di Maria Stefania Gelsomini
A Macerata non solo il negozio di bigiotteria Black Fashion in corso Matteotti (leggi l’articolo), ma anche la pizzeria Terrazza del Sole in piazza Annessione si è attrezzata da qualche tempo per dissetare i fedeli amici a quattro zampe con una ciotola d’acqua fresca fuori dal locale. Non avrà il bollino ufficiale Dog Friendly, ma a Macerata è forse l’unica pizzeria ad offrire questo servizio di “Dog’s bar”. E pensare che in fondo basterebbe così poco per accontentare cagnolini e cagnoloni di ogni età, taglia e razza.
Essere “Dog Friendly” significa promuovere la cultura dell’accoglienza del cane nelle strutture ricettive (balneari, alberghiere) e nelle attività commerciali (bar, ristoranti), filosofia cui si sono già convertite o si stanno convertendo molte delle maggiori città italiane, da Roma a Milano, Firenze e Bologna, e delle località a vocazione turistica, oltre a villaggi, campeggi e agriturismi. A Macerata invece non solo è alquanto limitato il numero di locali pubblici e di esercizi commerciali che permettono l’accesso ai cani (quelli che espongono il famoso adesivo “Io qui posso entrare” per intenderci), ma vige un’ordinanza, la n. 223 del 2008, che impone – o almeno imporrebbe – sempre l’uso della museruola (“All’interno di locali pubblici o mezzi di pubblico trasporto i cani dovranno inoltre essere muniti di museruola”). L’augurio è che al di là delle ordinanze vincano il buonsenso, il rispetto e l’educazione, dei padroni in primo luogo, e che sull’esempio di questi commercianti civili e amorevoli molti altri espongano presto, in centro e in diverse zone della città, delle belle ciotole piene d’acqua.
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Bene, è utile sapere gli esercizi dove si possono portare i cani… così andrò altrove! 🙂
Tipico commento…da cani!!!
Un altro bell’esempio di civiltà…. Complimenti x l’iniziativa
Francesco,chi non ama gli animali,detesta anche le persone.Commento che parla da solo….
Franceso sei un deficente
Un conto è mettere a disposizione una ciotola d’acqua all’esterno dei locali, altro è far entrare gli animali in sala.
Se questo è quanto richiesto da alcuni avventori, i locai dovrebbero attrezzare apposite sale come avviene per i fumatori.
E il rispetto per animali e/o persone non c’entra nulla.
Intanto è una questione di igiene e sanità pubblica, chi garantisce che siano esenti da problemi sanitari!!!?
Poi su questi ragionamenti si pensa sempre a cani e gatti…perchè sono i più diffusi, ma i proprietari di serpenti e rettili vari, uccelli più o meno esotici, ecc potrebbero avanzare analoghe richieste!!!!!
Quest’estate, in un locale, anche quotato, di una nota città turistica che permette l’accesso ai cani, il barista passando ne ha accarezzato uno (dolce calmo e coccolone…come resistergli!!!) ma poi ha servito i clienti senza lavarsi le mani. Di certo non mi vede più lì dentro!
Inoltre potrebbero esserci persone (in particolare bambini e anziani) che hanno paura e ad una azione per quanto normale dell’animale potrebbero spaventarsi ed avere reazioni di cui nessuno può prevedere le conseguenze (a tale scopo esiste per esempio una legge che impone guinzaglio di 1,5 m e museruola quando si è in giro con un cane).
Senza considerare che molti sono allergici a cani e gatti.
Per cui, liberi di non separarsi dall’amico a quattro zampe, ma in contesti separati da quelli per chi preferisce mangiare e bere senza animali tra i piedi.
Anche questo è rispetto!
Vede Mente Lucida, il suo è un commento intelligente, argomentato, consistente nella forma e nella sostanza.
Magari Francesco66 ha la sua stessa opinione, peccato che esprimendosi in quel modo ha fatto proprio una figura…da cane!!!
Patrizia sei un mito!
Come non condividere il commento di Mente Lucida. Ma il problema non è dato dagli animali che frequentano i locali, bensì dai comportamenti dei ristoratori od albergatori che come dice lei assumono atteggiamenti da irresponsabili. Ma ciò non succede solo in tali locali pet-friendly, ma dappertutto; personalmente ho lavorato in tale settore e non sto a raccontare cosa succede “dietro le quinte”, altrimenti non mettereste più piede in metà di ristoranti/bar/pizzerie di Italia…anche dove non hanno accesso i cani. Quanto alla garanzia su problemi di ordine igienico-sanitario è una fobia ingiustificata e sopravvalutata; un possessore di un cane (o animale di compagnia che sia) tendenzialmente cura MOLTO la sia la salute che la sua igiene, paradossalmente si possono contrarre più malattie in un ospedale, in un asilo o scuola che stando a contatto con un cane ben tenuto. L’unico problema che potrebbe presentarsi in tali locali è la presenza simultanea di razze incompatibili tra di loro o maschi adulti, per le conseguenze che tutti possono immaginare. L’argomento rettili ed uccelli non lo affronto nemmeno perché 1)richiede troppo spazio, 2) il loro habitat non è una gabbia né la teca.
Una problematica delle più strategiche, ma nel tradurla in pratiche virtuose si abbia cura di non incorrere in tragici equivoci come quello che costò la vita al povero Pier Ugo, il cagnolino adorato della signorina Silvani, vero protomartire fantozziano del dog friendly, vedi http://www.youtube.com/watch?v=xCM-877iTFQ.
ricordate sempre che chi porta il proprio cane al ristorante al 100% lo tratta meglio che se stessi…è matematico!!! locali apposta? igiene? madaje va…sono millenni che cane e uomo convive e mmo siamo diventati tutti igienisti e perfettini ahahhaha. il mio amato cagnolino è entrato senza ALCUN MINIMO PROBLEMA sia al hofbrauhaus (pub più antico e grande d’Europa che è a Monaco) nonchè nell’hotel più rinomato di VIENNA dove è stata inventata la Sachertorte (immediatamente hanno portato una ciotola alla mia piccola cagnolina e poi il menu a a noi)… sia in Austria, che in Germania ma anche in Francia OGNI campeggio in cui sono stato ho chiesto se poteva entrare il mio cane e si sono messi a ridere e uno mi ha pure detto “il cane può entrare…lei vediamo” (ovviamente scherzando!!!)….. meditate gente meditate!!!