arricchire e del favorire sempre le stesse persone, invece di utilizzare i soldi x cercare di creare lavoro??’