Sindaco e Giunta si aumentano l’indennità,
Città Futura e Pd all’attacco

POTENZA PICENA - Per Acquaroli un compenso mensile lordo di 2.928,31 euro, per il vice sindaco Noemi Tartabini 1.610,60 euro e 1.317,74 euro per gli altri tre assessori. Il segretario Garofolo: "La decisione venga revocata"

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Da sinistra Alessandro Mazzoni, Luisa Isidori, il sindaco Acquaroli, la vicesindaco Noemi Tartabini, Paolo Scocco e Luca Strovegli

Da sinistra Alessandro Mazzoni, Luisa Isidori, il sindaco Acquaroli, la vicesindaco Noemi Tartabini, Paolo Scocco e Luca Strovegli

Il sindaco di Potenza Picena, Francesco Acquaroli

Il sindaco di Potenza Picena, Francesco Acquaroli

di Alessandra Pierini

Il sindaco di Potenza Picena Francesco Acquaroli e la sua Giunta hanno previsto un aumento della loro indennità. La decisione non è piaciuta a Città Futura che ha criticato “il ritocchino” animando il dibattito. Si accoda anche il Pd cittadino che, in un comunicato stampa, si dichiara “risolutamente contrario a questa decisione e chiede di revocarla” ma che nell’ultimo consiglio comunale, quando si parlò della questione, non è stato altrettanto risoluto secondo quanto racconta il potentino Mario Giannini in un commento sulla pagina Facebook di Città Futura.

Acquaroli e i suoi hanno approvato il 17 luglio scorso una delibera di Giunta che il sindaco ha presentato in Consiglio comunale come “atto dovuto in applicazione di quanto previsto dalla legge” sottolineando anche la sua scelta di fare il primo cittadino a tempo pieno. la delibera prevede per Acquaroli un compenso mensile lordo di 2.928,31 euro, per il vice sindaco Noemi Tartabini 1.610,60 euro e 1.317,74 euro per gli altri tre assessori. 

«In nome della trasparenza  – commenta Città Futura – solo pochi “eletti”ad oggi conoscono quello di cui a Potenza Picena si parla, gli amministratori comunali si sono aumentati gli stipendi. Sindaco e Giunta sono stati più veloci di Speedy Gonzales. Infatti una delle loro prime decisioni di Giunta è stato l’auto aumento degli stipendi da amministratori comunali. Una decisione che non ci piace. Ritocchino, così viene definito con una sorta di pudore una scelta mai dichiarata ai potentini in campagna elettorale.Incomprensibili sono anche i tempi.Infatti la delibera di aumento dei compensi è stato uno dei primissimi atti della Giunta ad appena insediata. Una delle giustificazioni adottate ufficiosamente dalla Giunta e dal Sindaco è che sono impegnati in modo totalizzante per amministrare al meglio la città. Ma allora perché il sindaco Acquaroli non lo ha detto durante la campagna elettorale ? Perché parla solo una delibera di Giunta i cui riferimenti sono rimandi a leggi e decreti? Il sindaco Acquaroli poteva benissimo prima di adottare l’auto-aumento degli stipendi fare una conferenza stampa e far conosce i motivi per cui è stata fatta tale scelta.  Cari amministratori pensiamo che la vostra decisione seppur legittima sul piano formale sia sbagliata non solo sul piano politico ma soprattutto perché l’avete fatta senza dichiararlo nella campagna elettorale e perché è il contesto sociale che avrebbe consigliato ben altra scelta. Tutto cambia niente cambia».

Tra i commenti che criticano nella pagina di Facebook del movimento c’è anche quello di Mario Giannini che sottolinea: «Nel consiglio comunale dell’ 8 agosto, il capogruppo del PD, Fausto Cavalieri, nel suo intervento sul programma, accennò all’aumento degli stipendi e disse: ” anche se non ci sembrava opportuno, comprendiamo che un adeguamento è comprensibile”».

Enrico Garofolo

Enrico Garofolo

Ora però il Pd attacca l’iniziativa della Giunta in un comunicato del segretario cittadino del partito Enrico Garofolo: «A Potenza Picena aumentano i costi della politica! Eletto per essere diverso dal centrosinistra, il centrodestra di Francesco Acquaroli accusava le passate Amministrazioni comunali di essere poco trasparenti e di non dialogare con la cittadinanza. In un grave momento di crisi economica, uno dei primi atti della nuova Amministrazione è stato quello di aumentare le indennità di Sindaco e Assessori, senza dare di questa scelta né informazione, né motivazione, né al Consiglio comunale, né alla cittadinanza. Segnaliamo ai cittadini che in 19 anni di centrosinistra tutti, sindaci, assessori e presidenti del consiglio, hanno percepito indennità ridotte del 25%. Il centrodestra le ha riportate al massimo. Non possiamo non sottolineare questo che è il primo atto di netta distinzione della nuova Amministrazione rispetto le passate. Il Partito Democratico è risolutamente contrario a questa decisione e chiede all’Amministrazione comunale di revocarla. Nel frattempo chiediamo al Sindaco di pronunciarsi in merito all’intendimento del centrodestra circa i rimborsi spese esentasse, considerato che gli Amministratori del centrosinistra hanno rinunciato anche ai rimborsi chilometrici».

 

 

 

 



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