di Marco Ricci
E’ ormai in dirittura di arrivo la possibile riorganizzazione delle Camere di Commercio marchigiane, dopo l’indirizzo preso a fine settembre da Unioncamere Marche che ha ipotizzato la riduzione a due degli enti camerali della regione. Il nuovo assetto si è reso necessario a seguito del recente intervento del governo che, nell’arco prossimo triennio, andrà a ridurre del 50% i contributi versati dalle imprese, con una prima riduzione del 35% già a partire dal prossimo anno. Facendo alcuni conti di massima, il taglio delle risorse per la sola Camera di Commercio di Macerata si aggirerà tra i 2,5 e i 3 milioni di euro l’anno, compromettendo di fatto l’operatività dell’ente, così come potrebbero vedere paralizzate la propria attività istituzionale anche le Camere di Pesaro, Ancona, Fermo e Ascoli Piceno.
Da qui dunque l’ipotesi di creare due soli enti, con Macerata, Ascoli e Fermo che andrebbero a confluire in un’unica Camera. La riorganizzazione, con tutta evidenza, porterà a delle ottimizzazione di spesa già a breve, anche se gli effetti più importanti non potranno vedersi nell’immediato. Il tentativo messo in campo è quello di liberare risorse dalle spese di funzionamento per riversarle nell’attività istituzionale, di fronte a un taglio di risorse duramente contestato dagli enti camerali. Al governo si imputa infatti di non aver predisposto una riorganizzazione generale dello Stato (enti, regioni, comuni) ma di aver di fatto applicato dei tagli lineari alle singole Camere di Commercio senza valutare il loro grado di efficienza o aver introdotto la logica dei costi standard. Macerata, a questo proposito, rientra tra gli enti più virtuosi nel panorama nazionale, al contrario di altri enti non solo molto più ciclopici ma che posseggono ingenti partecipazioni in importanti società pubbliche.
Preoccupato del futuro dell’ente e dei servizi messi in campo a favore delle imprese e del territorio si era detto Giuliano Bianchi, presidente della Camera di Commercio di Macerata, fin dal discorso di insediamento del suo quarto mandato. Il presidente aveva duramente criticato una riforma che, senza cancellare gli enti, di fatto ne limita l’operatività drenando risorse, un po’ come accaduto con le Province, anch’esse paralizzate nella loro attività senza per questo essere ridotte di numero o cancellate. Bianchi, in particolare, aveva espresso i propri timori per le aziende più piccole impossibilitate, ad esempio, ad aggredire con le proprie forze il mercato estero. La Ex.It, la società dell’ente camerale maceratese che aiuta le piccole e medie imprese ad esportare, aveva chiuso il mandato con un bilancio senz’altro positivo. Non è escluso che in futuro anche la Ex.It possa confluire in un unico soggetto regionale, questo nonostante i numeri della società maceratese siano spesso migliori degli altri.
Venendo all’immediato futuro, la riorganizzazione potrebbe essere approvata dalla Giunta Camerale di Macerata nelle prossime settimane, prima di vedere un successivo passaggio in Consiglio per la delibera definitiva. L’obiettivo sarebbe quello di passare al nuovo assetto entro la fine dell’anno, con appunto la creazione di una nuova camera che accorpi le funzioni di Macerata, Fermo ed Ascoli Piceno. Tra le varie iniziative messe a rischio dai tagli, il finanziamento che la Camera di Commercio maceratese si è impegnata ad erogare per trent’anni per il completamento della statale 77. La cifra in ballo, pari al 20% dei fondi dedicati all’attività istituzionale dell’ente, vale ogni anno circa 650 mila euro.
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Matteo Renzi…. ..un grande BLUFF!!!!!!!!!!!
Scommettiamo che ci faranno pagare i costi della riorganizzazione di questi enti (la cui missione mi è ancora ignota, visto che in decenni di attività mi hanno chiesto soldi senza offrirmi in cambio assolutamente nessun servizio).
Il BUFFONE RENZI ANCORA NON SI DECIDE A TOGLIERE DI MEZZO QUESTI RAMI SECCHI DELL’ITALIA CHE CI COSTANO UN SACCO DI SOLDI E BASTA. Siamo tutti stufi di pagare enti che non servono a niente e che vivono sulle spalle di chi lavora
Tranquilli, hanno inventato i letti a castello.
