Contestualmente alla consegna dei lavori e alla formalizzazione degli atti, il presidente Antonio Pettinari ha effettuato un sopralluogo con la ditta affidataria dei lavori al ponte di Colbuccaro, con lo scopo di concordare le modalità di installazione del cantiere e il concreto avvio dei lavori (leggi l’articolo). Con il presidente della Provincia c’erano gli ingegneri Alessandro Mecozzi, responsabile dell’Ufficio tecnico, e Roberto Papa, direttore dei lavori e i rappresentanti dell’associazione temporanea di imprese appaltatrici Co.Dimar e Cascini Costruzioni. “L’obiettivo – dice Pettinari – è di realizzare nel più breve tempo possibile un’opera importante, resa inagibile dall’alluvione del 2011 e da troppo tempo attesa dalla popolazione, che ha già dovuto subire enormi disagi. L’urgenza di iniziare i lavori è dettata, nello specifico, dalla morfologia dello stesso torrente Fiastra, che ci ha abituati a forti e improvvise piene. La priorità è, dunque, di cercare di realizzare le fondamenta e la pila centrale velocemente, prima del verificarsi dei fenomeni meteorologici legati all’arrivo della stagione invernale”.
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Pettinari negli ultimi tempi è impegnato solo a fare ponti !!! Più che un presidente sembra un direttore lavori … Chissà quanto spenderà questa volta !!
Il 4 settembre il sindaco di Corridonia ha comunicato che in 40 giorni avrebbero rifatto il ponte.
Il 10 settembre il presidente della Provincia comunica che prima dell’inverno faranno le fondamenta.
Vai a capire cosa faranno
speriamo che sia vero, siamo stanchissimi di aspettare e fare altre strade lunghissime con un forte consumo di carburante e inquimanento.
sforzacosta, colbuccaro, uniamoci le forze e sperando che il ponte questa volta sia fortemente robusto e costruito con il cemento armato.
Per la precisione non confondiamo il sacro con il profano : il Sindaco di Corrridonia ha detto che in 40 giorni sperava di rifare il guado non il ponte.
Mi chiedo da dove si sarebbe dovuto invece iniziare, se non dalle fondamenta, se il torrente Fiastra avesse avuto una diversa “morfologia” e se piuttosto che l’inverno si stesse avvicinando l’estate. Forse facendo dipingere per aria la linea di mezzeria della futura carreggiata sopra il futuro ponte? Ma immagino di no, perché così procedendo alla fine dell’opera la suddetta linea risulterebbe inevitabilmente già stinta e da ripassare con inutile spreco di pubblici denari, e ciò non è assolutamente nello stile del nostro saggio patriarca provinciale.
E il caschetto stavolta non ce l’hai?
Nun te preoccupà cò ste ca**ate che spari, fai ride lo stesso!