Federica Curzi, vicesindaco di Macerata
Dopo le affermazioni del vice presidente del Consiglio Deborah Pantana sulla discussa questione di come viene trattata l’immigrazione e le sue problematiche nel comune di Macerata (leggi l’articolo), il vice sindaco Federica Curzi risponde:
«La consigliera comunale Deborah Pantana ribatte pesantemente ai chiarimenti del Comune sul progetto di accoglienza ai rifugiati politici parlando di “business del rifugiato”. Consideravo doverosamente chiarita la questione puramente amministrativa ma le affermazioni di Deborah Pantana sono gravi e fastidiose, oltre che inesatte e non mi voglio sottrarre. Non si possono usare questi argomenti, questioni di estrema delicatezza che implicano la dignità e i diritti umani, come strumenti di attacchi politici. “Business del rifugiato” è un’affermazione che dà fastidio profondamente e denota un atteggiamento che va palesemente in contrasto con il modello di spiritualità e di approccio alla tragedia umana del rifugiato politico che lo stesso papa Francesco e la visita di oggi di don Luigi Ciotti a Lampedusa testimoniano. Basta inoltre con le obiezioni sul sociale che dicono che si aiuta solo l’extracomunitario e l’immigrato. Gli aiuti sociali non sono erogati secondo la nazionalità e c’è da distinguere comunque la spesa sociale pro capite, che il comune ha tra le più alte della regione da quella di progetti specifici, in cui gli enti locali e le ong diventano strumenti attuativi di azioni dello Stato e degli accordi internazionali, come è il caso del nostro progetto “Macerata accoglie”. L’atteggiamento del Comune nelle politiche sociali in favore degli stranieri va nella direzione dell’accoglienza e anche dell’’inclusione. Questo da sempre e mi auguro ancora dopo di noi. E non sono più accettabili in generale affermazioni come “io non ce l’ho con gli immigrati, però…”.
Deborah Pantana, consigliere comunale Forza Italia
Il primato di Macerata per le politiche di accoglienza non riguarda il numero di stranieri che arrivano ma la capacità di includerli in percorsi di integrazione nella società. Le persone che secondo la Pantana vagabondano per la città, o davanti alle chiese, sono casomai quelle che non vengono intercettate dagli strumenti di inclusione sociale che il Comune ed altri enti perseguono nei loro compiti istituzionali».
Sulla questione è intervenuto anche Paolo Bernabucci, presidente del Gus, il quale «per non alimentare polemiche» ha invitato tutti i consiglieri comunali a confortarsi nella sede dell’associazione, giovedì alle 17 (leggi l’articolo).
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https://www.cronachemaceratesi.it/2014/07/04/il-gus-e-una-realta-importante-sia-trasparente/547793/
Ma perchè confrontarsi giovedì 17 SOLO con i Consiglieri Comunali?
Con i cittadini, no??
Perchè non va bene? La gentilissima signora Pantana, da buona cristiana, segue contemporaneamente gli insegnamenti di Papa Francesco e di Silvio, li mischia bene bene e li usa come gli fa comodo.
La coerenza e l’etica prima di tutto!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
I preti, la CEE e il Papa non possono parlare perchè sono ingerenze fastidiose nella vita politica riguardo certi argomenti, però poi la sinistra è pronta a riempirsi la bocca delle clericali parole papali.
La solita coerenza di sinistra, la quale ormai è diventata più ecumenica della democrazia cristiana!
Quanto ci mettete a cambiare nome e tornare alla cara vecchia (da voi) amata DC
dai su siate coerenti, ormai siete laici come Formigoni!
Forse John Galt sta parlando di Silvio Berlusconi? della zia suora, della mamma “povero Silvio”, delle cene eleganti, dei vari divorzi, delle varie Escort, delle evasioni fiscali, ??????????????? Sscccccccc!!!!!!! Silence please!
…….il solito chiacchiericcio politichese……….il solito invocare principi universali dell’accoglienza della
solidarieta’ e della fratellanza……….detto ciò……..noto con sorpresa come a sinistra ci si allinei su principi
clericali…….e addirittura si citino parole del papa ( che tempi )……… Si riempiono la bocca di belle parole
danno del becero a tutti……..citano tutti i principi possibili ed immaginabili ( compresi quelli degli antibiotici )
…….Quello invece che non dicono mai è il costo economico di questa accoglienza………quello di cui non parlano mai ( mai ) è il costo sociale di questa operazione……..chissa’…….forse la Curzi……..secondo voi abita forse in un condominio con 10 dominicani sopra la testa che tengono la musica a palla fino all’una
di notte?????……….o forse con albanesi che ti parcheggiano l’auto di traverso davanti al garage e con i quali è difficilissimo parlare ( se non impossibile )……..potrei andare avanti fino a domani con esempi e
testimonianze di concittadini……….. Secondo me questi tipi….fanno i f… con il c.. degli altri. 😀
Affermare che gli aiuti sociali non vengano assegnati in base alla nazionalità, non è sufficiente per liquidare delle critiche sulla gestione di un aspetto del nostro Welfare come le politiche assistenziali, quando si ignorano completamente gli standard di vita radicalmente diversi, in termini di autosufficienza economica, di organizzazione dei nuclei familiari, di aspettative di crescita professionale e personale, dei soggetti interessati.
Non dimentichiamoci che il nostro modello di vita, spesso anche disprezzato da alcune etnie, lo abbiamo conquistato con il sacrificio di intere generazioni.
L’amministrazione si guadagna il paradiso, le associazioni amiche sbarcano il lunario e ai cittadini restano i disagi e le tasse da pagare.
@orfeo negro
ma che ne sa lei di cosa penso io di Berlusconi?
La differenza fra me e le persone come lei è che io sono un liberale e laico vero, quindi non ho nessun problema a dire che Berlusconi mi sta sulle palle ed ha fatto tutto tranne quello che prometteva (la rivoluzione liberale) e che si è sciacquato la bocca con i valori cristiani che poi non seguiva, lei invece è talmente tarato di testa che crede di essere laico e liberale quando “attacca” (per la sua dialettica è un verbo volutamente esagerato) Berlusconi, poi quando c’è da vedere i difetti di altri diventa “partigiano” (nel senso di difensore di una parte a prescindere, non di resistenza) cieco che va avanti con i paraocchi come i cavalli: questo atteggiamento si chiama clericale.
Laico significa essere prima di tutto liberale, cioè libero di pensiero e intellettualmente onesto, essere partigiano significa essere tutto tranne che essere laici.
Se è riuscito ad afferrare qualche concetto sono contento. arrivederci
Sterile esercizio di scrittura forbita, traducendole il concetto: sega mentale.. bla bla bla
c’è chi si fa quelle mentali e chi quelle vere 😉
C L F D T M
Grazie per la conferma, pollastro