Comunque all’interno di quei rami secchi ci sono persone che lavorano con famiglie al seguito….quei rami secchi sono enti locali che si autofinanziano, quei rami secchi svolgono funzioni a tutela delle imprese e danno servizi indispensabili….(si è parlato anche di dare tali funzioni in gestione a strutture private, ciò a conferma che non parliamo di un Ente inutile) Sarebbero invece da tagliare tutte quelle funzioni inutili volte solo a far gonfiare il portafoglio di molti dirigenti e del Presidente stesso!!!
“….. che pur non cancellando gli enti …….” e qui Bianchi tiro’ un bel sospiro di sollievo… A proposito della presidenza della Camera di Commercio non ho mai letto una riga dell’Avvocato che settimanalmente ci spiega cosa non va a Macerata..
Per Orfeo Negro
Bianchi diventerà con ogni probabilità Presidente di questa nuova gigantesca Camera di Commercio Marche Sud.
@Ron Wesley
“Comunque all’interno di quei rami secchi ci sono persone che lavorano con famiglie al seguito”…… e allora? Potrebbero dire…… ma non lo dicono perché sanno che è inutile, anche le migliaia di persone che giornalmente perdono il posto di lavoro e che certe tutele nemmeno se le sognano!
La riorganizzazione ed ottimizzazione di spesa, DEVE passare per i dipendenti! Già questi signori ricevono il pubblico solo 3 mattine a settimana, lavorano poche ore e prendono bei soldi ed hanno tutele e privilegi che altri si sognano (non entro nel merito di cosa fanno e come lo fanno). Per quanto riguarda Bianchi, devo purtroppo convenire con l’Avv Bommarito.
anche io mi chiedo a cosa servano…. oltre a mantenere se stesse…..ho una P.IVA agricola tutti gli anni verso la quota alla camera di commercio ma non ho mai ricevuto niente in cambio…….. a no il bollettino postale da pagare ogni anno lo ricevo regolarmente
@ Bommarito
Ma Bianchi è Indagato in Banca Marche , si dovrebbe nascondere,
invece sara’ ancora il futuro per la nostra economia ?????
Per Marco
Sinora Bianchi, grazie anche all’aiuto di diversi esponenti del PD, soprattutto di stampo renziano, che sono a capo delle organizzazioni di categoria (CNA, Confesercenti, ecc.), è riuscito a farsi rieleggere Presidente della Camera di Commercio, già conoscendo il futuro accorpamento con le altre realtà di Fermo ed Ascoli e già sapendo che la carica dell’ente accentrato toccherà a lui.
E’ riuscito a superare il tracollo della Banca delle Marche, le indagini della magistratura, le inchieste della Banca d’Italia ed anche un furto molto strano avvenuto a casa sua quest’estate. Evidentemente gode di appoggi molto forti e pure trasversali, anche se i futuri sviluppi di carattere giudiziario potrebbero far cadere di botto l’intero castello.
Camera di commercio , ente inutile e fuori dal tempo , nessun valore aggiunto per l’economia locale , solo balzelli per chi ci ha a che fare .
L’unico servizio utile e’ l’Infocamere finalizzato all’accesso dei dati delle imprese.
( compagine societaria , bilanci , protesti ecc ) .
Non capisco , come cittadino . in un’ era digitale , ove in internet posso accedere ad archivi informativi , data-base, servizi in vari settori ed in maniera efficiente e gratuita , per usufruire dei servizi Infocamere devo pagare profumatamente.
(Oltre a chi ha gia’ pagato con la tassa annuale delle partita Iva )
Questa notevole massa d’incassi delle Cgia a cosa serve ?????????
@ Gino il Condatino
Ma perchè pone queste domande proprio nell’imminenza del weekend?
Poi qualcuno si incuriosisce e magari va a cercare le risposte e poi si incaxxa e si rovina il fine settimana 😀
Ottima scelta la fusione delle camere di commercio: Macerata – Fermo – Ascoli Piceno. Sono certo che sarà anche un contributo ad una migliore viabilità soprattutto per il nostro interessante entroterra marchigiano. Ottimo esempio e stimolo per altre indispensabili fusioni. Buon lavoro Ivano Tacconi c. g. Udc Comune di Macerata
NESSUNA FUSIONE: DEFINITIVA ED IRREVERSIBILE SOPPRESSIONE!