Piero Alberto Capotosti
Il mondo del diritto è in lutto: si è spento a Cortina il professore emerito di Diritto costituzionale e di Giustizia costituzionale Piero Alberto Capotosti. Nato a San Benedetto nel 1942, il professore aveva presieduto la Corte costituzionale per sei mesi nel 2005, a nominarlo giudice costituzionale fu Oscar Luigi Scalfaro nel novembre 1996. In precedenza, dal 1994 al 1996 Capotosti aveva ricoperto il ruolo di vicepresidente del Csm.
L’arrivo al Csm interruppe una lunga esperienza di insegnamento all’Università, cominciata poco dopo la laurea in giurisprudenza a 20 anni: è stato docente di diritto costituzionale, diritto pubblico, diritto regionale e diritto amministrativo nelle Università di Macerata, Siena e ‘Tor Vergata” di Roma; poi, professore ordinario di istituzioni di diritto pubblico alla facoltà di scienze politiche della Sapienza.
Avvocato amministrativista e componente dell’Associazione italiana dei costituzionalisti, Capotosti ha fatto parte di numerose commissioni ministeriali.
In una fase caldissima per il riordino delle Province e per le sorti di Macerata, nel 2012 intervenne in diretta telefonica all’incontro pubblico organizzato da Cronache Maceratesi proprio per fare il punto sulla questione (leggi l’articolo). Venne invece personalmente a Macerata nel 2011 per la Festa della repubblica itinerante ricordando i valori della Costituzione (leggi l’articolo).
In un messaggio inviato alla famiglia Capotosti, il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, esprime il suo cordoglio: “Apprendo con profonda commozione la dolorosa notizia della scomparsa di Piero Alberto Capotosti, che fu impeccabile giudice e Presidente della Corte Costituzionale e che già aveva dato prova della sua autorevolezza e del suo spirito di servizio da Vice Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura. Desidero ricordarne la puntuale partecipazione, anche recente – scrive Napolitano – al dibattito politico-istituzionale da posizioni di alta competenza e di assoluta indipendenza. E personalmente ne ricordo anche la disponibilità e il garbo dimostrati in ogni occasione nei rapporti tra noi. Ai famigliari e alla Corte Costituzionale esprimo il più sincero, sentito cordoglio”, conclude il capo dello Stato.
(g. c.)
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Insegnò all’Università di Macerata negli anni settanta. Lasciò un buon ricordo e Macerata lo lasciò in lui, a quanto ebbe modo di dire.
Tante condoglianze alla famiglia per la prematura scomparsa del Grande Professore che ho avuto modo di conoscere ed apprezzarne le doti di grande chiarezza all’università di MC