Il Consorzio di Bonifica delle Marche ha appena attivato un Call Center, che permetterà a tutti i cittadini di colloquiare con gli operatori per richiedere sopralluoghi e informazioni sulle problematiche che coinvolgono la manutenzione del reticolo idrografico regionale . Il servizio per il momento è attivo dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 13, ma presto sarà ampliato sia per quanto attiene le fasce orarie che per le restanti attività del Consorzio di Bonifica. «Telefonando semplicemente al n. 0721 31816 – spiega Michele Tromboni, responsabile del Reticolo idrografico regionale del Consorzio – sarà possibile richiedere interventi per alberi caduti in alveo o pericolanti, ostruzioni fluviali, eccessiva vegetazione ripariale e così via. Nel giro di breve tempo, l’utente sarà ricontattato da un nostro tecnico che fisserà un sopralluogo congiunto dove è stata segnalata la criticità. Se l’esperto valuterà che il lavoro può essere considerato di “Manutenzione ordinaria”, verranno subito stabilite le modalità di intervento ed anche i tempi in cui sarà eseguito. Questa nuova procedura – sottolinea il dottor Tromboni – semplificherà molto la vita agli utenti, accorciando anche i tempi per le operazioni. Come contropartita però, non sarà più possibile fare segnalazioni cartacee o telefoniche ai singoli ambiti locali dei Consorzi, perché tutto sarà centralizzato e gestito dal Call center ».
«E’ un ulteriore passo verso un’amministrazione efficiente e trasparente – afferma l’amministratore straordinario del Consorzio di Bonifica Claudio Netti -. L’innovativo call center, collegato ad un complesso sistema informatico, vuole garantire la corretta gestione della comunicazione e delle informazioni, migliorando contemporaneamente i tempi di intervento».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Un altro carrozzone per i raccomandati
Una giustificazione per far conoscere ai cittadini come vengono impegnati i soldi sottratti ai contribuenti. Dopo dieci anni di commissariamento del Consorzio di Bonifica, finalmente il solerte Spacca e’ riuscito a riesumare un carrozzone del tutto inutile.
Se l’ente facesse il suo lavoro non ci sarebbe alcun bisogno di farsi chiamare dai cittadini. Un carrozzone inutile che si palleggia le responsabilità sulla gestione del reticolo idrografico, solo quando si tratta di farsi belli chiaramente, insieme ad una moltitudine di enti come Province, con gli ex Genio Civile, le Comunità Montane, o meglio Collinari, gli stessi Comuni e Regioni. Che caos. Povera Italia, ingovernata e ingovernabile.
Io ogni volta piove forte mi allago, spero funzioni questo sistema ma ho i miei dubbi, quà a villa potenza siamo dimenticati da Dio, ma soprattutto dal locale consorzio di bonifica. Tra genio civile, comune, protezione civile, autorità di bacino, privati .. Ho capito che ci sono troppi enti con relativi troppi dipendenti e nessuno che con l’escavatore và a pulire i fossi!!!
Deve essere l’inverso, è l’ente che deve intervenire dove ci sono problemi, e i problemi si risolvono con la PREVENZIONE e non con i call center per segnalare un danno già avvenuto… Più che al servizio del cittadino è il cittadino al servizio del consorzio di Bonifica… Eppure i 30 euriiii annui pagati dagli agricoltori servono solamente a mantenere tutto il carrozzone e lo schifo di tecnici, supertecnici, geometri, verdi, WWF, ecc… Adesso ci vogliono “gli esperti che fanno i sopralluoghi per valutare le criticità” …… un contadino con 40 anni di esperienza e 3 elementare ne capisce il triplo di questi “sapienti” del consorzio di bonfica.
Fatti non parole.
Siete voi che dovete provvedere alla manutenzione periodica e programmata dei corsi d’acqua del reticolo idrografico. Ma può essere credibile un ente che è commissariato da più di nove anni?
Il solito carrozzone italiano fatto per creare una poltrona, avere un consiglio di amministrazione, accontentare tanti sponsor. Insomma un’altra greppia dove mangiare.
Saluti.
Un Consorzio con un Presidente, due dirigenti, dieci impiegati, un custode della diga Castriccioni, un solo operaio……mi dite l’utilita’ del Call Center? Era piu’ produttivo, come ha fatto Pettinari, fornire ai propri dipendenti telefonini o tablet di nuova generazione.